CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

 

Noi, figli maturi, dobbiamo camminare avendo fede nelle promesse e nella fedeltà di DIO. Confidare in Lui, perché ci equipaggi per compiere il Suo proposito nella vita di ciascuno di noi. La fede è necessaria perché ci permette di dare quando seminiamo e di ricevere le benedizioni.

Al nemico delle anime nostre non piace che siamo stabili nella Parola di DIO riguardo alla fede, perciò, quando DIO ci parla, lui cerca di rubarci ciò che l’Eterno ci ha dato.

Quanto premesso, ci serve per analizzare che cosa possa ostacolare la nostra fede.

Principalmente tre cose: la mancanza di perdono, la paura ed il senso di inferiorità.

LA MANCANZA di PERDONO è un qualcosa che ci impedisce di rilasciare appunto il perdono, che ci rende prigionieri e indurisce il nostro cuore, proprio come una pietra. Tutto questo non ci permette di ascoltare la voce di DIO e di vivere in fede, poiché per fare questo il nostro cuore deve essere prima libero da ogni risentimento e radice di amarezza.

 

MATTEO 6:14 Perché, se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre.

 

Tutti abbiamo sempre bisogno di essere perdonati e di rilasciare perdono, perché tutti facciamo degli sbagli. Chi cammina nella luce è perdonato e purificato dal Sangue di Gesù, ma necessita anche di rilasciare perdono. Non a caso DIO ci dice di amare i nostri nemici perché, se vogliamo andare con Lui per l’eternità, il nostro cuore deve essere capace non solo di perdonare ma anche di amare coloro che ci fanno del male, poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro gli spiriti che influenzano le persone. Perciò, nell’offesa la migliore vendetta è il perdono e pregare DIO per loro.

 

MATTEO 5:44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

 

Prima ancora di iniziare a pregare, dobbiamo riconoscere la grandezza di DIO e la nostra piccolezza, benedicendo l’Eterno e prostrandoci in ginocchio dinanzi a Lui, rilasciando perdono a coloro che ci hanno offeso e pregandoLo di far conoscere ad essi il Suo amore.

Inoltre, dovremmo chiedere a DIO di darci sapienza ed intelligenza per mostrare il suo amore proprio a coloro che ci fanno del male.

 

PROVERBI 16:7 Quando l'Eterno gradisce le vie di un uomo, fa essere in pace con lui anche i suoi nemici.

 

A DIO piace che benediciamo con cuore sincero i nostri nemici perché sarà Lui a farci vendetta, muovendo la Sua mano e facendo loro comprendere che devono smettere di fare del male, perché ciò che si semina quello poi si raccoglie.

La mancanza di perdono ci tiene legati a qualcosa di pesante, come se al collo avessimo una catena alla cui sommità è legato un masso che ci fa sprofondare in un mare profondo, dal quale è impossibile risalire.

Il perdono spezza la catena e noi ritorniamo a vedere la speranza ed a vivere in pace.

 

LUCA 3:8  Fate dunque frutti degni del ravvedimento e non cominciate a dire dentro di voi: "Noi abbiamo Abrahamo per padre", perché io vi dico che Dio può suscitare dei figli ad Abrahamo anche da queste pietre.

 

<<… frutti degni di ravvedimento …>> ovvero dimostrare a noi stessi che ci fidiamo di DIO e permettiamo a Lui di guidarci, di consigliarci e desideriamo che sia Lui a camminare vicino a noi, sempre. Infatti, mentre stiamo vicino a DIO, Lui ci trasmette il Suo amore che per il nostro cuore è come un balsamo e fa scendere pace mentre preghiamo per i nostri nemici.

 

1 GIOVANNI 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.

 

Spesso anche noi abbiamo bisogno di chiedere perdono quando con il nostro parlare, anche se inconsapevolmente, offendiamo qualcuno. Quando ciò accade, non cerchiamo di giustificarci ma chiediamo perdono e basta.

LA PAURA è un demone, uno spirito che porta ad aver la paura di ammalarsi o di morire, di intossicarsi od essere avvelenati da cibi contaminati, di perdere le persone che ci sono più care e che ci stanno a cuore, paura di perdere ciò che si ha a livello economico (lavoro, soldi, pensione), paura di assumersi le proprie responsabilità, come ad esempio la responsabilità dei genitori che devono essere di esempio e non di scandalo per i figli.

