L’atteggiamento giusto che noi cristiani dobbiamo seguire è quello di assomigliare al nostro Signore Gesù in ogni circostanza che ci troviamo ad affrontare.

Il modello da seguire è Lui per essere quei figli che DIO si aspetta di avere perché Gesù è l’esempio perfetto di fede poichè  le sue azioni erano motivate dal fare la perfetta volontà del Padre.

 

Giovanni 4:31 Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: «Maestro, mangia». 32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». 33 I discepoli perciò si dicevano l'un l'altro: «Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?». 34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua.

 

L’opera di Gesù era quella di adempiere il piano di redenzione per la salvezza di tutti gli uomini, iniziando e completando il ruolo dell’ Agnello sacrificale che doveva concludersi morendo in croce per la salvezza di tutta l’umanità.

Questo è potuto avvenire perché Gesù dedicava molto tempo alla preghiera avendo comunione con il Padre ogni giorno, insegnando ed andando per tutti i villaggi a guarire e consolare i cuori rotti.

La preghiera e la fede ci permettono di ricevere le cose buone che DIO ci ha preparato; senza questa intima comunione e senza spendere del tempo alla presenza dell’Eterno non potremo ricevere rivelazioni su come muoverci in ogni circostanza, dando le giuste priorità ed avendo la guida dello Spirito Santo, così come sta scritto in:

 

Isaia 50:4 «Il Signore, l'Eterno, mi ha dato la lingua dei discepoli perché sappia sostenere con la parola lo stanco; egli mi risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti come fanno i discepoli.

 

Lo stare in comunione, infatti, permetteva a Gesù di aiutare , incoraggiare e sostenere con la Parola lo stanco, così come devono fare i veri discepoli di Cristo.

Questo ci permetterà di dire la cosa giusta al momento giusto per aiutare le persone che sono stanche e che vorrebbero fermarsi; bisogna dare loro un bicchiere d’acqua fresca per dissetarli spiritualmente. Sarà DIO ad equipaggiarci per fare questo, come faceva con Gesù.

 

Geremia 31:13 Allora la vergine si rallegrerà nella danza e i giovani insieme ai vecchi, perché muterò il loro lutto in gioia, li consolerò e li rallegrerò dopo il loro dolore.

 

Gesù è colui che trasforma il dolore in gioia, così come leggiamo in:

 

Luca 7:11 E il giorno dopo egli si recò in una città, chiamata Nain; e con lui andavano molti dei suoi discepoli e una grande folla. 12 E quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava a seppellire un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e una grande folla della città era con lei. 13 Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». 14 Accostatosi, toccò la bara, e i portatori si fermarono; allora egli disse: «Giovinetto, io ti dico, alzati!». 15 E il morto si mise a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo consegnò a sua madre. 16 Allora furono tutti presi da meraviglia e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto fra noi» e: «Dio ha visitato il suo popolo». 17 E questo detto a suo riguardo si sparse per tutta la Giudea e per tutta la regione all'intorno.

 

Ecco come cambiò la circostanza Gesù, che trasformò il dolore in gioia, resuscitando il morto e portando vita nei cuori affranti.

Lo stesso è avvenuto in noi che da morti spirituali siamo divenuti viventi.

Noi siamo chiamati a ricevere le risposte alle circostanze stando alla presenza di DIO, con il cuore pronto a ricevere da Lui e collegato con Lui anche mentre ci stiamo dedicando alle faccende quotidiane.

 

Matteo 17:5 Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombrò; e si udì una voce dalla nuvola che diceva: «Questi è il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!».

 

Queste sono le parole dette dal Padre che si compiace con Gesù per aver vissuto un tempo di sottomissione ed ubbidienza ai suoi genitori terreni e per non aver fatto niente di sua iniziativa prima che fosse giunto il tempo per agire secondo le direttive di DIO Padre.

 

Matteo 9:27 E, mentre Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono gridando e dicendo: «Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!». 28 Quando egli entrò in casa, quei ciechi si accostarono a lui. Gesù disse loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero: «Sì, Signore». 29 Allora egli toccò loro gli occhi, dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede». 30 E i loro occhi si aprirono. Poi Gesù ordinò loro severamente, dicendo: «Badate che nessuno lo sappia». 31 Ma essi, usciti fuori, divulgarono la sua fama per tutto quel paese.

 

Gesù non voleva che alcuno sapesse il miracolo che aveva compiuto perché a Lui non interessava la gloria in quanto agiva per adempiere il desiderio del Padre affinché tutti vedessero non solo nel naturale ma anche vedessero la Verità assoluta.

 

Matteo 9:35 E Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità fra il popolo. 36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione perché erano stanche e disperse, come pecore senza pastore.

 

Gesù predicava, insegnava e guariva i malati affinché tutti potessero vivere una vita abbondante che solo DIO può dare.

Anche noi oggi abbiamo bisogno di fare questo, di avere un’agenda piena di appuntamenti quotidiani per fare la volontà di DIO, così come faceva Gesù che agiva secondo quanto il Padre gli diceva di fare e non agendo di sua iniziativa.

Ma Gesù agiva anche con la motivazione giusta, con compassione verso le persone per dare onore e gloria al Padre; Gesù si metteva nei panni di coloro che stavano soffrendo e lo stesso dobbiamo fare noi.

In questo tempo, anche mentre siamo costretti a stare chiusi in casa, possiamo essere portatori di consolazione e di salvezza se stiamo in comunione con DIO; Lui ci dirà con chi dobbiamo parlare raggiungendolo telefonicamente.

Siamo stati chiamati per essere strumento di benedizione per trasformare la valle di Baka, di cui abbiamo parlato prima, in luogo fertile con tante anime portate a Cristo.

Potremo far questo se saremo spinti dalla forza di Gesù e dalla sua compassione che mette nei nostri cuori mentre lo lodiamo e lo ascoltiamo stando in silenzio. Amen.