CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

Atti 2:41 Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. 42 Essi erano perseveranti nel seguire l’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. 44 Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune.

Nella Scrittura sopra citata è descritto quali effetti produce nelle persone il ricevere con gioia il messaggio della salvezza ovvero la consapevolezza di essere nuove creature entrate a far parte del regno di DIO, divenendo membra del corpo di Cristo. Gesù diventa re e signore della vita di ciascuno e tutti insieme si diventa chiesa. La chiesa è l'assemblea dei chiamati fuori dalla schiavitù del mondo, fuori dalle sue tentazioni e dalle sue bugie. Ogni cristiano ha il regno di DIO nel cuore e per questo motivo non teme le persecuzioni che gli possono venire dal mondo dei religiosi che vorrebbero dominare tutti, controllandoli attraverso comandamenti del tutto in contrasto con la volontà di DIO che invece vuole una arresa totale dei cuori e l'accettazione della Verità, ovvero il sacrificio di Gesù sulla croce al posto di ognuno di noi ed il suo ruolo di UNICO mediatore fra noi e DIO.

Al versetto 42 sta scritto in che cosa erano perseveranti i primi cristiani convertiti, e cioè:

Perseveranti nell'insegnamento degli apostoli i quali non facevano loro degli studi biblici, ma semplicemente testimoniavano delle cose viste e fatte quando camminavano insieme a Gesù, quando ancora era sulla terra, mostrando l'Amore di DIO Padre nei confronti di tutta l'umanità ed insegnando i comandamenti suoi che liberano dalla oppressione del peccato e dalle influenze negative dei demoni. gli apostoli insegnavano anche sul dare a chi non ha, condividendo non solo il superfluo, a beneficio di coloro che si trovano nel bisogno. Gesù ha dato a noi tutto se stesso affinché potessimo essere salvati, e non aveva un luogo fisso dove riposare o molte cose su cui contare, mostrandoci che si può vivere lo stesso con poco, quando il nostro sguardo è rivolto alle cose celesti e non alle cose del mondo. 

Perseveranti nella comunione intesa come il vivere insieme come famiglia nell'ambito della chiesa locale.

Perseveranti nel rompere il pane cioè nel ricordare il sacrificio di Gesù sulla croce, il quale si è caricato sul suo corpo tutti i nostri peccati e tutte le nostre malattie. Anche il corpo di Gesù fu rotto affinché potessimo essere uno con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo ed entrare a far parte del regno di DIO e della sua famiglia. DIO vuole che siamo uniti con Lui ed uniti fra noi, prendendoci cura dei bisogni del nostro prossimo, inteso come persone vicine a noi che si trovano in uno stato di bisogno.

Perseveranti nella preghiera intesa come dialogo con DIO, essendo sicuri che Lui ci ama e sta ascoltando la nostra preghiera, ed essendo certi di essere esauditi; pregando senza sensi di colpa perché stiamo vivendo in comunione con gli altri e stiamo mettendo in pratica gli insegnamenti di Gesù.  

Perciò torniamo agli antichi sentieri, quelli che ci ha mostrato Gesù e torniamo alla comunione ed alla preghiera, praticando la VERITA'.

Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò sarà la mia carne, che io darò per la vita del mondo.

Qui Gesù si definisce pane della vita inteso come corpo dato in dono per la salvezza di tutti, per la cancellazione dei peccati passati, presenti e futuri e per la liberazione di tutte le maledizioni. Pane uguale vita data da Gesù al posto nostro. Gesù è la Parola di DIO che diventa pane per nutrire lo spirito di coloro che credono in Lui.

Luca 6:47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi è simile. 48 Egli è simile ad un uomo che, costruendo una casa, ha scavato e scavato molto profondo, e ha posto il fondamento sopra la roccia; e, venuta una piena, il torrente ha investito quella casa, ma non l'ha potuta scrollare perché era fondata sulla roccia. 48 Chi invece le ha udite e non le ha messe in pratica, è simile a un uomo che ha edificato una casa sopra la terra senza fondamento; quando il torrente l'ha investita, essa è subito caduta, e la rovina di quella casa è stata grande>>.

Le due case di cui parla Gesù sembrerebbero apparentemente simili ma in realtà sono profondamente diverse perché quando la parola di DIO viene fatta entrare nei cuori, scava nell'egoismo dell'uomo e lo toglie, lasciando il posto libero per Gesù, liberando il cuore dalla carnalità che gli impedisce di consacrarsi al Padre. Gesù è la roccia e noi siamo la casa fondata sulla roccia.

Galati 4:4  ma, quando è venuto il compimento del tempo, DIO ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge,  per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione di figli. Ora perché voi siete figli, DIO ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida:<<Abba, Padre>>. Perciò tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di DIO per mezzo di Cristo.

Gesù è venuto sulla terra affinché noi divenissimo figli di DIO legittimi venendo da Lui adottati; perciò non siamo più servi ma figli ed in quanto tali siamo anche eredi di DIO, che è divenuto nostro Padre. Infatti il servo non è padrone di se stesso e vive e lavora per il padrone ricevendo il cibo necessario per vivere, il figlio, invece, ha diritto di stare alla casa del padre e di godere di tutti i suoi beni. E' importante che il cristiano comprenda quali siano le sue origini per poter apprezzare le benedizioni che DIO gli ha dato anche per benedire gli altri.

1 Corinzi 11:23  Poichè io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso, che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse:<<Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me>>. 25 Parimenti dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo:<<Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me>>. 26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. 28  Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e ne beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso non discernendo il corpo del Signore. 30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. 31 Perché, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. 32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati con il mondo.

Dobbiamo esaminare noi stessi e non giudicare gli altri e vedere solo i loro difetti; esaminiamoci per vedere i nostri difetti e correggerli alla luce della Parola di DIO, affinché veniamo trasformati, dopo aver ricevuto il perdono dei peccati per gli errori commessi, riconoscendoli con vera umiltà. Amen.

 

 

 

 

 

 

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