 

ROMANI 8:15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre».

 

Essendo divenuti figli dell’Altissimo ed avendo ricevuto il Suo amore, non dobbiamo più avere alcuna paura perché è Lui che ci provvede in ogni cosa.

 

2 TIMOTEO 1:7 Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina.

 

DIO ci ha dato uno spirito di forza e di coraggio, non di paura. Se c’è paura allora significa che abbiamo smesso di parlare con lo Spirito Santo e di ascoltarlo. La paura spegne la fede.

 

EBREI 13:5 Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò».

 

Lo spirito di fede e la forza di DIO ci fanno vincere la paura e ci rendono consapevoli che il nostro Padre celeste è sempre vicino a noi.

 

2 PIETRO 1:3 Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù,

 

Non dobbiamo aver paura di finire i soldi, di perdere la salute o la serenità, DIO ci ha garantito che sarà Lui a provvederci, a noi spetta il compito di far crescere la nostra fede in Lui.

 

GIOVANNI 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto.

 

… se dimorate in me …, quando dimoriamo nella Parola di DIO, sentiamo la Sua presenza e quando il nemico vorrebbe attaccarci avremo la forza di ruggire dinanzi allo spirito di paura. Inoltre, non avremo alcuna paura a proclamare la verità se motivati dall’amore.

 

IL SENSO di INFERIORITA’ ci rende incapaci e ci ostacola in tutto quello che un vero cristiano è chiamato a fare. Perciò è importante che confidiamo in DIO e nelle Sue capacità anziché nelle nostre.

A questo gruppo appartengono due tipologie di persone: coloro che hanno il così detto delirio di onnipotenza ovvero pensano di essere sempre nel giusto e di essere seduti insieme a DIO e Gesù, sul trono per giudicare gli altri che sbagliano; inoltre, sono persone che hanno difficoltà a chiedere scusa ed ad ammettere i propri errori.

Alla seconda categoria appartengono coloro che pensano di non valere niente, di non essere capaci di fare qualcosa di buono; sono persone che spesso sono state scoraggiate proprio dalle loro famiglie. Per questo non si sentono capaci di affrontare né le circostanze naturali né tantomeno agire nel soprannaturale.

ESODO 4:10  Allora Mosè disse all'Eterno: «Ahimè, Signore, io non sono un parlatore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo, poiché sono tardo di parola e di lingua». 11 L'Eterno gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo, o chi rende uno muto, sordo, vedente o cieco? Non sono forse io, l'Eterno? 12 Or dunque va', e io sarò con la tua bocca e ti insegnerò ciò che dovrai dire». 13 Ma Mosè disse: «Deh! Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!».

Quindi, DIO è colui che equipaggia e cerca persone semplici che si arrendono a Lui e si fanno da Lui guidare. All’Eterno basta la nostra disponibilità ed al momento opportuno Lui ci darà l’abilità necessaria per fare ciò per cui ci ha chiamato.

 

 GEREMIA 1:4 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: 5 «Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni». 6 Io risposi: «Ahimè, Signore, Eterno, io non so parlare, perché sono un ragazzo». 7 Ma l'Eterno mi disse: «Non dire: "Sono un ragazzo", perché tu andrai da tutti coloro ai quali ti manderò e dirai tutto ciò che ti comanderò.

 

Geremia svolse il compito affidatogli, fino alla fine, perché l’Eterno rimase con lui fino alla fine dei suoi giorni. E’ DIO che ci fa compiere il proposito per cui ci ha chiamati, anche se dobbiamo soffrire ed affrontare prove, ma Lui sarà sempre al nostro fianco.

 

FILIPPESI 4:12 So essere abbassato, come anche vivere nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato ad essere sazio e ad aver fame, ad abbondare e a soffrire penuria. 13 Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica.

 

Paolo, spesso, si è trovato nella penuria, nelle avversità, nelle persecuzioni ma ha potuto sopportare tutto questo e vincere, perché DIO è sempre stato con Lui.

Perciò, impariamo a gestire la nostra vita con autocontrollo e con la forza di DIO che ci sostiene e non ci abbandona mai. Amen.

 

 

 

 

 

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