CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

Abbiamo bisogno di nutrire la nostra fede che è come un essere vivente che vive dentro il nostro spirito; è simile ad un motore che ci è utile solo quando lo alimentiamo con la benzina. Lo spirito si muove attraverso la fede e la fede viene dall’udire la Parola di DIO, leggendola ad alta voce, meditandola ogni giorno, anche in questi tempi in cui potremmo trovarci isolati a causa della malattia virale o per altri motivi.

Dobbiamo essere pronti a doverci trovare nel deserto ed essere coscienti che DIO è in ogni luogo, e quindi anche lì. Molto ci aiuta il pregare in lingue, prima di leggere la Parola, per essere riempiti di Spirito Santo.

 

Isaia 43:1 Ma ora così dice l'Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha formato, o Israele: «Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni. 2 Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà.

 

Il Signore Gesù non ci ha mai detto che non dovremo attraversare momenti di tribolazione anzi ci ha dato la promessa che in quei momenti di tribolazione ma anzi ci ha promesso che in quei momenti Lui sarà sempre vicino a noi e non ci farà bruciare nel fuoco od annegare nelle acque. Noi riusciremo a superare tutto questo non per la nostra fede ma perché DIO interverrà e sarà Lui a non farci bruciare od annegare.

A questo proposito ricordiamo l’episodio biblico degli amici di Daniele che si trovarono nella fornace ardente ma che non bruciarono perché c’era l’Angelo di DIO con loro, come anche la Sua protezione.

Questa promessa di scampare nelle situazioni difficili è per tutti coloro che decidono di riporre la loro fede in DIO e si prodigano per essere Suoi testimoni anche attraverso l’agire in fede in quelle situazioni.

Cercare DIO sempre, non solo quando abbiamo bisogno per chiedere il Suo aiuto ma essere costanti in ogni prova che ci troviamo ad affrontare.

 

2 Timoteo 4:16 Nella mia prima difesa nessuno è stato al mio fianco, ma mi hanno tutti abbandonato; questo non venga loro imputato. 17 Il Signore però mi è stato vicino e mi ha fortificato, affinché per mio mezzo la predicazione fosse portata a compimento e tutti i gentili l'udissero; ed io sono stato liberato dalle fauci del leone.

 

L’apostolo Paolo c’è stato un momento in cui si è trovato in tribunale, abbandonato da tutti per paura di dover subire quanto stava subendo Paolo. Ma lui non ha portato rancore a nessuno ed ha chiesto perdono a DIO per loro.

Le fauci del leone volevano in realtà distruggere la fede di Paolo nel Signore Gesù ma questo non accadde. Quando ci accadono momenti difficili, DIO non ci sta punendo ma semplicemente siamo provati nella fede che abbiamo per essere una benedizione per gli altri e crescere spiritualmente.

Giona, pur essendo nella volontà di DIO all’inizio, quando riceve la missione da compiere, cioè andare a Ninive, decide poi di andare dalla parte opposta venendo meno alla volontà di DIO.

Ma l’Eterno fa accadere una tempesta affinché lo buttasse fuori dalla nave e fosse ingoiato da un pesce che lo portò laddove DIO voleva.

In questo caso non ci fu giudizio da parte di DIO, perché Giona fu salvato proprio dal fatto che entrò nel ventre del pesce e rimase in vita.

Le varie prove in cui ci veniamo a trovare, sono per noi occasione di crescita di livello spirituale in cui abbiamo semplicemente fiducia in DIO e ci lasciamo andare nelle Sue braccia, riposando in Lui, senza fare nient’altro.

Dobbiamo galleggiare, facendo il morto perché nella tempesta, se ci agitiamo, rischiamo di affondare.

Quindi, stiamo attenti a quello che stiamo credendo perché quello in cui crediamo si realizzerà; perciò, non permettiamo allo spirito di paura di prendere il posto che ha Gesù nel nostro cuore, perché altrimenti la nostra fede vacillerà, così come successe a Pietro che mentre camminava sulle acque e si dirigeva verso Gesù, ad un certo punto ebbe paura di affogare e sprofondò ma Gesù lo prese per mano e lo salvò.

 

Atti 12:6 Or la notte, prima che Erode lo facesse comparire in pubblico, Pietro dormiva in mezzo a due soldati, legato con due catene; e le guardie davanti alla porta custodivano la prigione. 7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse e una luce risplendette nella cella; e, percosso il fianco di Pietro, lo svegliò, dicendo: «Alzati in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. 8 Quindi l'angelo gli disse: «Cingiti e allacciati i sandali». Ed egli fece così. Poi gli disse: «Avvolgiti nel mantello e seguimi».

 

Qui Pietro non è più quello di prima, è un Pietro che si affida al Signore completamente e riposa in Lui. Così accadde che DIO operò proprio quando Pietro dormiva e, svegliato dall’Angelo, potette uscire dalla prigione senza catene insieme all’Angelo che gli indicò il percorso da fare.

 

Matteo 14:24  La barca intanto si trovava al largo, in mezzo al mare, ed era sbattuta dalle onde perché il vento era contrario. 25 Alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare. 26 I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «È un fantasma!». E si misero a gridare dalla paura; 27 ma subito Gesù parlò loro, dicendo: «Rassicuratevi; sono io, non temete!».

 

In questa Scrittura stiamo leggendo che nelle situazioni difficili spesso pensiamo erroneamente che il Signore vuole darci una sorta di punizione.

Questo è del tutto falso perché Gesù, nelle difficoltà ci guarda sempre e ci protegge, anche se non lo percepiamo subito, perché Lui vuole farci sperimentare la grazia di DIO.

Gesù, nelle difficoltà, vuole che stiamo uniti nella fede restando nella barca che è simbolo di un’unica famiglia e fermi nell’amore di DIO.

Se restiamo ancorati a Gesù, Lui sarà sempre nella barca e ci rassicurerà dicendoci che Lui si prende cura di noi e che ci vuole trasformare, facendoci crescere nella fede e rendendoci forti contro la paura. Amen.

 

 

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