CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                     

Mt 11:29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime.

 

L’autorità funziona quando siamo mansueti ed umili perché solo così entriamo nelle benedizioni che DIO ci vuole dare, quando cioè siamo completamente arresi a Lui.

Mansueto significa essere dipendente solo dallo Spirito Santo, facendo ciò che Lui ci dice di fare e non facendo quello che vorremmo noi o che vorrebbero gli altri.

La mansuetudine la vediamo in modo perfetto in Gesù le cui parole sono autorevoli e potenti, come quando era ancora sulla terra e la sua autorità era riconosciuta da tutti.

Anche Mosè fu un esempio di mansuetudine come leggiamo in:

Numeri 12:2 E dissero:<<L’Eterno ha forse parlato solo per mezzo di Mosè? Non ha egli parlato anche per mezzo nostro?>>. E l’Eterno sentì. 3 (Or Mosè era un uomo molto mansueto, più di chiunque altro sulla faccia della terra). 4 L’Eterno disse subito a Mosè, ad Aaronne e a Miriam:<<Voi tre uscite e andate alla tenda di convegno>>. Così loro tre uscirono. 5  Allora l’Eterno scese in una corona di nuvola, si fermò all’ingresso della tenda e chiamò Aaronne e Miriam; ambedue si fecero avanti. 6 L’Eterno quindi disse:<<Ascoltate ora le mie parole! Se vi è tra di voi un profeta, io, l’Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno. 7 Ma non così con il mio servo Mosè, che è fedele in tutta la mia casa. 8 Con lui io parlo faccia a faccia, facendomi vedere, e non con detti oscuri; ed egli contempla la sembianza dell’Eterno. Perché dunque non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mosè?>>. 9 Così l’ira dell’Eterno si accese contro di loro, poi egli se ne andò. 10 Poi la nuvola si ritirò di sopra alla tenda, ed ecco Miriam era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardò Miriam ed ecco era lebbrosa. 11 Aaronne disse a Mosè:<<Deh, signor mio, non addossare su di noi la colpa che abbiamo stoltamente commesso e il peccato che abbiamo fatto. 12 Deh non permettere che ella sia come uno morto, la cui carne è già mezza consumata quando esce dal grembo di sua madre!>>. 13 Così Mosè gridò all’Eterno, dicendo:<<Deh, guariscila ora, o DIO, te ne prego!>>. 14 Allora l’Eterno rispose a Mosè:<<Se suo padre le avesse sputato in viso, non sarebbe forse nella vergogna per sette giorni? Sia dunque isolata fuori dell’accampamento sette giorni; dopo ciò sarà di nuovo ammessa>>. 15 Miriam dunque fu isolata fuori dell’accampamento sette giorni; e il popolo non si mise in cammino finché Miriam non fu riammessa nell’accampamento.

Chi ha giudicato Mosè, cioè Miriam ed Aaronne, ha in verità giudicato l’operato di DIO. Così che Miriam, avendo detto male di Mosè, divenne lebbrosa; ma Mosè pregò l’Eterno per la guarigione della sorella ed ella fu guarita dopo sette giorni, così come DIO aveva stabilito.

Matteo 28:18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro, dicendo.<<Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate, dunque, e fate discepoli di tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Amen>>.

Qui il Signore ci dice che Lui ha autorità in ogni cosa ed in ogni luogo, in cielo e sulla terra. Gesù aveva l’autorità di fermare la tempesta, parlare ai pesci, ridare vista ai ciechi. Questa stessa autorità è stata data anche a noi, se siamo mansueti ed umili. Solo così i demoni ci saranno sottomessi.

