CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                   

Matteo 13:3 Ed egli espose loro molte cose in parabole, dicendo:<<Ecco, un seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. 5 Un’altra cadde il luoghi rocciosi, dove non c’era molta terra, e subito germogliò perché il terreno non era profondo; 

6 ma, levatosi il sole, fu riarso e, perché non aveva radice, si seccò. 7 Un’altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. 8 E un’altra cadde in buona terra e portò frutto dando il cento, il sessanta, ed il trenta per uno. 9 Chi ha orecchi da udire, oda!>>.

 

Questa parabola è molto importante per chi vuole che venga il Regno di DIO.

Gesù vuole che portiamo frutto come conseguenza di quando apriamo il cuore al seme che DIO ci ha dato, oltre al fatto di restare attaccati come tralci alla vite che è Gesù.

Si tratta di qualcosa di importante perché Cristo vuole che prendiamo la decisione di cambiare la nostra vita, non a caso nel versetto 9, Gesù ci dice di ascoltare con attenzione; la parola di DIO è quella che illumina il nostro cuore e ci permette di essere ambasciatori del regno di DIO in questo mondo e ci permette di mostrarlo in Spirito e potenza con le nostre azioni.

Gesù insegna in parabole perché non tutti sono chiamati ad intendere la Verità, e vuole che la parola di DIO sia rivelata a coloro che desiderano investigare le Scritture perché vogliono capire cosa DIO voglia dire loro.

Daniele fu uno di questi; egli investigò le Scritture per avere delle risposte da DIO, per questo digiunò e pregò per ben ventuno gg.

Questo è quello che dovrebbero fare tutti coloro che hanno desiderio di rivelazione delle cose di DIO, ma è anche quello che al diavolo da più fastidio, ecco perché cerca di ostacolare in tutti i modi lo stare alla presenza dell’Eterno, poiché se conosciamo possiamo mettere in pratica e rappresentare noi un ostacolo per l’opera malvagia del nemico.

 

Matteo 13:10 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero:<<Perché parli loro in parabole?>>. 11 Ed egli, rispondendo, disse loro:<<Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.

 

Matteo 13:18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore. 19 Quando qualcuno ode la parola del regno e non la comprende, il maligno viene e porta via ciò che era stato seminato nel suo cuore. Questi è colui che ha ricevuto il seme lungo la strada. 20 E quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia; 21 ma non ha radice in sé, ed è di corta durata; e quando sopraggiunge la tribolazione o persecuzione, a causa della parola, ne è subito scandalizzato. 22 E quello che ha ricevuto il seme fra le spine è colui che ode la parola, ma le sollecitudini di questo mondo e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola; ed essa diviene infruttuosa. 23 Quello invece che riceve il seme nella buona terra, è colui che ode la parola, la comprende e porta frutto; e produce uno il cento, un altro il sessanta e un altro il trenta per uno>>.

 

Il diavolo ruba quello che non riusciamo a capire, mettendoci un pensiero in mente o un’azione da fare mentre stiamo alla presenza di DIO.

Nei versetti su citati abbiamo letto che ci sono quattro tipi di terreno, dei quali uno solo è già pronto per far sviluppare il seme, mentre le altre tipologie hanno bisogno di interventi vari prima che il seme possa attecchire.

Il seme è la parola di DIO, il seminatore è Gesù ed il terreno è il nostro cuore.

Le spine, le pietre e la terra battuta impediscono al seme di attecchire mentre chi ha un cuore tenero, dissodato ed umile fa cadere in profondità il seme.

Il nostro cuore ha bisogno di essere pulito dalle pietre e dalle spine perché solo dopo essere stato lavorato, può portare buon frutto.

Chi può lavorare il nostro cuore è solo la parola di DIO perché non abbiamo un cuore perfetto e può accadere che la parola possa scivolare e non essere ricevuta.

Il cuore di pietra è quando non proviamo alcuna emozione ricevendo buone notizie ed anche cattive notizie. E’ lo Spirito di DIO che lavora i nostri cuori rendendoci sensibili, parlandoci, rivelandoci ciò che deve cambiare nella nostra vita.

Il cuore buono ci permette di vivere nel regno di DIO e di portare frutto, come quello che sta scritto in Galati 5:20.

Solo lo Spirito Santo è in grado di frantumare la roccia che è il cuore duro dal carattere debole, fragile, pigro ed orgoglioso. Ed è proprio la mancanza di disciplina che porta ad avere un cuore roccioso.

Le spine sono le preoccupazioni per vivere bene nel mondo e le troppe ricchezze che ci tengono legati alle cose terrene e lontani dalle cose del regno di DIO.

Chi è nel regno, vive per fare la volontà del Padre Eterno, si nutre di questo e ne è gioioso. La nostra felicità non dipende dalle persone che abbiamo accanto poiché l’unico che ci può rendere veramente felici è Gesù quando entra nel nostro cuore.

 

Osea 10:12 Seminate per voi secondo giustizia, mietete secondo misericordia, dissodate il vostro campo non coltivato, perché è tempo di cercare l’Eterno, finché egli venga e faccia piovere su di voi la giustizia.

 

Forse ancora stiamo portando solo il 20% del nostro frutto ma dobbiamo incrementarlo, cercando la faccia dell’Eterno e facendoci rompere il carattere da Lui, accettando anche la sua riprensione.

 

Matteo 5:6 Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati.

Matteo 7:7 Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto;

 

Cerchiamo con tutto il nostro cuore DIO, senza stancarci di aspettare la giustizia di DIO , sapendo che senza l’Eterno la nostra vita è solo un’illusione.

 

Geremia 4:3 Poiché così dice l’Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme:<<Dissodate il vostro campo e non seminate fra le spine.

 

Quindi bruciamo le spine che ci sono nella nostra vita e che ci impediscono di confidare solo in DIO.

Amen.

 

 

 

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