GIOVANNI 20:16  Gesù le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro. 17 Gesù le disse: «Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di' loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro». 18 Allora Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.

 

Gesù comparve e disse a Maria Maddalena di dire a chiunque incontrasse, ma principalmente ai discepoli, che Lui era risorto e che nessuno dei Suoi fratelli doveva considerarsi solo poiché anche loro adesso avevano un Padre oltre che un DIO.

Infatti, più nessuno è un peccatore professionista perché chi entra a far parte della famiglia di DIO, diviene figlio e fratello di Cristo Gesù che è il primogenito. Quindi non dovremmo più peccare in quanto abbiamo acquisito la natura di DIO e perduto la natura peccaminosa che avevamo prima, quando eravamo figli di satana.

 

GIOVANNI 20:19  Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!». 20 E, detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono. 21 Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi». 22 E, detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. 23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti».

 

Gesù, dopo essersi mostrato ai discepoli, diede loro il mandato di continuare la missione sacerdotale che comprende la liberazione, la guarigione nell’anima e nel fisico, l’insegnamento della Parola di DIO ed il cacciare demoni. In pratica Gesù trasferì quello che era stato il  mandato che il Padre gli aveva dato mentre era sulla terra.

Al versetto 22 leggiamo che Gesù soffiò sui discepoli ed essi ricevettero lo Spirito Santo che li fece diventare nuove creature; essi sperimentarono la nuova nascita, di cui Gesù aveva parlato a Nicodemo, questo fece diventare i discepoli figli del DIO Altissimo e questo è quello che rende anche i cuori sensibili all’Amore del Padre, poiché è Lui che cambia il cuore.

 

LUCA 24:46  e disse loro: «Così sta scritto, e così era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno, 47 e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. 48 Or voi siete testimoni di queste cose. 49 Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella città di Gerusalemme, finché siate rivestiti di potenza dall'alto.

 

Gesù, dopo che soffiò sui discepoli ed essi ricevettero una nuova natura, affermò che erano diventati anche testimoni di tutto quanto aveva fatto Lui sulla terra, ma per essere e rimanere tali avrebbero dovuto chiudere tutte le porte al diavolo e non fare entrare le sue bugie nel loro cuore, poiché il nemico viene per rubare, distruggere ed uccidere. Lo stesso siamo chiamati a fare anche noi.

 

MATTEO 3:11 Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me, e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco.

 

Qui è Giovanni il Battista che parla e dice che Gesù ci battezzerà cioè ci immergerà nello Spirito di DIO divenendo un tutt’uno con Lui. Per questo dalla nostra bocca usciranno le parole di DIO e non più le nostre o le bugie del nemico. Stiamo attenti a non lasciare anche un solo piccolo spazio al nostro “io” perché questo alimenta l’orgoglio mentre dovremmo essere totalmente ripieni dello Spirito di DIO.

 

GIOVANNI 14:17  lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.

 

Questa Scrittura ci fa comprendere che lo Spirito di DIO non è solo su di noi ma anche dentro di noi. DIO abita nel nostro cuore, perciò dobbiamo amarci gli uni gli altri stando anche attenti a non offendere nessuno.

 

1 CORINZI 3:16  Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

 

DIO abita in noi, noi siamo il Suo tempio, perciò anche noi, come figli Dell’Altissimo, possiamo fare le stesse cose che fece Gesù e che fecero i Suoi discepoli.

 

ROMANI 8:9 Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete più nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui.

 

I figli di DIO non sono più esseri carnali sottoposti ai piaceri del mondo ed alle sue iniquità ma esseri spirituali divenuti un tutt’uno con lo Spirito di DIO. Ciò che ci distingue è il fatto che le cose del mondo non ci interessano più poiché il nostro sguardo è rivolto verso DIO e verso le cose del Suo regno.

 

EFESINI 3:14 Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesù Cristo, 15 dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, 16 perché vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell'uomo interiore, 17 perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, 18 affinché, radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondità e l'altezza, 19 e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinché siate ripieni di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di là di quanto chiediamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli. Amen.

 

Qui l’apostolo Paolo sottolinea che tutti siamo figli di DIO grazie alla nuova nascita perché chi si unisce con il Signore è un unico spirito e per fede può benedire le persone, dicendo loro delle cose che cambiano la vita in quanto è lo Spirito Santo che parla e non lui. Quando scopriamo l’Amore di DIO non abbiamo più bisogno di conoscere nient’altro (v. 18-19).

Al versetto 20 sta scritto che DIO opera in noi e con noi, poiché Lui vive dentro di noi e la Sua potenza opera in noi, perciò possiamo compiere opere smisurate in quanto Colui che è in noi è più grande di colui che è nel mondo.

Collaboriamo con DIO nel far sviluppare i Suoi pensieri nella nostra mente, svuotandola dei nostri; non avendo paura dei problemi ma parlando ad essi e chiedendo aiuto all’Eterno poiché sarà Lui a darcene la soluzione. Dobbiamo essere coscienti che siccome DIO abita in noi, Lui ci ascolta quando gli parliamo e non possiamo, quindi, nasconderci da Lui in alcun luogo. Questo ci permetterà di predicare l’Amore di DIO sapendo che non siamo migliori degli altri e che dobbiamo mostrare con i fatti che è Lui che ci cambia e che dobbiamo semplicemente credere e fidarci.

 

GIOVANNI 10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; 28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. 29 Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. 30 Io e il Padre siamo uno».

 

Sono le nostre opere che testimoniano quello che siamo e che stiamo seguendo Gesù, facendo del bene, confortando, guarendo, esortando ma soprattutto amando. Cristo in noi manifesterà la gloria di DIO. Amen.