Numeri 16:1 Or Kore, figlio di Itshar, figlio di Dathan e Abiram, figlio di Eliab, e On, figlio di Peleth, figli di Ruben, 2 si levarono davanti a Mosè, assieme ad alcuni altri dei figli d’Israele, duecentocinquanta principi dell’assemblea, membri del consiglio, uomini ragguardevoli. 3 Essi si radunarono contro Mosè e contro Aaronne, e dissero loro:<<Avete oltrepassato i limiti, perché tutta l’assemblea è santa, ciascuno di essi, e l’Eterno è in mezzo a loro; perché dunque vi innalzate sopra l’assemblea dell’Eterno?>>. 4 All’udire questo, Mosè si prostrò con la faccia aterra; 5 poi parlò a Kore e a tutta la sua gente, dicendo:<<Domani mattina l’Eterno mostrerà chi è suo e chi è santo, e lo farà avvicinare a sé; farà avvicinare a sé colui che egli ha scelto. 6 Fate questo: prendete dei turiboli tu Kore e tutta la sua gente; 7 domani mettetevi dentro del fuoco e ponetevi sopra dell’incenso davanti all’Eterno; e colui che l’Eterno avrà scelto sarà santo. Avete oltrepassato i limiti, figli di Levi!>>. 8 Mosè disse poi a Kore:<<Ora ascoltate, o figli di Levi!>>. 9 E’ forse poca cosa per voi che il DIO d’Israele vi abbia appartati dall’assemblea d’Israele e vi abbia fatto avvicinare a sé per compiere il servizio del tabernacolo dell’Eterno e per stare davanti all’assemblea e servire loro? 10 Egli ha fatto avvicinare a sé te e tutti i tuoi fratelli, figli di Levi con te. Ma ora vorreste anche il sacerdozio? 11 Per questo tu e tutta la tua gente vi siete radunati contro l’Eterno. E chi è Aaronne perché mormoriate contro di lui?>>. 12 Allora Mosè mandò a chiamare Dathan e Abiram, figli di Eliab; ma essi dissero:<<Noi non saliremo. 13 E’ forse poca cosa l’averci fatto uscire da un paese dove scorre latte e miele, per farci morire nel deserto, perché tu voglia dominare su di noi? 14 Inoltre non ci hai condotti in un paese dove scorre latte e miele e non ci hai dato in eredità campi e vigne! Vuoi tu cavare gli occhi a questa gente? Noi non saliremo>>.

15 Allora Mosè si adirò grandemente e disse all’Eterno:<<Non accettare la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro>>. 16 Poi Mosè disse a Kore:<<Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti all’Eterno, tu e loro con Aaronne; 17 E ciascuno di voi prenda il suo turibolo, vi metta dentro dell’incenso e porti ciascuno il suo turibolo davanti all’Eterno; saranno duecentocinquanta turiboli. Anche tu ed Aaronne prenderete ciascuno il vostro turibolo>>. 18 Essi dunque presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra dell’incenso e si fermarono all’ingresso della tenda di convegno con Mosè ed Aaronne. 19 Kore convocò tutta l’assemblea contro di loro all’ingresso della tenda di convegno; e la gloria dell’Eterno apparve a tutta l’assemblea. 20 Allora l’Eterno parlò a Mosè ed ad Aaronne, dicendo: 21 <<separatevi da questa assemblea e io li consumerò in un attimo>>. 22 Ma essi si prostrarono con la faccia a terra e dissero:<<O DIO, DIO degli spiriti di ogni carne! Poiché un solo uomo ha peccato, dovresti tu adirarti contro tutta l’assemble?>>. 23 Allora l’Eterno parlò a Mosè, dicendo: 24 <<parla all’assemblea e dì: “Allontanatevi dalle vicinanze della dimora di Kore, di Dathan e di Abiram”>>.25 Mosè quindi si levò e andò da Dathan e da Abiram; e gli anziani d’Israele lo seguirono. 26 Egli quindi parlò all’assemblea, dicendo:<<Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi e non toccate nulla di ciò che loro appartiene per non essere consumati in tutti i loro peccati>>. 27 Così essi si allontanarono dalle vicinanze della dimora di Kore, di Dathan , di Abiram uscirono e si fermarono all’ingresso delle loro tende con le loro mogli, i loro figli e i loro piccoli. 28 Allora Mosè disse:<<Da questo conoscerete che l’Eterno mi ha mandato per fare tutte queste opere e che non ho agito di mio arbitrio. 29 Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, l’Eterno non mi ha mandato; 30 ma se l’Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto ciò che loro appartiene, ed essi scendono vivi nello Sceol, allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l’Eterno>>. 31 Or, avvenne che, appena ebbe finito di proferire tutte queste parole, il suolo si spaccò sotto di loro, 32 la terra spalancò la sua bocca e li inghiottì con le loro famiglie, con tutta la gente che parteggiava per Kore, con tutte le loro sostanze. 33 Così scesero vivi nello Sceol; la terra si richiuse su loro ed essi scomparvero di mezzo all’assemblea.

