CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                     

1G 2:6 Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch'egli come camminò lui. 7 Fratelli, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento vecchio, che avevate dal principio: il comandamento vecchio è la parola che avete udito dal principio. 

 8 E tuttavia vi scrivo un comandamento nuovo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno passando e già risplende la vera luce. 9 Chi dice di essere nella luce e odia il proprio fratello, è ancora nelle tenebre. 10 Chi ama il proprio fratello dimora nella luce e non vi è niente in lui che lo faccia cadere. 11 Ma chi odia il proprio fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre gli hanno accecato gli occhi.

Il contenuto di questi versetti è una parola d’amore per tutti. La luce simboleggia Gesù che è venuto per tutti ma, non tutti sono in grado di camminare nella luce, anche se l’obiettivo è che tutti camminino nella luce.

Dovremmo tutti camminare come Gesù, il quale camminava in fede, non per quello che vedeva nel naturale ma per quello che vedeva nello spirito, dove DIO gli mostrava in anteprima cosa doveva accadere.

Come Gesù camminava, così dobbiamo fare anche noi, appartandoci da soli per stare in comunione con il Padre, senza avere interferenze da parte di altre persone.

Questo ci permetterà di pensare, parlare ed agire in conformità alla Parola di DIO.

Noi siamo membra del corpo di Cristo e dobbiamo essere in sintonia con il capo che è Gesù, e per esserlo dobbiamo ascoltare la parola di DIO; Egli ci parla attraverso la Bibbia, perciò dobbiamo meditarla e studiarla, oltre che leggerla ogni giorno, affinché avremo comunione con DIO e riceveremo così la pace e la serenità nel nostro cuore.

Abbiamo bisogno di essere determinati e restare alla presenza dell’Eterno per superare i momenti difficili, camminando per fede e non per visione.

Ebrei 4:15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato.

Gesù era un uomo come noi ma senza peccato, guidato dal Padre in ogni cosa che faceva. Egli si dispiaceva quando i suoi discepoli non agivano secondo quanto Lui diceva loro. A questo proposito ricordiamo l’episodio in cui Gesù esclamò:<<… fin quando vi dovrò sopportare?>>, in riferimento all’episodio della barca in mezzo alla tempesta nella quale si trovavano i discepoli che temevano di annegare non tenendo conto che Gesù era con loro.

Gesù ci restava male anche quando i discepoli non si fidavano di Lui o quando coloro che erano stati guariti non tornavano indietro per ringraziarlo, come nel caso della guarigione dei dieci lebbrosi dei quali uno solo gli fu grato. Ma nonostante questo, Gesù continuava il suo cammino, perdonando e metabolizzando il fatto di esserci restato male per il comportamento degli altri.

Gesù ha amato Pilato, Erode, coloro che lo hanno crocifisso ed anche tutti coloro che hanno gridato di liberare il bandito Barabba anziché di liberare Lui. Questo perché Gesù è venuto per salvare, liberare e guarire tutti, ma non tutti lo vogliono.

Ricevere l’Amore di Gesù ed il Suo perdono è tutto quello che dobbiamo fare per essere liberati dai nostri peccati e rilasciare il nostro perdono a tutti coloro che ci hanno fatto o ci fanno del male.

Giovanni 12:24 In verità, in verità vi dico: se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore produce molto frutto.

Qui Gesù parla di se stesso e del fatto che deve morire, non perché abbia commesso peccato, ma perché attraverso la sua morte noi abbiamo una nuova vita; Egli, infatti, è morto affinché ognuno di noi possa come Lui portare frutto, morendo al nostro orgoglio ed alla nostra ambizione per diventare luce come lo è Gesù.

Amos 3:3 Possono due camminare insieme se prima non si sono messi d’accordo?

Dobbiamo accordarci con Gesù per camminare con Lui, entrando nella sua logica ed agendo in ubbidienza a Lui. Questo produrrà la gioia, la pace e la serenità di DIO nel nostro cuore.

2 Corinzi 5:1 Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra abitazione terrena, viene disfatta, noi abbiamo da parte di DIO un edificio, un’abitazione non fatta da mano d’uomo eterna nei cieli. 2 Poiché in questa tenda noi gemiamo, desiderando di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, 3 se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 4 Noi infatti che siamo in questa tenda gemiamo essendo aggravati, e perciò non desideriamo di essere spogliati ma rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. 5 Or colui che ci ha formati proprio per questo è DIO, il quale ci ha anche dato la caparra dello Spirito. 6 Noi dunque abbiamo sempre fiducia e sappiamo che, mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore. 7 Camminiamo infatti per fede, e non per visione. 8 Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto più caro di partire dal corpo ed abitare con il Signore. 9 Perciò ci studiamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che partiamo da esso.

Al versetto 6 ci viene detto che dobbiamo camminare per fede cioè per quello che non si vede e non per quello che si vede nel naturale.

Gesù è il nostro esempio perfetto da seguire. Perciò chiediamo a DIO che ci dia la capacità di poterlo fare oltre che metterci il nostro impegno. Amen.

 

 

 

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