CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                                   

Mc 4:20 Ma quelli che hanno ricevuto il seme in buon terreno, sono coloro che odono la parola, la ricevono e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento».

 Chi si prende cura del proprio cuore si sta preparando per vivere bene, portando sulla terra tramite la fede il cento per cento delle benedizioni che sono pronte in cielo per ciascuno di noi perché ha permesso a DIO di benedirlo attraverso la Sua Parola.

Nel versetto su citato di Marco sta scritto proprio che nel buon terreno si riceve la Parola di DIO. Per buon terreno, spiritualmente parlando, intendiamo il nostro cuore che deve essere lavorato ed in grado di assorbire e trattenere l’acqua della Parola che sarà utile per la crescita della piantina che porterà frutto.

Il nostro cuore può essere indurito perché ha ricevuto ferite od essere stato scandalizzato dal comportamento sbagliato da parte di persone delle quali non ci aspettavamo di ricevere offese o maldicenze. In questo caso il cuore ha bisogno di essere dissodato, arato e rotto dalla Parola di DIO affinché attraverso le prove e le umiliazioni andiamo alla presenza dell’Eterno e portiamo a Lui la nostra condizione.

La Parola di DIO è importante e può essere suddivisa in due categorie:

quella che serve per preparare il nostro cuore ed aggiustare la nostra vita, cambiando le motivazioni per le quali agiamo per agire come faceva Gesù;

e quella per prendere le promesse che DIO ci ha fatto.

In entrambi i casi dobbiamo prima arrenderci a Lui e rilasciare perdono a chi ci ha fatto soffrire e chiedere a nostra volta perdono per le nostre azioni sbagliate. Affrettiamoci a far questo perché così permetteremo a DIO di lavorare il nostro cuore.

 Luca 6:21 Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete.

Abbiamo bisogno di aver fame del nostro cambiamento per essere trasformati nel cuore, così come accadde a Mosè quando incontrò DIO al pruno ardente ed a Giosuè quando incontrò il capo dell’esercito di DIO.

Quando avremo il cuore pronto, saremo in grado di amarci e di essere sensibili ai bisogni degli altri e li benediremo concretamente con le nostre azioni, onorando i dieci comandamenti che DIO ci ha dato.

 Esodo 20:12 Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l’Eterno, il tuo DIO ti dà.

 Efesini 6:2 <<Onora tuo padre e tua madre>>, questo è il primo comandamento con promessa.

 Qui ci sono elencate delle promesse che per riceverle sta a noi fare qualcosa, seguendo ciò che DIO ci comanda. Dare affetto e prendersi cura dei genitori, onorandoli e non disprezzandoli, usando per loro parole di stima ed apprezzamento benedicendoli. In questo Davide ci insegna moltissimo perché onorò sempre il suo re Saul anche quando questi lo voleva morto. Davide pianse e fece cordoglio quando seppe della morte di Saul e non festeggiò, questo ci dice che il cristiano vero non agisce come quelli del mondo ma perdona, non critica e non maledice.

Luca 20:9 Poi cominciò a raccontare al popolo questa parabola:<<Un uomo piantò una vigna, l’affidò a certi vignaioli e se ne andò in viaggio per lungo tempo. 10 E al tempo del raccolto, mandò un servo da quei vignaioli perché gli dessero la sua parte del frutto della vigna; ma i vignaioli, battutolo, lo rimandarono a mani vuote. 11 Egli mandò ancora un altro servo; ma essi, dopo aver battuto e insultato anche questo, lo rimandarono a mani vuote. 12 Egli ne mandò ancora un terzo, ma essi ferirono anche questo e lo cacciarono. 13 Allora il padrone della vigna disse: “Che devo fare? Manderò il mio amato figlio. Forse, vedendo lui, lo rispetteranno!”. 14 Ma i vignaioli, quando lo videro, dissero tra di loro: “Costui è l’erede; venite, uccidiamolo affinché l’eredità diventi nostra”. 15 Così cacciatolo fuori dalla vigna, lo uccisero. Che farà dunque a costoro il padrone della vigna? 16 Egli verrà, sterminerà quei vignaioli, e darà la vigna ad altri>>. Ma essi, udito ciò, dissero: <<Così non sia>>.

 I vignaioli non avevano alcun diritto di tenersi l’intero frutto della vigna perché non erano proprietari ma solo operai e non avevano alcun diritto di disprezzare coloro che il padrone della vigna aveva loro inviato.

Così neanche noi abbiamo il diritto di disprezzare chi ci ministra la Parola di DIO perché così non rendiamo onore a Lui e stiamo anche disprezzando il sacrificio di Gesù sulla croce, poiché DIO si usa dei suoi servi. Se c’è cattiveria e malvagità nel nostro cuore non saremo in grado neanche di ascoltare la Parola di DIO e di riceverla con efficacia nel nostro cuore.

 Salmo 119:89 Per sempre, o Eterno la tua parola è stabile nei cieli.

 Gesù è il seminatore che ha seminato se stesso, morendo per noi per diventare come Lui che ha messo il suo seme nel nostro cuore che ha bisogno di essere disossato affinché porti frutto.

DIO ha parlato ed ha stabilito nei cieli la Parola e quando noi la riceviamo nel nostro cuore e la piantiamo, dopo averla creduta e confessata, allora la Parola diventa creativa e le promesse di DIO si realizzano.

 Isaia 55:10 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, in modo da dare il seme al seminatore e pane da mangiare,

 La terra assetata sul quale scende la pioggia simboleggia il nostro cuore assetato di ricevere la Parola di DIO cioè il pane da mangiare per nutrirci ed il seme che deve essere seminato per produrre frutto. Amen.

 

 

 

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