La ribellione è sempre esistita, e Mosè ebbe a che fare con persone ribelli ma nonostante le loro accuse, egli risponde loro con calma affermando che dovranno vedersela con DIO e non con lui per quanto hanno detto ed anzi Mosè intercede presso l’Eterno per la salvezza di tutta l’assemblea e profetizza su coloro che sarebbero morti inghiottiti vivi nello Sceol.

Numeri 16:41 Il giorno seguente, tutta l’assemblea dei figli d’ Israele mormorò contro Mosè ed Aaronne, dicendo:<<Voi avete fatto morire il popolo dell’Eterno>>. 42 Or avvenne che, mentre l’assemblea si radunava contro Mosè e contro Aaronne, essi si volsero verso la tenda di convegno; ed ecco, la nuvola la ricopriva e apparve la gloria dell’Eterno. 43 Allora Mosè ed Aaronne si portarono davanti alla tenda di convegno. 44 E l’Eterno parlò a Mosè dicendo: 45 <<Toglietevi dal mezzo di questa assemblea e io li consumerò in un attimo>>. Ed essi si prostrarono con la faccia a terra. 46 Così Mosè disse ad Aaronne:<<Prendi il turibolo, mettivi dentro del fuoco preso dall’altare, poni sopra dell’incenso e portalo presto in mezzo all’assemblea, e fa l’espiazione per essi, poiché è scoppiata l’ira che viene dall’Eterno, e la piaga è già cominciata>>.

Nonostante ciò che era accaduto, il popolo continuò a mormorare. Non avevano compreso che dovevano camminare con il timore di DIO, perché è Lui che ha l’ultima parola e decide chi ha autorità. Mosè è stato sempre per la vita, per far ragionare il popolo ma c’è sempre satana nei panni questa volta di Kore che vuole portare le persone alla ribellione. Mosè rispecchia Gesù che è stato mandato da DIO per la salvezza e la prosperità del popolo ebraico e non.

DIO ci sta chiamando a far entrare le persone non in chiesa ma nell’arca che è Gesù per essere salvate, ci sta chiamando ad entrare nel suo progetto con umiltà e mansuetudine, perché solo così l’autorità dataci da Gesù funzionerà per avvicinare le persone a Cristo e strapparle dalle grinfie di satana, come abbiamo in precedenza letto in Matteo 28:18-20.

Atti 13:6 Poi, attraversata l’isola fino a Pafo, trovarono lì un mago, falso profeta giudeo, di nome bar-Gesù, 7 che stava col proconsole Sergio Paolo, uomo prudente. Costui, chiamati a sé Barnaba e Saulo, cercava di ascoltare la parola di DIO, 8 Ma  Elimas, il mago (questo infatti è il significato del suo nome) resisteva loro, cercando di allontanare il proconsole dalla fede. 9 Allora Saulo, detto anche Paolo, ripieno di Spirito Santo, fissando gli occhi su di lui, disse: 10 <<O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non la smetterai tu di pervertire le diritte vie del Signore? 11 Ora dunque, ecco, la mano del Signore è su di te, e sarai cieco senza vedere il sole per un certo tempo>>. E immediatamente caddero su di lui caligine e tenebre; e andava attorno in cerca di chi lo conducesse per mano.

Paolo non smetteva di pregare e di parlare dell’evangelo, dedicando a questo gran parte del suo tempo, facendo funzionare l’autorità che Cristo gli aveva dato, come successe nei confronti del mago che proferiva parole bugiarde e piene di frode.

Perciò seguiamo l’esempio di Gesù, di Mosè e di Paolo e potremo esercitare l’autorità sui demoni e liberare le persone prigioniere ed afflitte dal nemico. Amen. 

 

 

 

 

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