CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                                            

Luca 17:3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca contro di te, riprendilo; e se si pente, perdonagli. 4 E se anche peccasse sette volte al giorno contro di te, e sette volte al giorno ritorna a te, dicendo: "Mi pento", perdonagli». 5 Allora gli apostoli dissero al Signore: «Accresci a noi la fede».

 

 6 E il Signore disse: «Se aveste tanta fede quanto un granel di senape, potreste dire a questo gelso: "Sradicati e trapiantati in mare", ed esso vi ubbidirebbe. 7 Ora chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge gli dirà quando è tornato a casa dai campi: "Vieni subito a metterti a tavola"?  …..

Se decidiamo di servire il Signore dobbiamo camminare per fede, facendo ogni cosa nella nostra vita usando la fede per poter fare la volontà di DIO, per cercare il suo Regno e la sua giustizia e per lavorare affinché sia noi che gli altri possiamo andare in cielo alla fine del nostro percorso terreno.

Quindi possiamo affermare che la fede è indispensabile per sottomettersi al Signore e fare la sua volontà; ma per averla è necessario avere un incontro potente con il Signore perché questo ci farà prendere coscienza di due cose importanti, così come è avvenuto per Pietro semplice pescatore e uomo con forza ed intelligenza naturale,

  • Essere dei peccatori
  • Gesù è il Santo di DIO

Così come sta scritto in:

Luca 5:8 Vedendo questo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù, dicendo:<<Signore, allontanati da me perché sono un uomo peccatore>>.

Pietro, infatti, fu cosciente di essere un peccatore e riconobbe la santità di Gesù e sentì il desiderio di purificarsi prima di avvicinarsi a Lui. Pietro iniziò a fidarsi di Lui, iniziando il suo cammino gettando le reti così come Gesù gli aveva detto, pur non comprendendo ancora tante cose a causa del suo orgoglio che lo portava a credere di poter fare tante cose senza l’intervento di Gesù; Pietro aveva bisogno di diventare umile e pian piano lo diventò.

Al versetto 3 e 4 del capitolo 17 di Luca, Gesù ci comanda di perdonare sempre e per fare questo basta avere un granello di senape di fede e metterla in azione( versetto 6).

La fede vera ti porta a parlare ed a dichiarare che abbiamo già, prima ancora che le cose richieste siano venute in essere.

Gesù parla di questo per dirci che la fede è come un servo che ognuno di noi può avere se solo crede. Infatti la fede ci è stata data da DIO per servire noi, non è una persona ma ci è stata data affinché la usiamo, essa è instancabile ed è sempre operativa.

Basta che ogni cristiano riconosca di avere poca fede e con essa può distruggere le opere di satana. Possiamo dire che la fede sia un biglietto gratuito datoci per andare dove ci vuole portare DIO. Possiamo realizzare questo se diamo ascolto a quello che DIO ci dice e non diamo ascolto a quello che il nemico ci dice per impaurirci.

I muscoli nel naturale come la fede nel soprannaturale devono essere tenuti in movimento per potersi fortificare sempre di più, altrimenti rischiano di diventare fragili.

Se non agiamo in fede non riusciremo mai a fare nulla per il Regno di DIO.

Matteo 13:31 Egli propose loro un’altra parabola, dicendo:<<Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è certamente il più piccolo di tutti i semi; ma una volta cresciuto è il più grande di tutte le erbe e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami>>.

Il granello di senape diventa albero dopo che è stato seminato. Così lo è anche la nostra fede che, se usata, diventa qualcosa di utile e grande all’ombra della quale anche gli altri possono rifugiarsi.

Del resto la nostra nuova nascita nello spirito comincia con il seme che DIO ha seminato nel nostro cuore. Questo seme ha prodotto in noi una nuova vita, la vita eterna perché è la parola di DIO che produce vita vera ed è questo che ci porta a fare le cose per DIO. Questo sta scritto in:

1 Pietro 1:23 perché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di DIO vivente e che dura in eterno.

Nel mondo spirituale ci sono tanti semi, o promesse; per alcune basta solo crederle e non bisogna fare nulla, perché ha già fatto tutto Gesù, come ad esempio la nostra salvezza, la nostra guarigione, la nostra guarigione, la nostra liberazione dalla maledizione, ma per ricevere la liberazione dalla povertà bisogna che espletiamo l’atto di seminare, come sta scritto in:

Luca 6:38 Date e vi sarà dato:una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi>>.

2 Corinzi 9:6 Or questo dico:Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente.

Ci sono due modi per seminare e sono indicati nei seguenti versetti biblici:

Marco 11:23 Perché in verità vi dico che se alcuno dirà a questo monte: “Spostati e gettati nel mare”, e non dubiterà in cuor suo, ma crederà che quanto dice avverrà, qualunque cosa dirà, gli sarà concesso.

Qui si afferma che se noi stiamo credendo, possiamo dire al problema di spostarsi mentre dichiariamo la promessa che DIO ha fatto, parlando e sgridando ogni dubbio che entra nella nostra mente, così riceveremo quello per cui stiamo credendo.

24 Perciò vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete.

Questo è l’altro modo di ricevere cioè chiedere con la preghiera.

La semina spirituale prevede un’attesa, così come avviene in natura quando si aspetta che dal seme nasca una pianta. L’azione del diavolo è quella di non far nascere la pianta o che, una volta nata, possa morire. Ma il diavolo non può toccare il seme perché è incorruttibile e quindi il diavolo, che è un corrotto, non può stare vicino al seme.

DIO, invece, è felice che noi abbiamo seminato e non tocca il seme perché ci vuole prosperi. Purtroppo, chi può uccidere il seme siamo noi stessi quando cambiamo la nostra confessione di fede e diamo credito alle bugie che il diavolo ci mette nella mente anche attraverso le circostanze che sembrano ci remino contro.

Ma ciò che abbiamo seminato, abbiamo anche il diritto di raccoglierlo, quindi dobbiamo continuare a dichiarare che tutte le promesse di DIO sono sì ed amen.

Romani 3:4 Non sia mai; anzi, sia DIO verace e ogni uomo bugiardo, come sta scritto:<<Affinché tu sia giustificato nelle tue parole e vinca quando sei giudicato>>.

Se il diavolo ci dice che siamo bugiardi, dobbiamo dichiarare che DIO non lo è e neanche noi, perché abbiamo dichiarato in accordo alla parola di DIO e siamo Suoi figli che si sottomettono al Padre cioè credono alle Sue promesse.

Un’azione da non fare è andare a controllare il seme perché questo farebbe morire le sue radici, invece, dobbiamo innaffiarlo dichiarando la parola di DIO e le sue promesse, fin quando avremo la vittoria definitiva.

Ebrei 10:23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha fatto le promesse.

La speranza è quando ancora non tutti vedono la manifestazione nel naturale mentre la vediamo solo noi sapendo che diventerà certezza per gli altri, quando la vedranno.

Quindi nutriamo la nostra fede con costanza ed usiamola ogni giorno affinché si fortifichi sempre di più perché DIO possa versare la Sua unzione.   

 

 

 

 

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