L’immagine della croce deve essere sempre impressa in ognuno di noi, perché Gesù sulla croce ha compiuto tutto per noi.

Se immaginiamo la nostra vita, vedendola come un film, domandiamoci in quale momento della sceneggiatura del film della nostra vita siamo, considerando che siamo noi i protagonisti ma che abbiamo come regista DIO e non noi stessi.

Per fare questo, dobbiamo essere crocifissi e morti sulla croce, dimorando in Gesù Cristo, poiché se dimoriamo in Lui, dimoriamo nella Parola di DIO ed allora la nostra vita sarà una vita meravigliosa, perché vedremo gli altri attraverso l’amore di DIO.

Egli ci ha dato dimostrazione di quanto ci ama e di quanto siamo benedetti in Gesù perché è Lui che ha pagato per noi, per tutte le nostre colpe e si è sentito solo sulla croce, vivendo in quel momento la separazione dal Padre.

DIO vuole attraverso di noi collaborare per predicare il messaggio della Salvezza.

Stare alle dipendenze di DIO è una cosa meravigliosa.

Ma chi di noi non ha paura? Ansia, frustrazione, si sente solo? Tutto questo Gesù lo ha provato e per questo dobbiamo mettere tutte questi sentimenti nelle mani di Gesù, che ha spezzato il velo del tempio che separava l’uomo da DIO.

Infatti, nell’Antico Testamento c’era un solo giorno all’anno in cui il sacerdote poteva spruzzare il sangue di un sacrificio nell’altare del luogo santissimo, separato dal luogo santo da un velo spesso 88 cm. Cristo ha squarciato questo velo per sempre per poterci far stare alla presenza di DIO ed avere relazione con Lui.

2 CORINZI 5:17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.

 

Siamo nuove creature in Cristo Gesù; se vogliamo ritrovare noi, dobbiamo perderci in Cristo. Mettiamo il nostro nome al posto di “uno” nel versetto, perché DIO sta parlando a noi personalmente. Questo ci permette di vivere una vita nuova. Il presente fondamentalmente è già passato e dobbiamo vivere per congiungere il nostro passato al futuro.

 

FILIPPESI 3:13-14   Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, 14 corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù.

 

Dimentichiamo perciò il passato per continuare a vivere nel futuro. Non restiamo fermi perché altrimenti faremo il gioco del diavolo, che ha il compito di bloccarci.

 

EFESINI 4:22 avete imparato per quanto concerne la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente.

DIO vuole che ci spogliamo del carattere dell’uomo vecchio che era schiavo della concupiscenza degli occhi cioè di tutto quello che ci seduce e ci attira, portandoci lontano da DIO. Tutto quello che mettiamo nelle mani di DIO, senza mettere altro al primo posto se non DIO stesso, renderà la nostra vita ricca in Cristo. Lui è il Signore dei signori, è Lui che ci provvede se lo mettiamo al primo posto.

Al versetto 23 leggiamo che dobbiamo essere rinnovati nei pensieri della nostra mente, non permettere al nemico di privarci della comunione fraterna e della possibilità di manifestare con un abbraccio l’amore di DIO. C’è un mondo triste e vuoto in cui la paura ha preso il posto principale, proprio per questo è necessario trasmettere la buona novella della salvezza in Cristo Gesù.

 

ISAIA 43:18 Non ricordate più le cose passate,
non considerate più le cose antiche:

Dimenticare tutto il passato, le ferite, le delusioni, perché il passato sta alle nostre spalle. Le benedizioni ci aspettano solo se guardiamo avanti e guardiamo agli occhi di Gesù ed anche attraverso essi.

Essere vincitori in Cristo significa partecipare ad una competizione come fanno gli atleti scelti per competere alle olimpiadi. La vittoria in Cristo richiede costanza e sacrificio, non avviene senza avere problemi nella vita. Ci saranno sempre momenti tristi, di sconfitta, di attacchi da parte del nemico delle anime nostre ma il dolore che proveremo, ci farà comprendere quanto siamo deboli ma forti in Cristo.

2 CORINZI 12:10 Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché quando sono debole, allora sono forte.

Per essere forti, dobbiamo essere deboli ed affidandoci a Cristo diventeremo dei super eroi.

GIOVANNI 16:33 Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo».

La tribolazione nel mondo c’è e ci sarà per noi, ma la nostra vittoria sta nell’affidarci alle promesse di DIO.

1 GIOVANNI 5:4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

La fede rappresenta il presente, perché ci fa ottenere le promesse di DIO.

I momenti difficili vanno affrontati attraverso l’esempio della Scrittura in cui ci sono vite vere vissute. Gesù è il nostro esempio perfetto di vita vissuta in totale ubbidienza al Padre.

GIOBBE 1:8 Il SIGNORE disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n'è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male».

Giobbe fu una persona integra agli occhi di DIO e davanti ad ogni avversità rese gloria a DIO, rimanendogli fedele anche nei momenti di grande prova.

Il credente non porterà frutto tutto l’anno ma solo nella sua stagione.

SALMO 1:3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli,

il quale dà il suo frutto nella sua stagione,

e il cui fogliame non appassisce;

e tutto quello che fa, prospererà.

GIACOMO 5:7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Osservate come l'agricoltore aspetta il frutto prezioso della terra pazientando, finché esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione.

GIOVANNI 15:1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 3 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. 4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.
9 Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa. 12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. 14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando.

Qui Gesù sta parlando ai credenti tutti, in particolare a coloro che non portano frutto ed a coloro che lo portano. La vita del credente ha una soluzione ai problemi, Cristo Gesù. Questo scaturisce dal fatto di dimorare costantemente alla presenza di DIO. Le potature di DIO in noi, servono per farci portare frutto. I versetti 13-14 ci dicono che siamo amici di Cristo, se facciamo le cose che Lui ci comanda, facendole in ubbidienza, rinunciando ai desideri della nostra carne che ci portano a farci del male. E’ la gloria di DIO in noi, che ci porta ad avere il premio Suo nella nostra vita. Se il tralcio che già porta frutto, viene potato, porterà nuovo frutto. Per questo c’è necessità delle potature, anche se fanno male. Noi non siamo soli, infatti qualsiasi momento stiamo affrontando, DIO verrà in nostro soccorso tenendoci per mano.

Il frutto che produciamo non serve a noi ma a coloro che ci circondano; è un dono prezioso per gli altri.

GIOVANNI 3:16 Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

Il dono più grande che ci è stato dato è Cristo Gesù.

 

GIOVANNI 15:13 Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici.

 

Gesù ci chiama amici e per noi ha dato la Sua vita. Abbiamo una vita speciale se la viviamo in Cristo Gesù e riceveremo il premio di una vita da oscar e non di una vita di stenti. Amen.