CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Mat.9:9 Poi Gesù, passando oltre, vide un uomo che sedeva al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo seguì. 10 E avvenne che, mentre Gesù era a tavola in casa, molti pubblicani e peccatori vennero e si misero a tavola con lui e con i suoi discepoli.

11 I farisei, veduto ciò, dissero ai suoi discepoli: «Perché il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12 E Gesù, avendo sentito, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13 Or andate e imparate che cosa significa: "Io voglio misericordia e non sacrificio". Perché io non sono venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori».

 

Il Signore Gesù non è venuto per chiamare i migliori oppure i sani, ma i malati ovvero i peccatori, cioè tutti poiché non vi è nessuno che sia senza peccato.

Matteo faceva parte dei pubblicani che erano coloro che riscuotevano le tasse e che rubavano anche qualcosa in più mentre le riscuotevano.

Fu Gesù che vide Matteo come un uomo da salvare e che era pronto a rispondere alla chiamata di DIO, poiché aveva il cuore ben disposto. Così Matteo fu un uomo liberato e ristorato da una condizione non solo di peccato ma anche di cecità spirituale, di sistema di schiavitù del mondo e di infelicità.

Tutto questo perché Cristo è unto di potenza soprannaturale per distruggere le opere del maligno ed è il portatore della buona notizia del regno di DIO.

Infatti la buona notizia scuote chi ha bisogno di sentirla affinché si riaccenda la speranza nel suo cuore. Questo è quello che accadde al popolo ebraico mentre era sotto schiavitù degli Egiziani e seppe da Mosè che DIO lo aveva scelto per liberarli da quella condizione.

Anche oggi la popolazione mondiale è in condizione di schiavitù ed il suo padrone è satana che sfrutta le persone e le usa fin quando gli fanno comodo e contemporaneamente le distrugge pian piano fino a portarle alla morte, dal momento in cui non sono più utili ai suoi scopi.

Il diavolo tiene le persone prigioniere attraverso la dipendenza che non è solo dovuta alla droga, dal fumo, dalla pornografia, dal sesso o dall’alcool ma anche da tutte quelle cose delle quali pensiamo che non possiamo più farne a meno, come la televisione, il telefonino od altro ancora.

Il nemico delle anime nostre si usa anche della paura per tenere prigioniere le persone e della menzogna e le indirizza a non credere in DIO, facendole sentire come un prodotto dell’evoluzione e non creature dell’Eterno.

La prima cosa che fa Gesù, quando gli permettiamo di entrare a far parte della nostra vita, è quella di portarci al ravvedimento facendoci sentire la persona più importante agli occhi del Padre che ci ha voluti ed amati. Da questo momento in poi, chi conosce DIO, per prima cosa volge lo sguardo verso di Lui, poi verso se stesso ed infine verso i perduti; questi ultimi non andrebbero visti come peccatori ma come perduti che necessitano di conoscere la verità e per i quali possiamo essere uno strumento di DIO, che attraverso l’unzione dello Spirito Santo, predicano la Parola, affinché siano liberati dalla paura che spesso li fa scendere a compromessi e che li porta a fare cose pericolose.

Un vero salvato da DIO, non avrà più paura ma solo timore verso l’Eterno e non si piegherà a fare del male ma avrà un carattere dolce, gentile, premuroso e non arrogante anche quando si sentirà un leone perché consapevole di avere la protezione di DIO.

 

Atti 2:21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato".

 

Romani 10:13 Infatti: «Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato».

 

Per invocare il nome del Signore bisogna far sapere che Lui esiste veramente, per questo dobbiamo essere equipaggiati da DIO per farlo conoscere ai perduti affinché ascoltino la buona novella, si preparino al ravvedimento e smettano di pensare di dover restare malati, poveri, infelici ma sappiano che anche loro potranno essere strumenti nelle mani di DIO per benedire altri.

 

Luca 4:18-19 «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi, 19 e per predicare l'anno accettevole del Signore».

 

Gesù ha pagato per tutti i nostri debiti, prendendo il posto di ognuno di noi che eravamo peccatori, per liberarci dalla schiavitù e farci vivere sotto la protezione del DIO Onnipotente, come sta scritto nel Salmo 91.

Tornando a Matteo, possiamo affermare che la sua chiamata ha fatto si che molti altri peccatori si avvicinassero a Gesù e lo ascoltassero. Questo perché Gesù non li fece sentire dei peccatori ma li accolse senza giudicarli ed usando loro misericordia, che è lo stile di DIO. Dopo l’incontro con Gesù, Matteo scoprì che la sua vita spirituale da povera divenne ricca, poiché ricevette nel suo cuore la forza di un leone e la gioia che lo fecero sentire libero dalla paura e impavido come Davide quando affrontò il gigante Golia.

 

1 Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia, 20 preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi, 21 che per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, affinché la vostra fede e speranza fossero in Dio.

 

Romani 2:4 Ovvero disprezzi le ricchezze della sua benignità, della sua pazienza e longanimità, non conoscendo che la bontà di Dio ti spinge al ravvedimento?

 

E’ la bontà di DIO che porta al ravvedimento. Gli ultimi che saranno i primi, sono coloro che riconoscono di aver bisogno di cambiamento nel modo di pensare e della misericordia dell’Eterno.

 

Luca 18:11 Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava così: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. 12 Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo". 13 Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore". 14 Io vi dico che questi, e non l'altro, ritornò a casa sua giustificato; perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato».

 

Chi si innalza, come il fariseo e si sente superiore agli altri, non sarà giustificato ma chi sa di essere mancante e di aver bisogno della misericordia di DIO, come fu per il pubblicano, questi sarà giustificato e sarà usato dall’Eterno per essere strumento di salvezza attraverso l’aiuto dello Spirito Santo.

Perciò dobbiamo cambiare anche il nostro modo di parlare, che non deve essere fatto di termini prettamente di chiesa ma un parlare che tutti parlano, facilmente comprensibile e senza parolacce ma che comunica la bontà di DIO Padre. Amen.

 

 

 

 

 

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