CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

Pred. Past. Rosario Spadaro.              29 NOVEMBRE 2015                             

Atti 6:7 Intanto la parola di DIO si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede. 8 Or Stefano, ripieno di fede e di potenza, faceva grandi prodigi e segni fra il popolo. 9 E alcuni della sinagoga, detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli di Cilicia e d'Asia si alzarono per disputare con Stefano; 10 ma non potevano resistere alla sapienza e allo spirito col quale egli parlava.


La chiesa ai tempi di Stefano cresceva perché cresceva il numero dei discepoli ovvero delle persone desiderose di fare la volontà di DIO, di vivere per e con DIO nel cuore; persone che apprendevano la parola di DIO e volevano subito metterla in pratica. Alla fine del versetto 7 sta scritto che:" un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede". La fede è la mano spirituale che ci fa portare dal cielo sulla terra le promesse di DIO, ad iniziare dal suo perdono che ci viene dato per Grazia attraverso il sacrificio di Gesù sulla croce. Non c'è bisogno di penitenza alcuna per ricevere la Grazia, basta solo credere nell'opera di redenzione di Cristo e pentirsi dinanzi a Lui.

Ci vuole una fede equilibrata per iniziare un cammino di ubbidienza a DIO. La fede funziona per coloro che ubbidiscono all'Eterno e non soltanto vanno a Lui per ricevere per interesse personale. Bisogna chiedere a DIO per servirlo e ubbidirgli nel comandamento dell'Amore, amando DIO per primo e poi il nostro prossimo. Se facciamo questo in ubbidienza totale allora la fede funzionerà sicuramente. Bisogna usare anche l'autorità che Gesù ci ha dato sul nemico delle anime nostre quando ci mette davanti gli ostacoli per non farci ubbidire a DIO. 

Gesù stesso ha mostrato ai suoi discepoli come usare l'autorità, come ad esempio, quando sgridò la tempesta che aveva messo paura ai discepoli, o quando i discepoli non riuscirono a liberare il fanciullo epilettico e dovette intervenire Gesù. E' chiaro che quando riceviamo da DIO, abbiamo anche una grande responsabilità che consiste nel dare agli altri ciò che DIO ci ha dato. Il non essere disposti ad ubbidire può farci perdere la chiamata che DIO ci ha fatto. E' l'ubbidienza che produce il soprannaturale che a sua volta porta il cambiamento nella nostra vita. La fede è potenza ma per avere quest'ultima bisogna essere ripieni di Spirito Santo per poter predicare il Vangelo e portare le persone alla salvezza, innalzando Cristo e non noi stessi.

E' la motivazione dell'amore che ha permesso a Stefano di predicare senza aver paura della morte che lo attendeva. La morte di Stefano ha permesso la salvezza di Saulo di Tarso che poi divenne l'apostolo Paolo. 

La fede deve essere usata per aiutare gli altri dando loro conforto, pregando per i malati, incoraggiando i disperati e non solo per i nostri bisogni, perché mentre noi ci prendiamo cura del regno di DIO, Lui si prende cura di noi e dei nostri bisogni. La fede vera, ci fa camminare con il fuoco dello Spirito Santo nel cuore, non avendo paura di ciò che ci può succedere a causa della nostra predicazione.

2 Corinzi 11:26 Sono stato spesse volte in viaggio fra pericoli di fiumi, pericoli di ladroni, pericoli da parte dei miei connazionali, pericoli da parte dei gentili, pericoli in città, pericoli nel deserto, pericoli in mare, pericoli fra falsi fratelli, 27 nella fatica e nel travaglio, sovente nelle veglie, nella fame e nella sete, spesse volte in digiuni, nel freddo e nella nudità. 28 Oltre a queste cose esterne, ciò che mi assilla quotidianamente, è la sollecitudine per tutte le chiese. 30 Se è necessario vantarsi, io mi vanterò delle cose che riguardano la mia debolezza. 31 Il DIO e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, che è benedetto in Eterno, sa che io non mento.

Questo è l'esempio di un uomo di fede vera che si sentiva debole come una foglia secca ma allo stesso tempo ripieno della potenza di DIO che gli faceva spostare le montagne. L'apostolo Paolo non si è vantato mai di se stesso ma della potenza di DIO che lo aiutava a superare i problemi e le circostanze della vita.

