CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                      Ef.4:11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, 12 per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo

 13 finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, 14 affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell'errore, 15 ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. 16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l'edificazione di se stesso nell'amore.

 

Qui c’è la ricetta affinché la chiesa di Gesù possa trionfare. Il corpo di Cristo, che forma la chiesa, è formato dall’assemblea di tutti i salvati che collaborano fra di loro per far conoscere l’amore di DIO, senza alcuna competizione ma restando uniti nell’amore.

Più saremo ubbidienti alla Parola di DIO, più assomiglieremo a Cristo nel carattere e nel modo di agire, crescendo spiritualmente.

Come le cellule nel corpo umano si rinnovano, così si rinnovano i membri del corpo di Cristo fin dal giorno della Pentecoste e la chiesa ha sempre continuità.

Nel versetto 14 su citato sta scritto che il Signore Gesù ha costituito i doni domata che sono degli uomini che hanno una chiamata particolare per servire il Signore; si tratta di persone in cui DIO ha messo nel loro cuore una forte passione per il regno con un atteggiamento di amore e di grande rispetto verso DIO e l’umanità. Sono persone che crescono spiritualmente per portare le rivelazioni di DIO ai Suoi figli.

C’è bisogno di queste persone consacrate affinché coloro che predicano le false dottrine siano smascherate.

 

Matteo 28:19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen».

 

Una volta che ciascuno di noi ha ricevuto il battesimo è necessario che ci sia qualcuno che compia in noi l’azione di discepolato in cui ci viene insegnato tutto ciò che Gesù ha fatto con i suoi discepoli ed i suoi insegnamenti, affinché anche noi possiamo essere inviati nel mondo a predicare il Vangelo.

Questo ci servirà per annullare noi stessi e far vedere Cristo in noi. Saremo migliorati nel carattere che man mano non sarà più il nostro ma quello di Gesù. Così saremo anche in grado di discernere quando sarà DIO a parlarci oppure il nemico delle anime nostre.

 

Efesini 4:8 Per la qual cosa la Scrittura dice: «Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini».

 

I doni che DIO ci ha dato sono i ministri che sono stati da Lui preposti per vivere e far vivere i figli dell’Altissimo in ubbidienza e sottomissione.

L’ubbidienza a DIO e la sottomissione cioè la collaborazione con l’uomo di DIO che è il pastore. Quindi sottomissione non significa essere schiacciati da una persona bensì collaborare con lei.

Del resto una chiesa va avanti proprio perché c’è la collaborazione di tutti con il pastore in unità, senza divisioni, senza maldicenza o giudizio e senza cercare di scavalcare gli altri ma cercando di mostrare la luce di Cristo nel mondo poiché siamo chiamati a ricevere da DIO per dare agli altri, anche dei semplici gesti come un abbraccio in un momento di sconforto.

 

Matteo 8:5 Quando Gesù fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo, 6 e dicendo: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre grandemente». 7 E Gesù gli disse: «Io verrò e lo guarirò». 8 Il centurione, rispondendo, disse: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di' soltanto una parola, e il mio servo sarà guarito. 9 Perché io sono un uomo sotto l'autorità di altri e ho sotto di me dei soldati; e se dico all'uno: "Va'", egli va; e se dico all'altro: "Vieni", egli viene; e se dico al mio servo: "Fa' questo", egli lo fa». 10 E Gesù, avendo udite queste cose, si meravigliò, e disse a coloro che lo seguivano: «In verità vi dico, che neppure in Israele ho trovata una così grande fede.

 

La grande fede del centurione è determinata da una totale sottomissione all’autorità.

La nostra fede è proporzionata in base al nostro grado di sottomissione all’autorità, che non ha nulla a che fare con lo spirito di indipendenza e di ribellione.

La sottomissione a DIO ci dà autorità sul diavolo e sui suoi gregari mentre la ribellione porta alla caduta pubblica così come successe al re Saul che perse l’autorità che aveva come re dopo aver disubbidito all’Eterno.

Quindi dobbiamo mettere in pratica la Parola di DIO che ci dice di onorare l’autorità alla quale Lui ci ha affidato.

 

Giovanni 5:30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.

 

Giovanni 12:49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ciò che io devo dire ed annunziare.

 

Giovanni 14:10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere.

 

Gesù faceva tutto quanto il Padre gli aveva comandato perché era ubbidiente e lo fu fino al punto di accettare di morire in croce per la nostra salvezza.

Ricordiamo un altro esempio biblico di ubbidienza, il giovane Samuele che serviva il sacerdote Eli, restando sottomesso e non considerando tutto quanto di sbagliato e di indegno facevano i figli di Eli.

Quindi, ognuno di noi ha uno spirito di ribellione che ci fa stare senza fede, senza autorità sul diavolo e senza poter ricevere da DIO le direttive ma sta a noi scegliere di vivere in ubbidienza all’Eterno. Amen.

 

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