MATTEO 3:17 ed ecco una voce dal cielo, che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».

 

 Nelle domeniche precedenti abbiamo analizzato tre dei quattro bisogni spirituali, ovvero bisogno di essere amati, bisogno di approvazione e bisogno di appartenenza. Il quarto bisogno è quello di avere una relazione forte e stabile tra DIO Padre e figlio.

DIO ama di un amore perfetto poiché Lui è perfetto mentre i nostri genitori naturali, essendo imperfetti, trasmettono un amore imperfetto.

L’essere figlio prevede l’avere una relazione tra padre e figlio; è importante avere relazioni in seno alla famiglia, con gli amici, i colleghi di lavoro.

La più importante delle relazioni, nel naturale, è quella tra marito e moglie dalla cui unione nasce un figlio. Conoscere i propri genitori naturali è fondamentale, per questo i bambini orfani che vivono in orfanotrofio o che vengono adottati, cercheranno sempre di conoscere i loro veri genitori.

Dalla relazione tra genitori e figli, si passa ad avere una comunione ed un dialogo costante. Anche se sono sempre i genitori che perdonano per primi i loro figli, anche se questi ultimi li hanno offesi profondamente o li hanno disonorati con i loro comportamenti. A questo proposito ricordiamo la parabola del figliol prodigo in cui ci viene mostrato l’amore perfetto di DIO Padre che ha una relazione fortissima con coloro che sono diventati figli Suoi.

 

EFESINI 1:5 avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesù Cristo secondo il beneplacito della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia, mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell\\\\\\\'amato suo Figlio, 7 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia,

 

Diventiamo figli di DIO se crediamo e seguiamo Gesù Cristo e lo riconosciamo come nostro Signore e Salvatore. Prima di conoscere Gesù, appartenevamo alla famiglia di satana in cui eravamo suoi schiavi e nel peccato ma, dopo aver creduto nell’opera di Gesù Cristo, siamo stati riscattati e divenuti figli di DIO e coeredi di Cristo. I nati in Cristo diventano nuove creature spirituali come sta scritto in:

ROMANI 8:15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre». 16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. 17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati.

 

E’ il nostro spirito in comunione con lo Spirito Santo che ci attesta che DIO è nostro Padre. Come nuove creature spirituali siamo chiamati a camminare nello spirito perché noi viviamo in un involucro fisico (il nostro corpo) che poi tornerà ad essere polvere mentre ciò che resterà sarà il nostro spirito, che è stato creato nell’eternità e che in base alle scelte fatte sulla terra, tornerà al Padre celeste oppure a satana per l’eternità.

Siamo figli, indipendentemente dall’aver molte o poche sofferenze poiché queste dipendono dalla persecuzione che il nemico delle anime nostre ci infligge perché vuole ostacolare il nostro cammino con DIO. Saremo comunque liberati da tutte le afflizioni perché sarà DIO a liberarci e saremo glorificati in Lui. 

 

GIOVANNI 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: \\\\\\\"Il servo non è più grande del suo padrone\\\\\\\". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

 

Qui è Gesù stesso che ci dice che ci sarà la persecuzione come l’ha avuta anche Lui.

 

2 TIMOTEO 3:12  Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati, 13 ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti.

 

Saremo perseguitati da coloro che sembrano cristiani ma che sono in realtà solo dei religiosi, ed anche dai malvagi e dagli imbroglioni al servizio di satana. Sarà comunque sempre DIO a darci la vittoria.

Come figli di DIO siamo stati liberati dalla schiavitù della paura perché è Lui a prendersi cura di noi e ci rivela come affrontare le circostanze negative.

DIO è nostro Padre, Gesù il primogenito e nostro fratello nella famiglia di DIO a cui apparteniamo.

Perdonare ed amare produrrà il camminare nello spirito e l’agire in fede, camminando nei territori in cui Cristo stesso camminava ed in cui produceva gioia là dove c’era dolore, vita dove c’era lutto, guarigione dove c’era malattia.

Esaminiamo ora la figura del figlio maggiore di cui si parla nella parabola del figliol prodigo.

 

LUCA 15:25  Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamato allora un servo, gli domandò cosa fosse tutto ciò. 27 E quello gli disse: \\\\\\\"È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo\\\\\\\". 28 Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli, rispose al padre e disse: \\\\\\\"Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato\\\\\\\". 31 Allora il padre gli disse: \\\\\\\"Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua.

