CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                     

Ef 2:10 Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perché le compiamo.

 

Noi siamo opera di Cristo e dobbiamo fare le opere che DIO ha preparato per noi che siamo in Cristo; non si tratta di opere come fare l’elemosina od aiutare gli anziani facendo loro la spesa o facendogli compagnia, ecc..

Si tratta, invece di opere scritte che sono scritte nell’agenda di DIO per ognuno di noi, per ogni giorno. E non si tratta di predestinazione perché l’Eterno già conosce le scelte che faremo e che avremmo fatto e sa come finirà la nostra vita.

Sa chi resterà fedele a Lui e chi sarà ministro di riconciliazione fra DIO e coloro che si sono allontanati da Lui. Tutto questo potrà essere fatto soltanto con l’aiuto di DIO e non con le nostre forze.

Le opere preparate sono interventi nella quotidianità che DIO si aspetta da noi quali membri del Suo regno per farlo conoscere, così come faceva Gesù che compiva le opere che il Padre gli mostrava in anteprima, come la moltiplicazione dei pani e dei pesci per le folle affamate che lo seguivano, la guarigione per i malati, la resurrezione per i morti.

Quindi anche noi dovremmo chiedere quotidianamente a DIO, nostro Padre, cosa ha preparato per noi nella sua agenda. Questo è un comportamento tipico da cristiani maturi che non vanno a DIO solo per raccontare i propri bisogni o di quelli delle persone care o del paese in cui abitano, ma che si presentano dinanzi a DIO con devozione sia nei giorni felici che in quelli tristi, per adorarlo, ringraziarlo per tutto quello che Lui fa nei loro corpi, per il cuore che continua a battere ogni giorno e possono ringraziare DIO per aver dato Suo Figlio per la loro salvezza e per tutta l’umanità.

Perciò non dobbiamo andare all’Eterno per ricevere solo risposte alle nostre richieste ma per adorarlo e ringraziarlo a prescindere, come stile di vita.

DIO è colui che non ci lascia e non ci abbandona mai e se ci sembra che tarda a risponderci è perché Lui sa quando i tempi saranno giusti. Nel frattempo che stiamo aspettando la risposta, è opportuno leggere e meditare la Sua Parola dalla quale ne riceveremo la rivelazione.

Man mano che il nostro devozionale salirà in costanza, riceveremo da DIO maggiori rivelazioni spirituali. Fin quando non saremo in grado di leggere l’agenda di DIO, dovremo quanto meno nutrirci della Sua Parola sapendo che Lui ci è vicino anche se non lo vediamo con gli occhi naturali. L’Eterno ci parla anche se a volte non lo comprediamo e ci dice che Lui ci ama e che è sempre con noi, in ogni circostanza.

 

Ebrei 12:2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.

 

Possiamo conoscere Gesù attraverso quello che Lui faceva quando era sulla terra. Egli è venuto sulla terra non per ricevere onori ma per servire, fare del bene, portare liberazione ed amore affinché tutti possano vivere una vita abbondante e felice; in una felicità che non finisce perché non dettata dalle circostanze.

Del resto Gesù ha ricevuto insulti, offese, percosse ma non si è mai arreso fino ad essere pronto a morire al posto nostro.

 

Giovanni 13:27 Or dopo quel boccone, Satana entrò in lui. Allora Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto!».

 

Gesù sapeva che Giuda lo avrebbe tradito e gli chiese di farlo al più presto; lo chiese allo spirito di satana che era entrato dentro Giuda perché questi aveva il cuore predisposto. Stiamo attenti a fare solo le cose che ci piacciono perché significa che stiamo dando spazio al nemico e contaminando il nostro cuore.

Le opere innanzi preparate sono per servire gli altri e non per servire noi stessi.

Quando Pietro incontrò lo zoppo sentì nel suo spirito di doverlo guarire, seguendo l’esempio che aveva lasciato Gesù. Questo, possiamo affermare, che era un’opera preparatagli da DIO.

Anche noi abbiamo la stessa chiamata cioè quella di compiere le opere già preparate che ci faranno essere luce perché parliamo ed agiamo tenendo gli occhi fissi su Gesù che è venuto sulla terra non per farsi servire ma per servire.

Gesù fu gioioso mentre lo arrestavano e mentre stava affrontando la sofferenza della morte perché sapeva che questo avrebbe portato alla salvezza l’umanità, caricandosi tutti i nostri peccati.

Inoltre Gesù, quando era sulla terra, faceva scendere le benedizioni del Padre e lo stesso siamo chiamati a fare noi; questo ci produrrà gioia e ci renderà abili a consolare i disperati, a guarire i malati, a liberare gli oppressi, così come faceva Gesù.

 

Atti 20:35 In ogni cosa vi ho mostrato che affaticandosi in questo modo ci conviene sostenere gli infermi e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse: "C'è maggior felicità nel dare che nel ricevere!"».

 

C’è maggiore felicità nel dare che nel ricevere, non a caso le opere preparate sono fondate sul dare anche con pazienza, comprensione, senza pretendere niente dagli altri perché questo non ci farà avere delusioni da loro e riceveremo solo del bene da parte di DIO.

Questo è un tempo in cui sta crescendo l’iniquità e l’amore si sta raffreddando, perciò dobbiamo stringere i denti e continuare ad avere fede in DIO, non guardando a ciò che fanno gli altri ma restando fedeli nel guardare a Cristo; questo ci permetterà di udire il suono della tromba che annuncia il ritorno di Gesù che rapirà la Sua chiesa.

Per questo è importante decidere di essere chiesa anche quando ci vogliono spingere a cadere nelle trappole di satana che vorrebbe, se fosse possibile, sedurre anche gli eletti.

Quindi permettiamo a DIO di fare ciò che Egli ha preparato per noi, andando alla Sua presenza nel nostro devozionale quotidiano. Amen.

 

 

 

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