CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                                             

Luca 15 Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, 16 poiché io vi dico che non ne mangerò più finché abbia il suo compimento nel regno di Dio». 17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi, 18 perché io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto». 19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi».”

In questi versetti è descritta l’ultima cena che coincide con l’ultima Pasqua consumata da Gesù sulla terra, infatti egli ci ha detto che non ne avrebbe più mangiata fin quando non sarebbe stato stabilito il Regno di DIO sulla terra.

Ma la Pasqua è il segnale della fine di un tempo e l’inizio di un nuovo tempo che segna il passaggio dalla schiavitù del popolo ebraico alla libertà preservandolo dalla morte di tutti i primogeniti, che era l’ultima piaga inflitta da DIO al popolo egiziano.

Tornando ai versetti su citati, sta scritto che Gesù prese il calice perché Egli stava dicendo di essere l’adempimento della Pasqua e stava dando inizio alla celebrazione di un memoriale per ricordare il passaggio dalla schiavitù del peccato alla libertà della nuova vita.

Infatti con Gesù siamo liberi dal peccato anche se all’inizio il combattimento tra carne e spirito è forte perché la carne è attratta dal peccato come lo è un pezzo di ferro attratto dalla calamita.

Esodo 12:24 Osservate dunque questo come una prescrizione perpetua per voi e per i vostri figli. 25 Quando sarete entrati nel paese che l’Eterno vi darà, come egli ha detto, osserverete questo servizio. 26 Quando i vostri figli vi chiederanno : “Che significa per voi questo servizio?” 27 risponderete: “Questo è il sacrificio della Pasqua dell’Eterno, che passò oltre le case dei figli d’Israele in Egitto, quando colpì gli Egiziani e risparmiò le nostre case”>>. E il popolo si inchinò e adorò. 28 Allora i figli d’Israele andarono e fecero così; essi fecero come l’Eterno aveva ordinato a Mosè e ad Aaronne.

La Pasqua è una profezia adempiuta che segna il passaggio dalla morte (schiavitù) alla vita (libertà) dal peccato ed anche che siamo destinati a camminare con DIO nei suoi comandamenti in santità.

2 Corinzi 5:17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco tutte le cose sono diventate nuove.

Si tratta di una nuova vita che non ci fa più vivere alla vecchia maniera con rancore, rabbia, gelosia, desiderio di vendetta, ma che ci fa vivere perdonando, amando e non avendo paura perché viviamo nella protezione di DIO e nello Spirito Santo che ci guida e ci fa fare le scelte giuste.

Dopo che Gesù celebrò l’ultima Pasqua, ha avuto inizio il cammino verso la croce.

Giovanni 18:38 Pilato gli chiese:<<Che cosa è verità?>>. E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro:<<Io non trovo alcuna colpa in lui.

Gesù fu esaminato e fu trovato innocente, senza macchia e senza peccato, perché ubbidiente fino alla morte di croce. Per questo DIO lo ha sovranamente innalzato, dandogli un nome al di sopra di ogni nome. Ma il popolo lo ha condannato ed ha preferito Barabba a Lui.

Salmo 34:20 Egli preserva tutte le sue ossa e nessuno di esse è spezzato.

A Gesù in croce non fu spezzato nessun osso.

Giovanni 19:32 I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo e poi anche all’altro, che era crocifisso con lui; 33 ma, arrivati a Gesù, come videro che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34 ma uno dei soldati gli trafisse il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua. 35 E colui che ha visto ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è verace; ed egli sa che dice il vero, affinché voi crediate. 36 Queste cose infatti sono accadute affinché si adempisse la Scrittura:<<Non gli sarà spezzato alcun osso>>. 37 E ancora un’altra Scrittura dice:<<Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto>>.

Giovanni 6:48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. 50 Questo è il pane che discende dal cielo, affinché uno ne mangi e non muoia. 51 Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che io darò per la vita del mondo>>.

Gesù dice di essere il pane della vita che discende dal cielo perché è Lui la Parola.

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso DIO, e la Parola era DIO.

E’ la Parola che riceviamo nel nostro cuore che diventa il pane della vita e nutrimento spirituale quotidiano. La parola ovvero l’agnello andava consumato nella casa, questo significa che dobbiamo vivere per prima cosa applicando la Parola nella nostra famiglia.

Atti 16:31 Ed essi dissero:<<Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua>>. 32 Poi essi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua. 33 Ed egli li prese in quella stessa ora della notte e lavò loro le piaghe. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati. 34 Condottili quindi in casa sua, apparecchiò loro la tavola e si rallegrava con tutta la sua casa di aver creduto in DIO.

Lodiamo il Signore anche quando ci troviamo in circostanze avverse, così come avvenne per Paolo e Sila quando si aprirono i cancelli della prigione dove erano rinchiusi.

Quanto sta scritto al versetto 31, è una promessa valida per tutti coloro che hanno familiari che vivono in casa con loro e che ancora non sono salvati.

1Pietro 1:18 sapendo che non cose corruttibili, come argento e oro, siete stati riscattati dal vostro modo vano di vivere tramandatovi dai padri, 19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di agnello senza difetto e senza macchia,

La Pasqua oggi per noi è il memoriale che serve a ricordarci il sacrificio di Gesù che con il suo sangue ci purifica e ci vivifica nella Sua parola. Sacrificio seguito dalla Resurrezione che ci dà la garanzia che siamo stati salvati. Gesù ci ha detto che ritorna; il tempo è quasi finito e noi dobbiamo essere pronti con l’olio nella lampada e restando ancorati a Cristo e purificati con il Suo sangue.

1 Corinzi 11:27 Perciò chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sarà colpevole del corpo e del sangue del Signore. 28  Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice, 29 poiché chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. 31 Perché, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. 32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.

Indegnamente vuol dire quando continuiamo a peccare pur sapendo che Cristo è morto per noi, per farci vivere in santità. Perciò esaminiamoci e chiediamo a DIO di liberarci dai peccati che ancora continuiamo a fare, per essere perdonati ed essere preservati dalla morte eterna.

Con DIO non si può scherzare perché Lui è colui che giudica. Amen.

 

 

 

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