CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                     

Lc 20:9 Poi cominciò a raccontare al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, l'affidò a certi vignaioli e se ne andò lontano per lungo tempo. 10 Al tempo del raccolto, mandò un servo da quei vignaioli perché gli dessero la sua parte del frutto della vigna; ma i vignaioli, battutolo, lo rimandarono a mani vuote. 11 Egli mandò di nuovo un altro servo; ma essi, dopo aver battuto e insultato anche questo, lo rimandarono a mani vuote. 

12 Egli ne mandò ancora un terzo, ma essi ferirono anche questo e lo cacciarono. 13 Allora il padrone della vigna disse: "Che devo fare? Manderò il mio amato figlio. Forse, vedendo lui, lo rispetteranno!". 14 Ma i vignaioli, quando lo videro, dissero tra di loro: "Costui è l'erede; venite, uccidiamolo affinché l'eredità diventi nostra". 15 Così cacciatolo fuori dalla vigna, lo uccisero. Che farà dunque a costoro il padrone della vigna? 16 Egli verrà, sterminerà quei vignaioli, e darà la vigna ad altri». Ma essi, udito ciò, dissero: «Così non sia».

Qui c’è la storia d’Israele e la redenzione del nostro Signore Gesù. in questa storia i personaggi sono il padrone della vigna, i vignaiuoli operai, i servi del padrone della vigna e l’amato figlio del padrone. La vigna non è nostra ma siamo chiamati a lavorarci per portare il frutto al padrone. In pratica siamo chiamati a compiere una missione ben precisa per dare una ricompensa a DIO, basata sul fatto che come abbiamo ricevuto da DIO misericordia, dobbiamo usarla anche noi sugli altri.

Qui il tema da sviluppare è il rispetto dell’autorità. DIO manda diversi profeti al suo popolo per ricondurlo nella giusta dimensione di luce e non di tenebre, dove si trovavano a causa della contaminazione con popolazioni straniere che avevano loro idoli.

I servi del racconto sono l’autorità delegata, inviata da DIO al suo popolo, cioè i profeti, per ricondurli alla luce. Il Regno di DIO funziona se c’è rispetto per l’autorità delegata da Lui.

Nel Vecchio Testamento erano i patriarchi che avevano l’autorità diretta di dialogo con DIO come Abrahamo, Isacco, Giacobbe, Mosè che parlavano ogni giorno con Lui.

Ancora oggi c’è questo ordine, DIO ha stabilito l’autorità delegata ai suoi figli che fanno opere nel nome di Gesù poiché il loro compito è quello di distruggere le opere di satana.

C’è un ordine stabilito da DIO e Lui può parlarci non solo direttamente ma anche attraverso le autorità delegate che dimostrano amore per DIO, saggezza, coerenza ed altro.

Purtroppo lo spirito individualista regna in questo mondo e tende a portare le persone al “fai da te”.

Nella chiesa locale l’autorità delegata è il pastore.

Atti 15:13 E quando essi tacquero, Giacomo prese la parola e disse:<<Uomini e fratelli, ascoltatemi. 14 Simone ha raccontato come per la prima volta DIO ha visitato i gentili, per scegliersi da quelli un popolo per il suo nome. 15 Con questo si accordano le parole dei profeti, come è scritto. 16 “Dopo queste cose, io ritornerò e riedificherò il tabernacolo di Davide che è caduto, restaurerò le sue rovine e lo rimetterò in piedi, 17 affinché il resto degli uomini e tutte le genti su cui è invocato il mio nome cerchino il Signore, dice il Signore che fa tutte queste cose”. 18 A DIO sono note dall’eternità tutte le opere sue. 19 Perciò io ritengo che non si dia molestia a quelli che tra i gentili si convertono a DIO, 20 ma che si scriva loro di astenersi dalle contaminazioni degli idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate e dal sangue. 21 Poiché Mosè già dai tempi antichi ha delle persone che lo predicano per ogni città, essendo letto ogni sabato nelle sinagoghe>>. 22 Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa di mandare ad Antiochia, con paolo e Barnaba, degli uomini scelti da loro: Giuda soprannominato Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli, 23 con una lettera scritta di loro mano che diceva:<<Gli apostoli, gli anziani e i fratelli, ai fratelli fra i gentili che sono in Antiochia, Siria e Cilicia, salute.