2 Timoteo 4:7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede.

Più usiamo la fede, più essa diventa forte dentro di noi; quindi usiamola tutti i giorni, allenandola quotidianamente superando le difficoltà della vita per fede.

Habacuc 3:17 Anche se il fico non fiorirà e non ci sarà alcun frutto sulle viti, anche se il lavoro dell'ulivo sarà deludente e i campi non daranno più cibo, anche se le greggi scompariranno dagli ovili e non ci saranno più buoi nelle stalle, 18 esulterò nell'Eterno e mi rallegrerò nel DIO della mia salvezza.

Così parla una persona di fede che vive nell'ubbidienza.

Daniele 3:13 Allora Nebukadnetsar, adirato e furibondo, comandò di far venire Shadrak, Meshak e Abed-nego; così questi uomini furono condotti davanti al re. 14 Nebukadnetsar rivolse loro la parola e, disse loro:<<Shadrak, Meshak e Abed-nego, è vero che non servite i miei dei e non adorate l'immagine d'oro che io ho fatto erigere? 15 Ora non appena udrete il suono del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti, se siete pronti a prostrarvi per adorare l'immagine che io ho fatto, bene; ma se non l'adorate, sarete subito gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente; e qual è quel dio che potrà liberarvi dalle mie mani?>>. 16 Shadrak, Meshak e Abed-nego risposero al re dicendo:<<O Nebukadnetsar, noi non abbiamo bisogno di darti risposta in merito a questo. 17 Ecco, il nostro DIO, che serviamo è in grado di liberarci dalla fornace di fuoco ardente e ci libererà dalla tua mano, o re. 18 Ma se non lo facesse, sappi o re, che non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo l'immagine d'oro che tu hai fatto erigere>>. 19 Allora Nebukadnestar fu ripieno di furore e l'espressione del suo volto mutò nei riguardi di Shadrak, Meshak e Abednego. Riprendendo la parola comandò di riscaldare la fornace sette volte più di quanto si soleva riscaldarla. 20 Comandò quindi ad alcuni uomini forti e valorosi del suo esercito di legare Shadrak, Meshak e Abed-nego e di gettarli nella fornace di fuoco ardente. 21 Allora questi tre uomini furono legati con i loro calzoni, le loro tuniche, i loro copricapo e tutte le loro vesti e furono gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. 22 Ma poiché l'ordine del re era duro e la fornace era estremamente surriscaldata, la fiamma del fuoco uccise gli uomini che vi avevano gettato Shadrak, Meshak e Abed-nego. 23 E questi tre uomini, Shadrak, Meshak e Abed-nego, caddero legati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. 24 Allora il re Nebukadnetsar, sbalordito si alzò in fretta e prese a dire ai suoi consiglieri:<<Non abbiamo gettato tre uomini in mezzo al fuoco?>>. Essi risposero e dissero al re:<<Certo o re>>. 25 Egli riprese a dire:<<Ecco, io vedo quattro uomini slegati, che camminano in mezzo al fuoco e non hanno subito alcun danno; e l'aspetto del quarto è simile a quello di un figlio di DIO>>. 26 Poi Nebukadnestar si avvicinò all'apertura della fornace di fuoco ardente e prese a dire:<<Shadrak, Meshak e Abed-nego, servi del DIO Altissimo, uscite e venite qui>>. Allora Shadrak, Meshak e Abed-nego uscirono di mezzo al fuoco. 27 Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieridel re si radunaronoper osservare quegli uomini; il fuoco non aveva avuto alcun potere sui loro corpi, i capelli del loro capo non erano stati bruciati, i loro mantelli non erano stati alterati e neppure l'odore di fuoco si era posato su di loro. 28 Allora Nebukadnetsar prese a dire:<<Benedetto sia il DIO di Shadrak, Meshak e Abed-nego, che ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi, che hanno confidato in lui; hanno trasgredito l'ordine del re e hanno esposto i loro corpi alla morte, piuttosto che servire e adorare alcun altro dio all'infuori del loro DIO. 29 Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dirà male del DIO di Shadrak, Meshak e Abed-nego, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta in un letamaio, perchè non c'è nessun altro DIO che possa salvare in questo modo>>. 30 Allora il re promosse Shadrak, Meshak e Abed-nego nella provincia di Babilonia.

L'ubbidire a DIO ci porta a non avere paura di quello che ci può succedere per mano degli uomini, questa è la fede equilibrata. Amen.

 

 

 

 

 

 

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