CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                        Rm 12:21 Non essere vinto dal male, ma vinci il male con il bene.

 

Essere vinto significa che hai perso; perdere significa non aver combattuto con forza o con le armi giuste, il che prevede di combattere alla maniera di DIO, cioè nello spirito e non contro carne e sangue, con la consapevolezza che in questa guerra l’anima e lo spirito non vanno d’accordo.

Infatti l’anima combatte contro carne e sangue rischiando di fare molto danno a se stessa ed anche nei confronti di chi sta combattendo, mentre lo spirito combatte nel soprannaturale, poiché combatte amando e facendo del bene a coloro che fanno del male, per portarle a Cristo.

Tutto il mondo odia noi cristiani perché non conosce l’Amore di DIO e la sua grazia, ed è risentito ed amareggiato a causa di offese, abusi, delusioni e quant’altro di negativo ha ricevuto.

Dobbiamo però precisare che fare del bene non significa solo pregare ma anche fare qualcosa di concreto, questo porterà un risveglio in ciascuno di noi poiché faremo entrare la Parola di DIO dentro di noi e la metteremo in pratica anche se non la comprendiamo a pieno.

DIO vince il male facendo del bene e se agiremo allo stesso suo modo, saremo cristiani maturi non più bambini nella fede e porteremo frutto spirituale. Poichè essere disposti a seguire Gesù sul calvario significa combattere le battaglie di ogni giorno con armi soprannaturali, non cadendo nella trappola della carne vendicandoci con armi naturali.

 

Romani 12:17 Non rendete ad alcuno male per male; cercate di fare il bene davanti a tutti gli uomini. 18 Se è possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 19 Non fate le vostre vendette, cari miei, ma lasciate posto all'ira di Dio, perché sta scritto: «A me la vendetta, io renderò la retribuzione, dice il Signore».

 

Le nostre armi devono essere la preghiera, la spada dello Spirito e lo scudo della fede, perché grazie ad esse resteremo fermi nella fede in DIO e continueremo a credere.

Chi ci fa del male spesso sono persone che non hanno pace nel loro cuore e stanno cercando qualcosa che li possa ristorare e non sanno che l’unico che può colmare il loro vuoto è l’Amore di Gesù.

Si tratta spesso di persone afflitte da demoni che li rendono delle marionette i cui fili sono tenuti dal diavolo a causa delle loro debolezze.

Combattere significa restare fermi nella fede ma anche lasciare a DIO la vendetta.

Come detto prima, il diavolo agisce e trova terreno fertile nelle debolezze che ciascuno ha ed usa queste persone anche per fare del male a coloro che credono in DIO.

 

Efesini 6:11Rivestitevi dell'intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo, 12 poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.

 

Se combattiamo contro sangue e carne non avremo mai la vittoria ma se indossiamo l’intera armatura spirituale, vedremo i nemici che ci stanno affliggendo e potremo perdonare e pregare per le persone che sono portatori inconsapevoli di questi nemici, agendo facendo loro del bene.

 

Proverbi 16:7 Quando l'Eterno gradisce le vie di un uomo, fa essere in pace con lui anche i suoi nemici.

 

Quindi i nemici sono coloro che ci fanno del male e che vanno vinti con il bene e sarà DIO stesso a farci riconciliare con loro; se rimuoveremo ogni amarezza dal nostro cuore perché così saremo in grado di vincere il male con il bene e non saremo giudici verso gli altri, poiché non siamo chiamati a giudicare ma ad amare.

 

Giacomo 4:12 C'è un solo Legislatore, che può salvare e mandare in perdizione; ma tu chi sei, che giudichi un altro?

 

Noi non abbiamo la motivazione vera dei fatti accaduti, perché ognuno cerca di farsi la propria ragione screditando l’altro. Ma siamo chiamati a pregare sia per l’uno che per l’altro ed a non giudicare perché non siamo in grado di vedere nel cuore altrui.

 

Giacomo 5:9 Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte.

 

Non dobbiamo lamentarci gli uni degli altri, perché se lo facciamo metteremo in luce solo i difetti delle persone e li giudicheremo, questo indebolirà il nostro spirito e non saremo in grado di conquistare nuovi territori togliendoli al nemico; infatti siamo chiamati a conquistare anime per Cristo, benedicendo e non maledicendo, ringraziando e non lamentandoci.

 

Matteo 5:38 Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". 39 Ma io vi dico: Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, 40 e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. 41 E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. 42 Da' a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te.

 

Dobbiamo dare ciò che è nostro ma se siamo anche genitori, dobbiamo prima di dare agli altri, pensare ai nostri figli, non facendoci togliere dagli estranei quello che ci appartiene ed accordarci in caso di contesa piuttosto che fare causa.

 

Efesini 4:32 Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo.

 

Benigni e misericordiosi perché ci è stata fatta misericordia da DIO, attraverso la morte di Gesù. Questo è essere cristiani: far vedere l’amore di Cristo, di DIO ed anche il nostro a coloro che sono ancora privi della grazia dell’Eterno Padre e che giacciono ancora nel maligno.

Andiamo a DIO per sfogarci e chiediamogli la forza per continuare a sopportare, amare e sopportare nonostante gli altri.

 

Ebrei 12:14  Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore, 15 badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati;

 

Dobbiamo essere in pace con gli altri, ammettendo i nostri errori e magari umiliandoci mentre facciamo qualcosa di concreto, come per esempio chiedere scusa pubblicamente perdono a coloro che abbiamo offeso in privato.

Al versetto 15 ci viene detto che se procacciamo la pace non saremo contaminati e permetteremo allo Spirito Santo di riempirci con un fuoco d’amore che attiverà la nostra fede perché avremo svuotato il nostro cuore dall’immondizia che abbiamo incamerato attraverso il nostro modo sbagliato di parlare, fatto di giudizio, lamentela e di condanna.

Quindi non ci resta che procacciare la pace perché solo così saremo pronti quando Gesù ritornerà a rapire la sua chiesa. Amen.

 

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