CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

1 Pietro 1:13 Perciò, avendo cinti i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo. 14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza, 15 ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, 16 poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo».

 

Quando Gesù usa l’espressione :<<cinti i lombi>>, intende dire <<con la mente ripiena della Verità>>; mentre quando dice :<<siate vigilanti>> intende dire <<non distraetevi>>.

Gesù ci dice e ci ordina di essere santi perché solo così potremo stare vicino a Lui che è Santo ovvero vivendo non separati dalla giustizia, dalla felicità, perché sappiamo che DIO è con noi, per cui nessuno potrà essere contro di noi.

Saremo santi perché abbiamo abbandonato le vecchie attitudini carnali.

 

Luca 9:1 Poi, chiamati insieme i suoi dodici discepoli, diede loro potere ed autorità sopra tutti i demoni e di guarire le malattie. 2 E li mandò a predicare il regno di Dio e a guarire i malati. 3 E disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio: né bastoni, né sacca, né pane, né denari, e non abbiate due tuniche ciascuno. 4 In qualunque casa entrerete, là rimanete e da quella ripartite.

 

Qui Gesù mette alla prova i discepoli dando loro un’autorità delegata per un tempo, affinché facessero una esperienza mentre si stavano formando alla presenza di Gesù.

I discepoli da questa esperienza trassero la gioia di vedere i demoni che scappavano dinanzi a loro ma non avevano realizzato che i loro nomi, invece, erano stati scritti in cielo. Diverso è il grande mandato in cui ci vuole la maturità spirituale che è frutto di continua santificazione quotidiana che permette al proposito di DIO di adempiersi.

E’ la grazia di DIO che ci viene rivelata man mano che meditiamo e conosciamo le Scritture che ci parlano di Gesù e di quel patto fatto da DIO con Abrahamo.

 

Genesi 15:18  In quel giorno l'Eterno fece un patto con Abramo dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal torrente d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate: 19 i Kenei, i Kenizei, i Kadmonei, 20 gli Hittei, i Perezei, i Refei, 21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei».

 

Genesi 17:1  Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro; 2 e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente».

 

Il patto fatto da DIO con Abrahamo non si realizzò subito ma dopo del tempo e dopo che Abrahamo divenne integro, cioè che si consacrò integralmente all’Eterno e non fu solo in parte dipendente da Lui.

Infatti non ci può essere un compromesso con DIO, ovvero essere in parte di DIO ed in parte appartenere al mondo, perché questo non ci farà realizzare il progetto che l’ Eterno ha per noi.

Abbiamo bisogno di stabilire la presenza di DIO, vicino a noi e questo ci farà diventare forti dinanzi alla tentazione; sarà DIO, infatti, a darci la forza per non peccare e non cedere alle lusinghe del diavolo che si usa dei demoni sparsi per il mondo.

Non si può giocare con DIO perciò dobbiamo stare attenti a quello che esce dalla nostra bocca che potrà essere frutto di iniquità se ci saremo riempiti dell’immondizia della maldicenza.

Apprezziamo, invece, le benedizioni di DIO che ci aiutano a camminare in santità e non comportiamoci come fece Esaù che rifiutò la primogenitura che gli avrebbe dato grandi benedizioni spirituali e non solo, barattandola con un piatto di lenticchie.

Lo stesso errore fu commesso da Ruben, il primogenito di Giacobbe, che volle giacere con la serva del padre per soddisfare un piacere momentaneo.

Entrambi non si pentirono per quello che avevano fatto, addirittura si arrabbiarono perché avevano perso il diritto della primogenitura, causata dalla loro disobbedienza e dal fatto di non avere avuto rispetto per la benedizione che sarebbe loro toccata.

 

Matteo 7:6 Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con i piedi e poi si rivoltino per sbranarvi.

 

Gesù qui ci dice che ci sono molte cose preziose spirituali che le persone spesso rifiutano si tratta di persone che vivono nella menzogna e addirittura insultano coloro che gli parlano anche perché sono convinti di conoscere DIO solo per aver letto le Scritture ma in realtà non lo conoscono, perché non hanno avuto un incontro personale con Lui.

