CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                      Sal 13:1 Fino a quando, o Eterno, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? 2 Fino a quando farò deliberazioni nella mia anima e avrò afflizione nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il mio nemico sopra di me?

 

Nessuno di noi può agire in indipendenza perché nessuno è autosufficiente e tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci sostenga. Perciò non dobbiamo abbandonare la comune adunanza ed è importante che creiamo dei rapporti duraturi e di unità, senza dimenticare che noi non abbiamo alcuna abilità e che abbiamo bisogno della grazia di DIO, sempre.

 

Salmo 13:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Fino a quando, o Eterno, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? 2 Fino a quando farò deliberazioni nella mia anima e avrò afflizione nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il mio nemico sopra di me?

 

Il salmista era angosciato perché in preda a pensieri scoraggianti che lo turbavano nell’anima. Questo accadeva perché in quel momento non sentiva DIO accanto a lui.

Questo accade anche a noi se ci lasciamo sommergere dalla paura e dallo scoraggiamento e dimentichiamo che DIO ci ha creati per essere vittoriosi sulle circostanze e sulle afflizioni. Nella vita ci saranno sempre afflizioni causate dalla nostra carne oppure da dolori, morte, malattie ma dobbiamo imparare a gestire tutto questo e risolverlo alla grande perché DIO ci ha dato tutto con la sua benedizione e ci ha messo nella condizione di vincere su tutto poiché ora siamo figli Suoi e siamo seduti nei luoghi celesti.

Dobbiamo essere coscienti che il diavolo proverà sempre a tentarci per riportarci a lui e distruggerci, nonostante Gesù ci abbia liberato.

Satana usa i nostri punti deboli ed attraverso di essi ci tenta e spesso, molto spesso, noi non ce ne accorgiamo.

Ecco perché è importante conoscere come DIO ci abbia creato, ovvero vincitori su ogni circostanza e quindi, non dobbiamo dare spazio alla nostra anima di parlare ma deve essere il nostro spirito, rigenerato ed arreso completamente a DIO, a parlare all’anima.

 

2 RE 13:14 Or Eliseo si ammalò di quella malattia di cui doveva morire; perciò Joas, re d'Israele, scese a trovarlo e pianse su lui, e disse: «Padre mio, padre mio, carro d'Israele e sua cavalleria!». 15 Allora Eliseo gli disse: «Prendi un arco e delle frecce»; egli prese un arco e delle frecce. 16 Eliseo disse quindi al re d'Israele: «Impugna l'arco»; egli lo impugnò, e Eliseo posò le sue mani sulle mani del re. 17 Poi gli disse: «Apri la finestra verso oriente!». Egli l'aperse. Allora Eliseo disse: «Tira!». Egli tirò. Eliseo quindi disse: «La freccia della vittoria dell'Eterno e la freccia della vittoria contro la Siria, perché tu sconfiggerai i Siri in Afek fino a sterminarli». 18 Poi disse: «Prendi le frecce!», ed egli le prese. Eliseo disse quindi al re d'Israele: «Percuoti il suolo»; egli lo percosse tre volte, poi si fermò. 19 Ma l'uomo di DIO si adirò con lui e disse: «Avresti dovuto percuoterlo cinque o sei volte; allora avresti sconfitto i Siri fino a sterminarli; ora invece sconfiggerai i Siri solo tre volte».

 

Noi siamo la giustizia di DIO sulla terra ma spesso dimentichiamo questo perché siamo concentrati sul nostro dolore.

Nella Scrittura su citata ci sta un grande insegnamento; il re Joas era confuso ed addolorato ma Eliseo lo confortò e trasferì su di lui il suo potere, simbolicamente, poggiando le sue mani su quelle del re. Il profeta Eliseo diede al re la certezza che era volontà di DIO che egli sterminasse i Siri e gli diede anche la strategia di come farlo. Ma il re commise un errore di valutazione; infatti gli era stato detto di percuotere il suolo più volte ma il re lo fece soltanto per tre volte mentre avrebbe dovuto farlo per almeno cinque o sei volte. Questo non permise al re di sconfiggere totalmente i Siri.

Questo ci insegna che dare ascolto alla nostra anima anziché alla Parola di DIO, non ci permette di essere vittoriosi sulle circostanze. Perciò dobbiamo imparare a rientrare nei principi che DIO ha detto per poter riportare poi la vittoria su ogni circostanza.

 

Isaia 43:1 Ma ora così dice l'Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha formato, o Israele: «Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni. 2 Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà. 3 Poiché io sono l'Eterno, il tuo DIO, il Santo d'Israele, il tuo Salvatore. Ho dato l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. 4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi e onorato, e io ti amo, io do uomini al tuo posto e popoli in cambio della tua vita.

 

Dobbiamo conoscere i decreti di DIO per ricordarcene nei momenti di difficoltà poiché l’Eterno è con noi e le acque della prova non ci sommergeranno.

Al versetto 4 DIO ci da un modello di vita ovvero ricordare che DIO è sempre accanto a noi ed è Lui che sovviene alle nostre debolezze.

Perciò la nostra preghiera nei momenti di difficoltà deve essere quella di chiedere a DIO come dobbiamo attraversare le acque, perché sarà Lui a guidarci ed a condurci alla vittoria. Per questo motivo l’Eterno vuole avere intimità con noi, ogni giorno costantemente, desiderando di conoscere e di avere rivelazione della grandezza di DIO e dei Suoi principi.

DIO ci ha chiamato a passare da una riva all’altra e ci dice che tutto è sotto il nostro controllo perché ci ha dato il potere di sgridare la tempesta sapendo che Gesù è nella barca con noi.

Non a caso Gesù ci ha detto che faremo ciò che ha fatto Lui e molto di più, se avremo una nuova mentalità di dominio e di potere, perché siamo stati preordinati prima della fondazione del mondo e tutto è passato attraverso il fuoco, perciò è puro e non può essere smosso. Siamo stati dichiarati più che vincitori ma sta a noi crederlo.

DIO permette le circostanze affinché capiamo chi è DIO veramente. Dobbiamo imparare stando accanto a Gesù, prima osservandolo, poi camminando accanto collaborando con Lui ed infine agendo come ci ha insegnato, continuamente, in modo da vedere nel mondo spirituale dove le cose accadono con una logica contraria a quella che sta nel mondo naturale.

 

2 Cronache 36:15 L'Eterno, il DIO dei loro padri, mandò loro, fin dall'inizio e con insistenza, avvertimenti per mezzo dei suoi messaggeri, perché voleva risparmiare il suo popolo e la sua dimora. 16 Ma essi si beffarono dei messaggeri di DIO, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti, finché l'ira dell'Eterno contro il suo popolo raggiunse un punto in cui non c'era più rimedio.

 

DIO nel suo immenso amore, liberò il popolo d’Israele da Babilonia, come già aveva fatto prima in Egitto. Questo perché dovunque gridano i Suoi figli, DIO interviene.

 

Salmo 13:3 Guarda attentamente e rispondimi, o Eterno, DIO mio, illumina i miei occhi, affinché non m'addormenti nel sonno della morte, 4 perché il mio nemico non dica: «L'ho vinto», e perché i miei nemici non si rallegrino, quando vacillo. 5 Ma io confido nella tua benignità, e il mio cuore esulterà nella tua liberazione; 6 io canterò all'Eterno, perché egli mi ha trattato con grande magnanimità.

 

Dobbiamo prendere posizione e chiamare le cose che non sono come se fossero, perché siamo stati benedetti e siamo più che vincitori in Cristo Gesù. Amen.

 

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