LUCA 6:38 Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi».

 

… pigiata, scossa e traboccante … ovvero quando ad esempio si riempie un sacco al punto tale che si ha difficoltà a chiuderlo. Come figli di DIO, più siamo disposti a credere e più DIO è pronto a versare nel nostro “sacco” le Sue benedizioni in modo traboccante.

Ricordiamo a questo proposito l’episodio biblico delle vedova con il figlio, alla quale era rimasto soltanto un poco di farina ed un po’ d’olio … (2 RE 4:1-7) ma DIO cambiò le circostanze poiché ella non si rifiutò di preparare con quel poco che aveva anche una focaccia per il profeta di DIO. Infatti la storia ci mostra proprio che DIO versa fin quando il nostro cuore è disposto ad accogliere.

… con la misura con cui misurate … qui si fa riferimento alla legge spirituale della semina e della raccolta, che non riguarda soltanto il denaro ma piuttosto il seminare bontà, misericordia, perdono. Seminare vuol dire dare qualcosa che ha per noi un grande valore e che viene seminato con serenità e grande fiducia in DIO; questo permetterà a Lui di compiacersi di noi, così come si è compiaciuto di Suo Figlio Gesù.

Quindi, DARE = Seminare con piena fiducia, dando ciò che ci è utile e che ci costa. Dare è un dono che non tutti hanno, ma ognuno di noi può avere una virtù-dono.

 

ROMANI 12:6   Ora, avendo noi doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo profezia, profetizziamo secondo la proporzione della fede; 7 se di ministero, attendiamo al ministero; similmente il dottore attenda all'insegnamento; 8 e colui che esorta, attenda all'esortare; colui che distribuisce, lo faccia con semplicità; colui che presiede, presieda con diligenza; colui che fa opere di pietà, le faccia con gioia.

 

Nella su citata Scrittura si parla dei Doni Motivazionali che sono doni diversi dai doni carismatici e da quelli ministeriali.

I Doni carismatici che sono i doni di potenza, i doni di ispirazione ed i doni di rivelazione, in tutto sono nove e ci sono tre doni per ogni gruppo.

I doni ministeriali sono Apostoli, Profeti, Evangelisti, Dottori e Pastori.

Infatti Romani 12 si riferisce in particolare ai doni motivazionali, ovvero alla motivazione che abbiamo ricevuto da parte dello Spirito Santo, quando nasciamo di nuovo:

Motivazione profetica che appartiene a colui che parla delle cose di DIO in modo solenne, perché ci crede profondamente e se vede che le persone non praticano le cose di DIO si arrabbia con il diavolo e parla duramente alle persone per scuoterle, risultando spesso come una persona scomoda ed evitata da molti a causa della sua schiettezza.

Motivazione ministeriale da intendersi come atto a svolgere servizi con gioia, offrendo per primo la sua collaborazione quando c’è un bisogno in chiesa, perché desidera occuparsi di fare qualcosa di utile agli altri.

Motivazione di dottore ovvero atto ad insegnare con pazienza ma non da intendersi come colui che si occupa degli studi biblici ma come colui che insegna con pazienza in modo pratico quello che lui sa fare.

Motivazione di esortatore al fine di esortare.

Colui che distribuisce con gioia e senza vantarsi i beni che DIO gli ha dato.

Colui che presiede che è colui che si occupa di assegnare i compiti alle persone e che organizza le attività in base alle esigenze. Ne troviamo un esempio biblico in Nehemia.

Colui che fa opere di pietà ovvero che è misericordioso ed aiuta anche chi non lo merita.

 

2 RE 4:8 Or avvenne che un giorno Eliseo andò a Shunem, dove abitava una donna facoltosa, e questa lo costrinse a prendere un po' di cibo. Così, tutte le volte che passava di là, si recava a mangiare da lei. 9 Ella disse a suo marito: «Ecco, io sono certa che colui che passa sempre da noi è un santo uomo di DIO. 10 Ti prego, facciamo una piccola stanza in muratura al piano di sopra e mettiamoci per lui un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, quando verrà da noi, vi si potrà ritirare».