 

“…. anni che io ti servo ….”, da queste parole deduciamo che il figlio maggiore in realtà non si sentiva figlio ma servo del padre; ma come leggiamo al versetto 31 il padre dice a questo figlio che non doveva sentirsi così poiché tutto quello che era suo apparteneva anche al figlio. Questo ci fa comprendere che se DIO è nostro Padre e siamo coeredi di Cristo, tutto quello che appartiene al Padre, appartiene anche a noi e non dobbiamo sentirci servi di DIO ma figli. Inoltre, non dobbiamo avere paura di DIO e se pecchiamo ma poi ci pentiamo sinceramente, non perderemo la salvezza e torneremo ad avere comunione con il nostro Papà celeste.

 

1 GIOVANNI 2:1  Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. 2 Egli è l\\\\\\\'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
3 E da questo sappiamo che l\\\\\\\'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4 Chi dice: «Io l\\\\\\\'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. 5 Ma chi osserva la sua parola, l\\\\\\\'amore di Dio in lui è perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui. 6 Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch\\\\\\\'egli come camminò lui.

 

Se pecchiamo scivoliamo nella carne e diventiamo preda delle conseguenze ma, se ci pentiamo, sarà Gesù a difenderci dinanzi al Padre poiché Lui ha pagato per tutti i nostri peccati. Dobbiamo camminare nella legge dell’Amore e pregare DIO di conoscere il Suo Amore perfetto perché così sapremo anche noi amare gli altri di un amore perfetto.

 

1 CORINZI 3:12 Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, 13 l\\\\\\\'opera di ciascuno sarà manifestata, perché il giorno la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco, e il fuoco proverà quale sia l\\\\\\\'opera di ciascuno. 14 Se l\\\\\\\'opera che uno ha edificato sul fondamento resiste, egli ne riceverà una ricompensa, 15 ma se la sua opera è arsa, egli ne subirà la perdita, nondimeno sarà salvato, ma come attraverso il fuoco.

 

Questa Scrittura ci fa comprendere che se camminiamo nella legge dell’amore e dell’ubbidienza a DIO, faremo le opere che Lui ci ha preparato ma se non siamo in comunione con DIO, rischiamo di fare le opere della carne anche quando pensiamo di essere nel giusto seguendo un ragionamento cristiano. Perciò è importante ricevere da DIO, ogni giorno, il programma che Lui ha preparato per noi. Se faremo questo, le nostre opere saranno giuste ed un giorno, quando saremo alla presenza di DIO, queste opere non si bruceranno e riceveremo la ricompensa che DIO ha preparato per ciascuno di noi.

Ricordiamoci che la salvezza non si acquista con le opere ma attraverso di esse si riceverà la ricompensa; mentre la salvezza resterà a prescindere dalle opere.

Affinché tutto questo avvenga, dobbiamo cambiare mentalità e camminare nello Spirito.

 

ESODO 5:1  Dopo questo, Mosè ed Aaronne andarono dal Faraone e gli dissero: «Così dice l\\\\\\\'Eterno, il DIO d'Israele: "Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto\\\\\\\"». 2 Ma il Faraone rispose: «Chi è l\\\\\\\'Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele? Io non conosco l\\\\\\\'Eterno e non lascerò andare Israele».

 

L’affermazione del Faraone che dice che non lascerà libero il popolo di Israele, è simile alle parole del diavolo che non ci vorrebbe lasciare liberi di sottometterci a DIO.

 

ESODO 5:6 Così quello stesso giorno il Faraone ordinò agli oppressori del popolo e ai suoi sovrintendenti dicendo: 7 «Non date più paglia al popolo per fare i mattoni, come prima; e vadano essi stessi a raccogliere la paglia! 8 Ma imponete loro la stessa quantità di mattoni che facevano prima, senza diminuzione alcuna; poiché sono dei pigri, e per questo essi gridano, dicendo: \\\\\\\"Andiamo a sacrificare al nostro DIO!\\\\\\\". 9 Sovraccaricate questi uomini di duro lavoro, ed essi lo facciano senza dar retta a parole d\\\\\\\'inganno».

 

Il ragionamento del Faraone è tipico del padrone che vuole appesantire di lavoro e tenere sotto schiavitù le persone. Purtroppo per gli Israeliti, la mentalità di schiavi non scomparve anche dopo che furono liberati ed usciti fuori dall’Egitto; infatti credevano di essere passati sotto un altro padrone e consideravano Mosè come tale, questo non permise loro di entrare nella terra promessa e morirono nel deserto, mentre vi entrarono i loro figli che non avevano vissuto sotto schiavitù in Egitto.

Quindi bisogna cambiare la nostra attitudine al lamento e la mentalità da schiavi, non avendo più paura di perdere tutto quello che abbiamo perché sarà DIO a provvedere per noi, se camminiamo in amore ed ubbidienza, oltre che in fede. Amen.