CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                                            

Luca 21:34

32 In verità io vi dico che questa generazione non passerà finché tutte queste cose non siano accadute. 33 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno".

34 "Or fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addosso all' improvviso. 35 Perché verrà come un laccio su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36 Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell' uomo".

Quando Gesù è venuto sulla terra lo ha fatto per redimere l’umanità intera attraverso il suo sacrificio sulla croce e per cancellare tutti i peccati di coloro che lo avrebbero ricevuto nel  cuore riconoscendolo come loro Signore e Salvatore. Ma oltre a questo, Cristo è venuto anche in veste di profeta poiché ha parlato di nuovi cieli e nuova terra che ci saranno dopo questi ultimi tempi che stiamo vivendo prima della sua seconda venuta, ed anche della vita eterna che ci aspetta nel regno di DIO Padre; contemporaneamente a queste cose, si occupava anche dei bisogni delle persone, guarendole nel fisico oltre che nell’anima e resuscitava i morti.

Questo ci fa comprendere che dobbiamo prepararci su questa terra se vogliamo poi godere della vita eterna; per questo non dobbiamo preoccuparci delle circostanze terrene che ci vogliono far allontanare dal riporre la nostra fede in DIO ed essere coscienti che il diavolo sta cercando in tutti i modi di portare quante più persone all’inferno, usando ogni strategia per portare le persone in confusione, stordirle e renderle dubbiose.

Al versetto 34 e 36 di Luca 21 su citato, ci viene proprio raccomandato di non farci distrarre troppo dalle faccende terrene perché questo ci impedirà di essere ritenuti degni di comparire dinanzi a Gesù e festeggiare. Infatti per coloro che non saranno attenti e pronti, il giorno del ritorno di Gesù sarà come se gli cadesse addosso un macigno.

Quindi, riassumendo, possiamo dire che un vero cristiano deve essere vigilante e pronto ad applicare la parola di DIO nella sua vita costantemente, nutrendosi di essa e mettendola in pratica; pregando e facendo la volontà del Padre sulla terra così come è fatta in cielo, essendo consapevoli che in cielo è fatta dagli angeli e non da coloro che sono morti, in quanto questi ultimi si stanno riposando dalle loro fatiche e stanno alla presenza di DIO nello spirito, non avendo ancora un corpo. Gli angeli, invece, mentre adorano DIO aspettano che Lui dica loro quello che devono fare. Come è avvenuto, ad esempio, all’angelo mandato per annunciare a Maria che sarebbe divenuta madre naturale di Gesù, pur non avendo conosciuto uomo, oppure come l’angelo mandato a Daniele mentre era deportato in un paese straniero; ci sono molti altri esempi nella Bibbia ma tutti coloro che hanno ricevuto la visita di un angelo, erano spiritualmente attivi e pronti e non troppo occupati alle faccende del mondo, come invece sta accadendo; poiché nel giorno in cui Gesù ritornerà, l’angelo suonerà la tromba e se saremo troppo occupati, non saremo in grado di ascoltarla.

Prepariamoci, dunque, ogni giorno, chiedendo al mattino a DIO cosa possiamo fare per  rallegrare il Suo cuore, disponendo i nostri cuori alla lode ed alla preghiera.

Luca 17:7 Ora chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge gli dirà quando è tornato a casa dai campi: “Vieni subito a metterti a tavola”? 8 Non gli dirà piuttosto: “Preparami la cena, rimboccati le vesti e servimi affinché io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu”. 9 Ringrazierà forse quel servo perché ha fatto le cose che gli erano state comandate? Non lo penso. 10 Così anche voi, quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare”.

Fare la volontà di DIO sulla terra così come è fatta in cielo, è un comandamento che richiede di prenderci cura degli altri, manifestando ad essi l’amore che Gesù ha messo nei nostri cuori.

L’essere servo nei tempi antichi agevolava lo schiavo perché la legge di Mosè non prevedeva il fallimento per motivi economici ma prevedeva che chi non pagava i debiti potesse in sei anni scomputarli facendo servizi a chi doveva onorare il debito. Alla fine dei sei anni, il servo- schiavo tornava libero e non andava via a mani vuote, ma il signore presso cui era stato, dava a lui il necessario per la sussistenza fin quando non avrebbe trovato un lavoro nuovo.