 

… costrinse … quella donna aveva l’attitudine ad insistere perché voleva ospitare il profeta. Infatti, la donna facoltosa fece fare a suo marito una stanza indipendente per ospitare l’uomo di DIO, Eliseo. Quella donna si sentiva onorata nel farlo perché stava  servendo per il regno di DIO.

 

2 RE 4:11  Un giorno che Eliseo passava di là, si ritirò nella stanza di sopra e vi si coricò. 12 Poi disse a Ghehazi, suo servo: «Chiama questa Shunamita». Egli la chiamò ed ella si presentò davanti a lui. 13 Eliseo disse quindi al suo servo: «Or dille così: "Ecco, tu hai avuto per noi tutta questa premura; cosa posso fare per te? Vuoi che dica qualcosa a nome tuo al re o al capo dell'esercito?"». Ella rispose: 14 «Io vivo in mezzo al mio popolo». Allora Eliseo disse: «Cosa posso dunque fare per lei?». Ghehazi rispose: «A dire il vero, lei non ha figli e suo marito è vecchio». 15 Eliseo gli disse: «Chiamala!». Egli la chiamò, ed ella si fermò sulla porta. 16 Allora Eliseo le disse: «In questa stagione, l'anno prossimo, tu abbraccerai un figlio». Ella rispose: «No, mio signore; o uomo di DIO, non ingannare la tua serva!». 17 La donna concepì e partorì un figlio, l'anno seguente in quella stessa stagione, come Eliseo le aveva detto.

 

Eliseo chiese alla donna facoltosa in che modo avrebbe potuto fare qualcosa per ringraziarla della sua ospitalità. In realtà questo desiderio di Eliseo era nato nel cuore di DIO che lo aveva trasferito nel cuore di Eliseo, poiché l’Eterno ricompensa coloro che scelgono di spendere per il regno di DIO con cuore generoso.

 

2 RE 4:18 Ora il bambino crebbe; un giorno che era andato da suo padre con i mietitori, 19 disse a suo padre: «La mia testa, la mia testa!». Il padre ordinò al suo servo: «Portalo da sua madre!». 20 Questi lo prese e lo portò da sua madre. Il fanciullo rimase sulle ginocchia di lei fino a mezzogiorno, poi morì. 21 Allora ella salì, lo adagiò sul letto dell'uomo di DIO, chiuse la porta dietro di lui ed uscì. 22 Poi chiamò suo marito e gli disse: «Ti prego, mandami uno dei servi e un'asina; corro dall'uomo di DIO e torno». 23 Egli le domandò: «Perché vuoi andare da lui proprio oggi? Non è il novilunio e neppure sabato». Ella rispose: «Andrà tutto bene!». 24 Poi fece sellare l'asina e ordinò al suo servo: «Conducimi e va' avanti; non rallentare il passo per me, a meno che te lo ordini».

 

La donna sapeva con certezza che Eliseo era veramente un uomo di DIO, per questo quando il figlio morì, andò dal profeta. Quindi la donna non solo era generosa ma anche era una donna di fede, possiamo dire anche di grande fede poiché ha creduto fermamente che DIO gli avrebbe resuscitato il figlio.

 

2 RE 4:32  Quando Eliseo entrò in casa, vide il fanciullo morto e sdraiato sul suo letto. 33 Egli allora entrò, chiuse la porta dietro loro due e pregò l'Eterno. 34 Poi salì sul letto e si coricò sul fanciullo; pose la propria bocca sulla sua bocca, i propri occhi sui suoi occhi, le proprie mani sulle sue mani; si distese sopra di lui e la carne del fanciullo si riscaldò. 35 Quindi Eliseo si tirò indietro e andò qua e là per la casa; poi salì di nuovo e si distese sopra il fanciullo; il fanciullo starnutì sette volte ed aperse gli occhi. 36 Allora egli chiamò Ghehazi e gli disse: «Chiama questa Shunamita». Egli la chiamò; quando ella giunse da Eliseo, questi le disse: «Prendi tuo figlio». 37 Così ella entrò e gli si gettò ai piedi, prostrandosi fino a terra; poi prese suo figlio ed uscì.

