CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

                                                                                                                                                                                   

Fili 4:1 Perciò, fratelli miei cari e desideratissimi, gioia e corona mia, state fermi in questa maniera nel Signore, o carissimi. 2 Esorto Evodia ed esorto ugualmente Sintiche ad avere una sola mente nel Signore.

 3 Prego anche te, vero compagno, sovvieni a queste donne, le quali hanno combattuto con me nell'evangelo, insieme con Clemente e gli altri miei compagni d'opera, i cui nomi sono nel libro della vita. 4 Rallegratevi del continuo nel Signore; lo ripeto ancora: Rallegratevi.

2Cor 6:10 come contristati, eppure sempre allegri; come poveri eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo tutto.

1Ts 5:16 Siate sempre allegri. 17 Non cessate mai di pregare. 18 In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. 19 Non spegnete lo Spirito.

 

In Filippesi 4 sta scritto che essere sempre allegri è indispensabile e siamo esortati a camminare sempre in questo modo. Questo è quello che vuole Gesù, avere l’attitudine all’allegrezza nonostante tutto. È un ordine.

Nei versetti 2-3, le due donne di cui si parla erano vere combattenti ma non avevano accordo tra di loro, per questo Paolo voleva che si pregasse per loro, affinché potessero combattere insieme contro le opere del diavolo, poiché il diavolo vuole mettere divisione tra le persone per distruggere la loro capacità di combattimento.

L’allegrezza ci permette di pregare come sta scritto in 1 Tessalonicesi 16-19, perciò dobbiamo pregare sempre, anche nelle difficoltà in cui ci troviamo, ringraziando DIO anche per le persone che ci ostacolano o ci offendono. Ricordiamoci che parlare male, fa male prima a chi lo fa e poi a chi lo subisce.

Inoltre rendere grazie in ogni cosa determina dei risultati positivi nella nostra vita.

Nel naturale siamo allegri solo quando le cose ci vanno bene ma nello spirituale non deve essere così.

Per attitudine, purtroppo, siamo portati a lamentarci.

Ma la Bibbia dice che la nostra allegrezza deriva dal fatto di essere nel Signore, essendo nuove creature non più solo naturali ma anche persone spirituali.

Gesù in due circostanze simili, cioè nella moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha attinto alle risorse celesti perché aveva una fede viva e allegra, sempre.

Ogni cosa che accade ha sempre il suo lato positivo.

 

GIACOMO 1:2-4

<<Considerate dunque una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.>>

 

La costanza è indispensabile nel nostro rapporto con DIO ed è quella che non ci fa fermare fino a quando non abbiamo raggiunto l’obiettivo.

Dobbiamo quindi prendere l’attitudine di essere sempre allegri.

I veri cristiani sono sempre allegri, non perché siano pazzi ma perché nelle molteplici circostanza avverse sanno che Gesù è sempre accanto a loro.

La gioia è contagiosa, come purtroppo lo è anche la tristezza. Ecco perché dobbiamo essere sempre allegri, per giungere al traguardo.

Non ci sono prove che non ci permetteranno di vincere se saremo sempre allegri.

Giobbe ha combattuto fino in fondo senza mai maledire DIO perché aveva un cuore giusto verso l’Eterno; anche se le sue motivazioni erano sbagliate perché ancora non aveva conosciuto chi era DIO veramente.

Il cuore di Giuda era diverso da quello di Pietro.

Giuda aveva il cuore verso il denaro ma Pietro aveva il cuore rivolto a DIO, anche quando rinnegò Gesù per ben tre volte.

Man mano che si conosce DIO, come accadde a Giobbe, la motivazione diventa quella giusta; e questo ci permetterà di offrire per gioia e non per paura verso DIO, poiché

DIO conosce il nostro cuore.

 

INOLTRE BISOGNA ESSERE SEMPRE ALLEGRI PER QUELLO CHE DIO CI HA PROVVEDUTO, come sta scritto in:

 

FILIPPESI 4:10-13

<<Or mi sono grandemente rallegrato nel Signore, perché finalmente le vostre cure per me si sono ravvivate; in realtà già ci pensavate, ma ve ne mancava l’opportunità. 11 Non lo dico perché sia nel bisogno, poiché ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo. 12 So essere abbassato, come anche vivere nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato ad essere sazio e ad aver fame; ad abbondare e a soffrire penuria. 13 Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica.>>

 

Paolo aveva imparato ad essere allegro in ogni circostanza, perché si sentiva amato da DIO, e sapeva di essere amato dai Filippesi e che DIO li avrebbe grandemente benedetti.

Dobbiamo imparare ad essere contenti anche per quello che non abbiamo e non solo per quello che abbiamo.

Gesù ha resistito 40 giorni nel deserto a digiuno perché DIO gli aveva provveduto un’energia soprannaturale. Poiché DIO è colui che ci provvede e ci sostiene.

 

LUCA 3:14

<<Anche i soldati lo interrogarono dicendo: “E noi che dobbiamo fare?”. Ed egli disse loro: “Non fate estorsioni ad alcuno, non accusate falsamente alcuno e contentatevi della vostra paga”.>>

 

Qui Gesù ci esorta a non essere ingiusti.

 

ROMANI 8:28

<<Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano DIO, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.>>

 

SALMO 126:6

<<Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia portando i suoi covoni.>>

 

Se stiamo seminando, sicuramente ci sarà un raccolto perché DIO ci mostrerà la sua grandezza.

L’allegrezza dà valore al dono che si dà.

Gesù si è dato tutto per noi con gioia, pur sopportando la crocifissione era allegro perché sapeva che avrebbe provveduto così la nostra salvezza.

Questo è un motivo più che valido per essere sempre allegri, vivendo allegramente la nostra vita, essendo contagiosi, emanando un fiume di gioia.

 

2 CORINZI 9:7

<<Ciascuno faccia come ha deliberato nel suo cuore, non di malavoglia né per forza, perché Dio ama un donatore allegro.>>

 

1 PIETRO 5:4-7

<<E quando apparirà il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce. 5 Similmente voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Sì, sottomettetevi tutti gli uni agli altri e rivestitevi di umiltà, perché Dio resiste ai superbi ma dà grazia agli umili. 6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno, 7 gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi.>>

Come sta scritto al versetto 7, gettiamo quindi tutte le nostre sollecitudini su Gesù, sapendo che Lui ha cura di noi, solo così vivremo in allegrezza. Perciò benediciamoci parlando a noi stessi e dicendoci di essere sempre allegri nel Signore Gesù. Amen.

 

 

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