Siamo chiamati ad avere una vita di preghiera quotidiana, simile a quella che aveva Gesù, per ricevere la guida giusta su cosa fare e su come parlare.
Se Gesù come uomo sulla terra, non conosceva il futuro ed aveva bisogno di sapere cosa il Padre gli aveva preparato da fare, quanto più noi abbiamo bisogno di stare vicino a DIO. Pregare, anche, per dare il nostro amore a Lui e per riceverlo da Lui, così come dovrebbe avvenire nel nostro rapporto con gli altri.
LUCA 18:1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, 2 dicendo: «C'era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo. 3 Or in quella stessa città c'era una vedova che andava da lui, dicendo: "Fammi giustizia del mio avversario". 4 Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: "Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, 5 tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché a forza di venire, alla fine non mi esaurisca"». 6 E il Signore disse: «Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. 7 Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? 8 Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente. Ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?».
C’è bisogno di avere una preghiera perseverante ed insistente per ottenere giustizia da DIO, senza lamentarci poiché il lamento ci porta amarezza e sconforto.
La vedova di cui Gesù parla nella parabola del giudice iniquo si rivolge a lui per ottenere giustizia; DIO è colui che ci fa giustizia e, come la vedova, dovremmo rivolgerci a Lui e non farci giustizia da soli. Questo alimenta la nostra fede in DIO e non la fa atrofizzare; pregare il Padre con fede e perseveranza, ringraziandolo perché Egli ci dà pace, sapienza e la presenza costante dello Spirito Santo in noi. DIO è Colui che si prende cura di noi. E’ importante che ci santifichiamo ogni giorno, non prestando la nostra bocca alla maldicenza ma per parlare di cose spirituali; DIO stesso ci parla nel nostro spirito attraverso la Scrittura, il nostro pastore, i fratelli e le sorelle in Cristo, perfino attraverso i bambini ed i giovani adolescenti.
MATTEO 5:33 Avete inoltre udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; ma adempi le cose promesse con giuramento al Signore". 34 Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, 35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. 36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello; 37 ma il vostro parlare sia: Sì, sì, no, no; tutto ciò che va oltre questo, viene dal maligno.
Questa Scrittura ci esorta ad avere un parlare conciso, basato sulla Verità della Parola di DIO e senza dilungarsi inutilmente.
COLOSSESI 4:6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come vi conviene rispondere a ciascuno.
Parlare con grazia vuol dire parlare con rispetto verso coloro a cui stiamo parlando, senza offendere o maltrattare perché, se ciò accade, si rischia che quelle persone si allontanano. Gesù non ha mai disprezzato gli altri, come ad esempio, non ha disprezzato la donna adultera che salvò dalla lapidazione portando alla riflessione coloro che l’accusavano. Infatti, Gesù parlava alle coscienze degli uomini e non feriva la loro anima.
SALMO 23:3 Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.
Un parlare che ristora l’anima perché un cuore ferito non è in grado di amare e di questo saremo chiamati a risponderne dinanzi a DIO.
Confessare e perdonare sono due cose che guariscono l’anima e fortificano le nostre relazioni personali, creando unità. Del resto Gesù stesso ci ha dato l’ordine di amarci gli uni gli altri. Ognuno di noi deve poter contare sull’aiuto dell’altro, sempre.
GIACOMO 1:19 Perciò, fratelli miei carissimi, sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira,
L’ira o rabbia, è un demone che non deve aver nulla a che fare con i cristiani veri, che sono nati di nuovo. Sarebbe meglio non parlare mentre si è arrabbiati poiché l’ira non promuove la giustizia di DIO.
GIOVANNI 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Gesù è la Verità, per questo siamo chiamati a parlare in verità e non in menzogna.
MATTEO 22:16 E gli mandarono i propri discepoli, con gli erodiani, per dirgli: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e che insegni la via di Dio in verità, senza preoccuparti del giudizio di alcuno, perché tu non riguardi all'apparenza delle persone.
COLOSSESI 3:9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con i suoi atti, 10 e vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato.
L’uomo nuovo è rivestito di grazia, saggezza, umiltà ed amore.
COLOSSESI 3:8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto.
Maldicenza ovvero parole malvagie che offendono; Gesù è venuto per riconciliare i peccatori con DIO ed è il Suo Amore che porta al ravvedimento non la maldicenza.
1 PIETRO 3:10 Infatti «chi vuole amare la vita e vedere dei buoni giorni, trattenga la sua bocca dal male e le sue labbra dal parlare con inganno;
EFESINI 4:29 Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano.
Un parlare che conferisce grazia vuol dire che coloro che ascoltano, non si sentono giudicate poiché non viene puntato il dito sul loro errore; un parlare che perdona e rompe le tenebre.
Gesù aveva anche un parlare che edificava la fede e che sradicava con la Parola le attitudini sbagliate che sono infruttuose.
MARCO 11:20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici.
Un parlare che sia di adorazione verso il nostro Padre celeste, essendo disponibili al servizio, spandendo amore verso gli altri, benedicendo anche coloro che ci maledicono.
Servire il Signore Gesù attraverso il nostro operato e le nostre membra, abbracciando chi ne ha bisogno, mostrando amore verso i peccatori per guarire il loro cuore ferito, come fece Gesù nei confronti dell’indemoniato Gadareno che fu liberato dai demoni che erano una legione e che servì il Signore raccontando ciò che Gesù aveva fatto per lui.
ISAIA 42:1 «Ecco il mio servo, che io sostengo, il mio eletto in cui la mia anima si compiace. Ho posto il mio Spirito su di lui; egli porterà la giustizia alle nazioni. 2 Non griderà, non alzerà la voce, non farà udire la sua voce per le strade. 3 Non spezzerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante; presenterà la giustizia secondo verità. 4 Egli non verrà meno e non si scoraggerà, finché non avrà stabilito la giustizia sulla terra; e le isole aspetteranno la sua legge».
ISAIA 42:6 «Io, l'Eterno, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prenderò per mano, ti custodirò e ti farò l'alleanza del popolo e la luce delle nazioni, 7 per aprire gli occhi dei ciechi, per fare uscire dal carcere i prigionieri e dalla prigione quelli che giacciono nelle tenebre.
Lo stile di Gesù deve essere anche il nostro, Egli non spezzava la canna rotta e non spegneva il lucignolo fumante. Rendiamoci conto che abbiamo il compito di mostrare con il nostro agire affetto, con il nostro parlare essere di incoraggiamento dando nuove forze a coloro che si sono rassegnati e scoraggiati.
Siamo stati chiamati per essere luce nelle tenebre per quanti non conoscono ancora DIO, che non sono soltanto coloro che sono nel mondo ma anche coloro che sono nella chiesa e che ancora non hanno avuto una vera e forte esperienza con DIO, e quanti stanno ancora cercando dei punti di riferimento che li aiutino a conoscerlo.
1 CORINZI 13:4 L'amore è paziente, è benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 6 non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità, 7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 L'amore non viene mai meno; ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sarà abolita, 9 perché conosciamo in parte e profetizziamo in parte. 10 Ma quando sarà venuta la perfezione, allora quello che è solo parziale sarà abolito. 11 Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino,
ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino.
Pazienza e bontà devono crescere e devono scomparire invidia e gelosia. Quando saremo in cielo tutto cesserà ma l’amore non verrà mai meno, poiché DIO è AMORE; perciò, mentre ancora siamo su questa terra cerchiamo di non essere più bambini spirituali ma persone mature che seguono ed applicano nella loro vita lo stile di Gesù che è il nostro modello perfetto. Amen.