 

Eliseo trasmise la sua vita al fanciullo e riscaldò il corpo del fanciullo per ben due volte e dopo il fanciullo resuscitò.

Il diavolo vuole rubarci le benedizioni che DIO ci dà, perché è geloso e ci odia. Ma quando DIO benedice ed il diavolo ci vuole rubare, dobbiamo gridare all’Eterno affinché non permetta al nemico di rubare ciò che Lui ci ha dato. Soprattutto, non permettiamo al diavolo di mettere le mani sui nostri figli, e confidiamo in DIO reclamandoli nel Suo regno. Quanto abbiamo letto finora, dovrebbe aiutarci a sviluppare lo spirito di generosità e di fede.

Qualche settimana fa si è parlato del fatto che stanno per arrivare i cammelli ma è bene ricordare che prima che essi partano, devono bere acqua e nutrirsi sufficientemente per camminare per una settimana. Inoltre, è bene ricordare che siamo noi a dover permettere al proprietario dei cammelli, che è DIO, a mettere le benedizioni che ha preparato per noi. Questo significa fare le cose per il regno di DIO, dando senza aspettarsi cosa alcuna in cambio, sapendo che ciò che diamo, lo stiamo dando a DIO; facendo del bene anche alle persone che non lo meritano perché manifestando amore portiamo le persone a ravvedersi e cambiare stile di vita. Perciò, facciamo a gara a fare del bene, manifestando la nostra generosità, prendendoci cura degli altri; non guardiamo soltanto ai nostri bisogni, ma condividiamo le nostre benedizioni anche agli altri, smettendo di essere egoisti. Non diamo solo il superfluo ma ciò che ci potrebbe essere utile.

 

1 RE 17:8 Allora la parola dell'Eterno gli fu indirizzata, dicendo: 9 «Lèvati e va' a stabilirti a Sarepta dei Sidoni, perché là ho ordinato a una vedova di provvederti da mangiare». 10 Egli dunque si levò e andò a Sarepta; come giunse alla porta della città, ecco lì una vedova che raccoglieva legna. Egli la chiamò e le disse: «Va' a prendermi un po' di acqua in un vaso, perché possa bere». 11 Mentre essa andava a prenderla, la chiamò e disse: «Portami anche un pezzo di pane». 12 Ella rispose: «Com'è vero che vive l'Eterno, il tuo DIO, pane non ne ho, ma solo una manciata di farina in un vaso e un po' di olio in un orcio; ed ora sto raccogliendo due pezzi di legna, per andare a prepararla per me e per mio figlio; la mangeremo e poi moriremo». 13 Elia le disse: «Non temere; va' e fa' come hai detto, ma fanne prima una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne farai per te e per tuo figlio. 14 Poiché così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Il vaso della farina non si esaurirà e l'orcio dell'olio non diminuirà, fino al giorno che l'Eterno manderà la pioggia sulla terra"». 15 Così ella andò e fece secondo la parola di Elia; e mangiarono lei, Elia e la sua famiglia per parecchio tempo. 16 Il vaso della farina non si esaurì e l'orcio dell'olio non calò, secondo la parola che l'Eterno aveva pronunciato per mezzo di Elia.

 

Se affidiamo il nostro cuore a DIO, Egli metterà i Suoi desideri nel nostro cuore. Per DIO è importante che Lui possa contare sul nostro cuore, sia che siamo persone facoltose o che abbiamo poco, poiché per Lui non c’è problema in quanto Egli può benedire anche con il poco che abbiamo e che mettiamo a Sua disposizione.

La generosità non dipende da quello che abbiamo materialmente ma da quello che abbiamo nel cuore. non ci devono essere tenebre nel nostro cuore, ma la luce che entra quando si inizia un vero cammino di conversione a Cristo Gesù.

Stanno arrivando tempi sempre più difficili, in cui il nemico vuole toglierci tutto ciò che abbiamo, per questo occorre ricordarci che noi non apparteniamo più al mondo ma al regno di DIO, perciò mettiamo DIO in condizione di benedirci, benedicendo noi per primi gli altri. Amen.