CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

 

Alla fine dell’anno si fa sempre un consuntivo di quello che è stato fatto e di quello che è successo. DIO è stato con noi fino a qui ed è per la Sua grazia che ancora siamo su questa terra. Quindi, ancora di più, nel nuovo anno dovremmo stare attenti alla voce dell’Eterno per poter fare sempre più la Sua volontà, senza perdere tempo a volgere lo sguardo altrove, verso le cose di questo mondo.

DIO ci ha sempre benedetti grandemente durante tutto l’anno e dovremmo essere grati per ciò che ha fatto nelle nostra vita.

La celebrazione della santa cena è una ordinanza lasciataci dal Signore Gesù che attraverso la fede in Lui ci ha fatto entrare nella grazia.

Il pane ed il vino ricordano il sacrificio di Gesù sulla croce ed il fatto che siamo entrati in un nuovo Patto profetizzato già nell’ Antico Testamento e verificatosi nel Nuovo Testamento.

 

GEREMIA 31:31 Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabilirò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda;

Luca 22:19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi.

 

Questo è l’adempimento del nuovo Patto fatto non solo con la casa d’Israele e la casa di Giuda, ma anche con i Gentili ai quali noi apparteniamo. L’apostolo Paolo e l’apostolo Pietro sono stati inviati da Gesù proprio a parlare al popolo dei Gentili.

 

1 CORINZI 11:25  Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me».

 

Il popolo dei Corinzi era formato da Greci convertiti dopo la predicazione dell’apostolo Paolo. Ecco perché anche noi facciamo parte del Nuovo Patto.

 

ROMANI 11:24 Infatti, se tu sei stato tagliato dall'olivo per natura selvatico e innestato contro natura nell'olivo domestico, quanto più costoro, che sono rami naturali, saranno innestati nel proprio olivo.

 

Qui si parla del popolo dei Romani convertiti, che prima erano rami selvatici che sono stati innestati nei rami domestici che sono il popolo degli Ebrei.

Quindi noi facciamo parte di un tutt’uno con il popolo degli ebraico che è il popolo benedetto da DIO.

Noi possiamo trarre tutti i benefici che derivano dal fare parte del Nuovo Patto che ci dà diritto di ricevere il pane quotidiano ovvero ricevere quello che ci occorre spiritualmente come anche la guarigione fisica poiché per le lividure di Gesù noi siamo stati guariti. Perciò, dobbiamo restare in comunione con DIO e proclamare la Sua Parola che è potenza.

Parlare, dichiarare la Parola che è potente e restare ancorati alla roccia che è Gesù. Il credere in Lui ci fa entrare nel Nuovo Patto.

 

1 CORINZI 11:23   Poiché io ho ricevuto dal Signore ciò che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesù, nella notte in cui fu tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo che è spezzato per voi; fate questo in memoria di me». 25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me». 26 Poiché ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché egli venga. 27 Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. 28 Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. 31 Perché se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. 32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.

 

Riconoscere i propri errori, chiedendo perdono a DIO e a quelle persone che abbiamo offeso o ferito nell’anima; questo permette che le persone siano guarite e che noi torniamo ad essere in pace con DIO.

Dobbiamo testimoniare agli altri la fedeltà di DIO, stando uniti nell’amore in Cristo, esaminandoci per non essere giudicati da Lui. Prendiamo forza dalla comunione con DIO e con la Sua Parola; sarà lo Spirito Santo ad aiutarci nel portare molto frutto in questo nuovo anno che già è stato preannunciato sarà un anno difficile per il mondo poiché il nemico delle anime nostre sta lavorando per la distruzione dell’essere umano ma per i credenti sarà un anno di opportunità per far conoscere l’amore di DIO. AMEN.

 

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