Atti 15:28 Infatti è parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi alcun altro peso all’infuori di queste cose necessarie: 29 che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dalle cose soffocate e dalla fornicazione; farete bene a guardarvi da queste cose. State bene>>.

Chi parla in queste Scritture è Giacomo, il fratello di Gesù e vescovo di Gerusalemme, la cui autorità è riconosciuta dagli apostoli che seguivano Gesù.

Galati 1:19 E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, il fratello del Signore.

Ribellarsi all’autorità delegata è come rifiutare DIO stesso. La fede funziona se c’è rispetto dell’autorità in senso lato. C’è sempre qualcuno al di sopra di noi ed anche al di sotto di noi, nel caso fossimo stati delegati a nostra volta.

Anche in famiglia vige un ordine ben preciso in cui il capofamiglia cioè il marito è sotto l’autorità di DIO ed ha autorità su moglie e figli.

Luca 16:11 Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà le vere? 12 E se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri?

Fedeli nel servire anche gli iniqui, perché così si continua ad onorare DIO e sarà Lui ad affidarci poi altri compiti. E’ DIO, infatti, che dà a noi le ricchezze.

Giosuè è stato ministro di Mosè per 40 anni. Era Mosè che parlava con DIO e Giosuè ubbidiva a Mosè. Poi Giosuè fu scelto da DIO come erede di Mosè, perché egli rimase fedele a Mosè anche durante la sua assenza, contrariamente a quanto fece Aaronne.

I sottomessi con cuore arreso a DIO, sono i veri figli che sono anche sottomessi all’autorità.

Matteo 8:8 Il centurione, rispondendo, disse:<<Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma dì soltanto una parola, e il mio servo sarà guarito. 9 Perché sono anche io un uomo sotto autorità e ho sotto di me dei soldati; e se dico all’uno: “Va”, egli va; e se dico all’altro: “Vieni”, egli viene; e se dico al mio servo: “Fa’ questo”, egli lo fa>>.

Così funziona la fede. Il centurione è in linea con l’autorità.

L’autorità funziona anche nella chiesa che è il corpo di Cristo.

1 Corinzi 12:12 Come infatti il corpo è uno, ma ha molte membra, e tutte le membra di quell’unico corpo, pur essendo molte, formano un solo corpo, così è anche Cristo. 13 Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno stesso Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito. 14 Infatti anche il corpo non è un sol membro, ma molte. 15 Se il piede dicesse:<<Siccome non sono mano, io non sono parte del corpo>>, non per questo non sarebbe parte del corpo. 16 E se l’orecchio dicesse:<<Siccome non sono occhio, io non sono parte del corpo>>, non per questo sarebbe parte del corpo. 17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? 18 Ma ora DIO ha posto ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 19 Ma se tutte le membra fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? 20 Ma ora, ci sono molte membra, ma vi è un solo corpo. 21 E l’occhio non può dire alla mano:<<Io non ho bisogno di te>>; né parimenti il capo può dire ai piedi:<<Io non ho bisogno di voi>>.

Se la chiesa stabilisce il Regno di DIO in fede, l’autorità deve essere rispettata e l’autorità funzionerà sul diavolo.

E’ Cristo che comanda e sta a noi ubbidirgli, Lui è il capo. DIO ci chiama a non giudicare l’autorità delegata poiché a noi spetta solo eseguire ciò che viene comandato, senza discutere né mormorare. Solo così la Chiesa prospera. Amen.

 

 

 

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