EFESINI 6:13 Perciò prendete l'intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa.
14 State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 15 e avendo i piedi calzati con la prontezza dell'evangelo della pace, 16 soprattutto prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. 17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio,
Qui si parla dell’intera armatura che un credente dovrebbe indossare per difendersi dagli attacchi del nemico. In particolare, oggi ci focalizzeremo sulla corazza.
Quando si parla di giorno malvagio, si intende dire che tutti i giorni siamo soggetti agli attacchi del nemico se camminiamo con DIO, se abbiamo deciso di dare a Lui la nostra vita e quindi siamo da Lui resi giusti. Perciò, la giustizia diventa la nostra corazza che va indossata per proteggerci dagli attacchi del diavolo; essa non ci fa penetrare la condanna od i sensi di colpa. Il nemico delle anime nostre viene a tentarci per farci sbagliare, per farci fare fallo, calcisticamente parlando, affinché possiamo essere messi fuori gioco.
Fuori gioco è colui che si sente troppo spirituale, che pensa di saperne più degli altri, che non rispetta le regole di DIO agendo di testa propria, non essendo sottomesso né a DIO né all’autorità che è stata delegata da Lui.
GIACOMO 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi.
Sottomettersi a DIO significa essere sotto una missione, che qualcuno è stato chiamato a compiere, restando fedeli a chi la compie. Ogni membro di chiesa ha il compito di collaborare con il pastore per edificare insieme con gli altri, fare le cose non di testa propria ma in ubbidienza, senza mormorare, non di malavoglia, ma facendole con piacere. Anche in questo caso Gesù è l’esempio perfetto che dovremmo seguire, lo leggiamo in:
LUCA 2:49 Ma egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50 Ma essi non compresero le parole che aveva detto loro. 51 Ed egli scese con loro, tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. E sua madre serbava tutte queste parole nel suo cuore. 52 E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.
Gesù stava sottomesso ai genitori anche se sapeva di dover ubbidire anche al Padre celeste; per questo si fermò tre giorni a parlare delle cose di DIO con i dottori ed i sacerdoti, perché desiderava conoscere la legge di Mosè per poi adempierla perfettamente, compiendo così il proposito affidatogli da DIO.
GIOVANNI 8:28 Quindi Gesù disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato.
Gesù si muoveva in base a quello che il Padre gli diceva di fare, non ha mai agito di sua iniziativa. Perciò se vogliamo assomigliare a Lui, dovremmo iniziare a leggere i Vangeli e proseguire leggendo tutto il nuovo testamento, così conosceremo quello che Lui ha fatto, insegnato e detto. Così inizieremo a fare come Gesù, a perdonare, a non dire bugie, per poi arrivare a pregare per la guarigione dei malati.
FILIPPESI 2:6 il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio, 7 ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 e, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce.
Gesù è uguale a DIO, ma quando scese sulla terra, si svuotò della Sua deità per diventare simile a noi, con la sola differenza che Lui era senza peccato. Egli divenne servo umile ed ubbidiente fino alla morte in croce per donarci la salvezza eterna, liberandoci dalla schiavitù del peccato. Tutti gli uomini sono peccatori e figli di satana, fin quando non decidono di accettare Gesù nel loro cuore, facendolo diventare il Signore della loro vita, ravvedendosi e chiedendo perdono, diventando così figli del DIO Altissimo.
1 PIETRO 5:5 Similmente voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Sì, sottomettetevi tutti gli uni agli altri e rivestitevi di umiltà, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili.
Fare le cose in ubbidienza significa agire sotto il comando di DIO e del pastore della chiesa di appartenenza, compiendo ciò che ci viene detto senza fare di propria iniziativa. Coloro che agiscono in maniera diversa, sono animati da uno spirito di ribellione che non gli fa compiere le opere innanzi preparate da DIO ma li fa agire da orgogliosi e nella carne; queste persone non produrranno niente di buono se non accettano di cambiare la loro attitudine e di abbandonare lo spirito di indipendenza che li sta influenzando.
ROMANI 8:1 Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,
Dobbiamo camminare secondo lo Spirito così non compieremo le opere della carne.
EFESINI 4:17 Questo dunque attesto nel Signore, che non camminiate più come camminano ancora gli altri gentili, nella vanità della loro mente,
I Gentili erano fuori dal Patto ma oggi sono intesi coloro che si definiscono cristiani o pseudo tali, che sono ancora bugiardi, avidi, fornicatori, disonesti, traditori.
DANIELE 6:16 Allora il re diede l'ordine e Daniele fu portato via e gettato nella fossa dei leoni. Ma il re parlò a Daniele e gli disse: «Il tuo Dio, che tu servi del continuo, sarà egli stesso a liberarti».
Daniele era un profeta ed uomo unto, con lo Spirito di DIO su di lui. Era schiavo a Babilonia ma era al servizio del re, in quanto era molto intelligente ed aveva la sapienza di DIO.
DANIELE 6:19 La mattina dopo il re si alzò molto presto e si recò in fretta alla fossa dei leoni. 20 Giunto vicino alla fossa, chiamò Daniele con voce accorata; il re prese a dire a Daniele: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio, che tu servi del continuo ha potuto liberarti dai leoni?». 21 Allora Daniele disse al re: «O re, possa tu vivere per sempre! 22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le bocche dei leoni, ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma anche davanti a te, o re, non ho fatto alcun male». 23 Allora il re fu ripieno di gioia e ordinò di tirar fuori Daniele dalla fossa. Così Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si trovò su di lui alcuna lesione, perché aveva confidato nel suo Dio. 24 Il re ordinò quindi che fossero fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele e furono gettati nella fossa dei leoni, essi, i loro figli e le loro mogli. E, prima ancora che giungessero in fondo alla fossa, i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa.
Potrebbe capitarci spesso di essere accusati ingiustamente, con false accuse e falsi testimoni ma DIO interviene sempre a fare giustizia.
DANIELE 3:26 Poi Nebukadnetsar si avvicinò all'apertura della fornace di fuoco ardente e prese a dire: «Shadrak, Meshak e Abed-nego, servi del Dio Altissimo, uscite e venite qui». Allora Shadrak, Meshak e Abed-nego uscirono di mezzo al fuoco.
Daniele ed i suoi amici non si prostrarono dinanzi alla statua del re, per questo furono gettati nella fornace ardente; ma essendo giusti agli occhi di DIO, Egli li liberò tutti poiché erano rivestiti della corazza di giustizia in quanto rimasero fedeli a Lui, non temendo di morire fisicamente.
Quindi, lasciamo fare a DIO, non cerchiamo la vendetta anche se siamo accusati ingiustamente, continuiamo ad amare perché il nostro combattimento non è contro sangue e carne ma contro lo spirito bugiardo.
Non agiamo di nostra iniziativa se facciamo parte del corpo di Cristo ma agiamo in totale arresa a DIO e nel rispetto delle Sue regole perché Lui è un DIO di ordine. Amen.