CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

Marco 3:13 Poi egli salì sul monte, chiamò presso di sé quelli che volle; ed essi si avvicinarono a lui. 14 Quindi ne costituì dodici perché stessero con lui e potesse mandarli a predicare, 15 e avessero il potere di guarire le infermità e di scacciare i demoni.

 

Gesù chiamò quei dodici affinché stessero con Lui ed avrebbero potuto predicare, guarire e liberare, così come faceva Lui stesso.

 

1 Corinzi 12:11 Or tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, che distribuisce i suoi doni a ciascuno in particolare come vuole.

 

E’ lo Spirito Santo che distribuisce i Suoi doni liberamente come vuole ed il Signore non ha favoritismi verso nessuno.

 

Giovanni 5:19 Allora Gesù rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio. 20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di queste, affinché voi ne siate meravigliati.

 

Gesù non faceva niente di sua iniziativa ma solo quello che il Padre gli mostrava.

Il Signore ci ha chiamati per continuare l’opera che Lui ha iniziato e non per essere servito ma per essere utili agli altri. Quindi possiamo affermare che è DIO Padre che decide tutto e lo fa perché vuole che tutti siano salvati e conoscano la Verità che è Cristo.

 

Giovanni 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

 

1 Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verità.

 

DIO Padre chiama coloro che sono pronti ad ubbidire immediatamente, ma non tutti rispondono alla chiamata anche se hanno il cuore giusto verso DIO.

DIO vuole che coloro che sono chiamati, diano tutto se stessi ed abbandonino tutto ciò che riguarda la loro vecchia vita, per diventare nuove creature, così come successe ai dodici apostoli. Ciò non significa che coloro che concedono parte del loro tempo all’Eterno sono esclusi, ma significa che avranno solo dei compiti marginali.

Invece coloro che seguono il Signore totalmente, si muovono solo dopo aver pregato e restato in ascolto dello Spirito Santo, ricevendo la compassione e infinito amore di DIO Padre.

Gli apostoli dovettero imparare l’umiltà, la mansuetudine e l’ubbidienza; queste sono tre attitudini che devono essere presenti anche in ogni figlio e figlia di DIO, come sta scritto in:

 

Matteo 11:29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime.

 

Qui è Gesù stesso che ci dice questo, cioè di prendere Lui come esempio e fare ciò che faceva Lui, sapendo che da soli non possiamo fare niente se non ascoltiamo lo Spirito Santo che conosce tutto sin dall’inizio poiché è DIO Padre che glielo rivela.

Dobbiamo dipendere da DIO e non dai nostri pensieri, dalle nostre convinzioni o dalle nostre esperienze umane.

Umiltà significa essere consapevoli di non poter farcela da soli;

Mansuetudine significa lasciarsi guidare da quello che DIO ci dice e farlo prontamente.

 

Matteo 6:27 E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un sol cubito?

 

Questo versetto ci fa comprendere che non saremo noi a convincere ed a cambiare i cuori degli uomini, solo DIO lo può fare e solo se le persone glielo permettono; questo perché DIO è un gentiluomo e rispetta la volontà di ognuno e non violenta nessuno.

Ubbidienza significa capacità di farsi guidare; ovviamente per farsi guidare è necessario fidarsi e conoscere chi ci deve guidare. Ecco perché Gesù chiamò a sé i dodici apostoli, affinché stando con Lui, ogni giorno, lo conoscessero e potessero fidarsi.

 

Matteo 15:34 E Gesù disse loro: «Quanti pani avete?». Essi dissero: «Sette e pochi pesciolini». 35 Egli comandò allora alle folle che si mettessero a sedere per terra. 36 Poi prese i sette pani e i pesci e, dopo aver reso grazie, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, e i discepoli alla folla. 37 E tutti mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati ne raccolsero sette panieri pieni.

 

Gesù mostrò anche ai dodici come fare per prendersi cura dei bisogni delle persone, usando ciò che si ha e ringraziando DIO per questo. Infatti Gesù non era mosso dalla quantità ma dal fatto che sapeva che il Padre avrebbe moltiplicato quanto aveva.

Lo stesso dovremmo fare noi ed essere contenti per quello che abbiamo perché questo stravolge il modo mondano di vivere. Infatti non è quello che abbiamo a fare la differenza ma la nostra attitudine al ringraziamento per quello che abbiamo, perché per ogni cosa è DIO che ci provvede. Ecco perché dobbiamo stare attenti alla voce del Padre che conosce la fine di ogni cosa fin dall’inizio.

Se stiamo nella presenza di DIO avremo rivelazione vera della Sua Parola e saremo in grado di collaborare con Lui per portare la Parola fra coloro che non conoscono Gesù; inoltre saremo purificati nella nostra mente e da tutto ciò che ci circonda.

 

Matteo 18:20 Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

 

Quando Gesù è in mezzo a noi, la paura svanisce e scende la pace nei nostri cuori perché entriamo nel riposo mentre lo lodiamo e lo ringraziamo per ciò che DIO è e che può fare ogni giorno nella nostra vita.

 

Salmo 22:3 Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d'Israele.

 

1 Cronache 16:1 Portarono dunque l'arca di DIO e la collocarono in mezzo al tabernacolo che Davide aveva eretto per essa; poi offrirono olocausti e sacrifici di ringraziamento davanti a DIO.

 

1 Cronache 16:4  Poi stabilì davanti all'arca dell'Eterno alcuni fra i Leviti a prestare servizio, per far ricordare, per ringraziare e per lodare l'Eterno, il DIO d'Israele: 5 Asaf il capo, Zaccaria il secondo dopo di lui, poi Jeiel, Scemiramoth, Jehiel, Mattithiah, Eliab, Benaiah, Obed-Edom e Jeiel. Essi suonavano arpe e cetre, mentre Asaf suonava cembali. 6 I sacerdoti Benaiah e Jahaziel invece suonavano del continuo la tromba

 

davanti all'arca del patto di DIO. 7 In quel giorno Davide affidò per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l'incarico di cantare le lodi dell'Eterno.

 

Dobbiamo far ricordare alle persone chi è DIO, ringraziandolo e lodandolo per quello che Lui è; poiché lodare e ringraziare DIO del continuo stabilisce la Sua presenza in mezzo a noi. Amen.

 

 

 

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