Infatti se non pratichiamo la Parola di DIO, se non camminiamo in ubbidienza, se non siamo integri, non potremo affermare di conoscerlo veramente.

Gesù è l’integro per eccellenza perché è Santo per questo è quello il diavolo scappa al suono del Suo nome.

Come figli di DIO dobbiamo essere santi e se sbagliamo, subito dobbiamo andare a chiedere perdono e purificarci con il Sangue di Gesù.

 

Giovanni 8:46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?

 

Gesù è l’unico immacolato vero e nessun altro. Dalla sua bocca uscivano solo parole di amore e di verità.

L’iniquità che esce dalla nostra bocca non ci permette di sentire la presenza di DIO, ecco perché dobbiamo pregare lo Spirito Santo di mostrarci ciò che di iniquo c’è dentro di noi.

 

Matteo 8:29 Ed ecco, essi si misero a gridare, dicendo: «Che vi è tra noi e te, o Gesù, Figlio di Dio? Sei tu venuto qui, per tormentarci prima del tempo?».

 

Matteo 8:31-32 E i demoni lo pregavano, dicendo: «Se tu ci scacci, permettici di andare in quel branco di porci». 32 Ed egli disse loro: «Andate!». Così essi, usciti, se ne andarono in quel branco di porci; ed ecco tutto quel branco di porci si precipitò dal dirupo nel mare, e morirono nelle acque.

 

Qui leggiamo che i demoni nei confronti di Gesù non ebbero un atteggiamento spavaldo ma anzi dichiararono di essere feccia e fango, e lo pregarono di farli andare dentro i porci. Questo dimostra che quando siamo integri, il diavolo scappa dalla nostra presenza. Perciò non dobbiamo aver nulla a che fare con il peccato.

 

Ebrei 12:15 badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati; 16 e non vi sia alcun fornicatore o profano, come Esaù, che per una vivanda vendette il suo diritto di primogenitura. 17 Voi infatti sapete che in seguito, quando egli volle ereditare la benedizione, fu respinto, benché la richiedesse con lacrime, perché non trovò luogo a pentimento.

 

Con lacrime Esaù richiese il suo diritto alla primogenitura ma non si era affatto pentito per ciò che aveva fatto.

Il problema sta proprio nel non rendersi conto del peccato commesso e nel dare sempre la colpa agli altri per quanto è accaduto, perché questo ci impedisce di aver parte con le cose di DIO. Questo è quello che fanno i profani e non i veri cristiani.

 

1 Samuele 15:9 Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio delle pecore e dei buoi, gli animali grassi, gli agnelli e tutto il meglio, rifiutandosi di votarli allo sterminio; ma votarono allo sterminio tutto ciò che era scadente e di nessun valore.

 

1 Samuele 15:18  L'Eterno ti aveva dato una missione, dicendo: "Va', vota allo sterminio quei peccatori degli Amalekiti e combatti contro di loro finché siano sterminati". 19 Perché dunque non hai ubbidito alla voce dell'Eterno, ma ti sei gettato sul bottino e hai fatto ciò che è male agli occhi dell'Eterno?». 20 Saul disse a Samuele: «Ma io ho ubbidito alla voce dell'Eterno, ho compiuto la missione che l'Eterno mi aveva affidato, ho riportato Agag, re di Amalek, e ho votato allo sterminio gli Amalekiti. 21 Il popolo però ha preso le cose migliori che avrebbero dovuto essere sterminate, per farne sacrifici all'Eterno, il tuo DIO, a Ghilgal».

 

Saul non fu integro e non riconobbe l’errore commesso ma, anzi, diede la colpa di tutto al popolo, vantandosi di aver comunque ubbidito all’Eterno.

Non è più tempo per noi cristiani di disubbidire a DIO ma è tempo che usiamo l’autorità contro i demoni e adempiamo il grande mandato, camminando in integrità e totale ubbidienza all’Eterno poiché stiamo vivendo negli ultimi tempi, che precedono il rapimento della chiesa-sposa di Cristo. Amen.

 

 

 

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