Quello che DIO ci comanda va fatto con serenità senza aspettarci ringraziamenti e senza borbottamenti, poiché solo dopo esserci occupati delle cose del regno di DIO, potremo occuparci delle nostre faccende. Priorità assoluta mettere DIO al primo posto e servirlo, così come sta scritto in:

Matteo 6:33 Ma cercate prima il regno di DIO e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.

Questo ci farà ritenere degni da Gesù ed essere portati con Lui, quando tornerà. Se non ci prenderemo cura degli affari del regno di DIO, il Signore ci conoscerà come operatori d’iniquità e non saremo ritenuti degni. Quindi occupiamoci delle cose di DIO perché quando abbiamo accettato Gesù veramente, siamo diventati servi volontari che si sentono amati dal Signore e non ci allontaneremo mai da Lui.

Luca 6:39 Poi egli disse loro una parabola:<<Può un cieco far da guida ad un altro cieco? Non cadranno tutti e due nella fossa?

Il cieco è colui che non vede; ma chi è servo di DIO riceve la vista spirituale e vede le cose che vede l’Eterno  diventando luce per il mondo perché vede nel soprannaturale oltre che nel naturale, essendo in grado di vedere ciò che è stato preparato in cielo per ogni bisogno, pronunciando parole di fede e di ringraziamento ancor prima di ricevere nel naturale perché sa che DIO si prende cura dei Suoi figli e che su ogni problema sarà manifesta la gloria dell’Eterno.

Ogni giorno abbiamo bisogno di ricevere il pane di cui abbiamo bisogno, non solo di quello naturale ma soprattutto di quello spirituale. Per questo è necessario pregare, affinché non ci accada quello che sta scritto nella seconda parte del versetto 39, dove si afferma che chi non vede cade nel precipizio e se ne accorge solo dopo esserci caduto. Il compito del cristiano è proprio questo: essere luce per aiutare gli altri nel cammino ed evitare che finiscano all’inferno.

Efesini 1:16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il DIO del Signor nostro Gesù Cristo, il padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, 18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, 19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,

L’apostolo Paolo pregava affinché la mente di tutti i credenti fosse sempre illuminata da DIO per fare sempre la cosa giusta ed essere luce.

Giovanni 4:35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico:Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come già biancheggiano per la mietitura

Il servizio a DIO ci renderà abili a portare le persone alla fede e ci farà avere un raccolto abbondante di anime. Questo avviene quando il nostro cuore è predisposto ad essere luce nel mondo perché essendo intimi con DIO avremo amore per i perduti e sapremo presentare l’opera redentrice di Gesù. Quindi, essere luce equivale a portare frutto dopo essere stati alla presenza di DIO nostro Padre.

Luca 10:1 Dopo queste cose, il Signore ne designò altri settanta e li mandò a due a due davanti a sé, in ogni città e luogo dove egli stava per recarsi. 2 E diceva loro:<<La mèsse è grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della mèsse che spinga degli operai nella sua mèsse. 3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi.

Luca 10:5 E in qualunque casa entriate, dite pure: “Pace a questa casa”. 6 E se vi è un figlio di pace, la vostra pace si poserà su di lui; se no, essa ritornerà a voi.

Luca 10:9 E guarite i malati che saranno in essa e dite loro: “Il regno di DIO si è avvicinato a voi”.

Abbiamo bisogno di partorire credenti nel Regno, attraverso un peso che sarà lo Spirito Santo a metterci mentre staremo in preghiera ed intercederemo, lottando contro tutti i demoni che ci vorrebbero far tenere gli occhi spirituali chiusi. Solo attraverso la preghiera saremo in grado di mostrare ai perduti la grandezza dell’amore di DIO, della sua benignità e dei benefici della sua grazia che ci permette di entrare nel Suo Regno.

Questo significa servire il Signore ed essere reputati degni da Gesù quando tornerà.

2 Corinzi 4:4 nei quali il dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinché non risplenda loro la luce dell’evangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di DIO.

Il mondo è accecato e non vede; ecco perché prima dobbiamo intercedere e pregare per le anime affinché si consacrino a Cristo e poi portarle in chiesa, perché il venire in chiesa solamente non produce salvezza.

Non diamo spazio alla nostra carne che ci porta dalla parte opposta di dove ci vuole DIO, ma rinnoviamo il nostro impegno e la nostra volontà di servire il Signore, oggi stesso. Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

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