CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

 

 

LEVITICO 22:18  «Parla ad Aaronne, ai suoi figli e a tutti i figli d'Israele e di' loro: Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri in Israele presenti in olocausto all'Eterno un'offerta per qualsiasi voto o qualsiasi dono volontario; 19 per essere gradito, offrirà un maschio, senza difetto, preso dai buoi, dalle pecore o dalle capre. 20 Non offrirete nulla che abbia un difetto, perché non sarebbe gradito. 21 Quando uno offre all'Eterno un sacrificio di ringraziamento, preso dalla mandria o dal gregge, sia per adempiere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima per essere gradita dovrà essere perfetta; non dovrà avere alcun difetto. 22 Non offrirete all'Eterno una vittima cieca o storpia o mutilata, o che abbia ulceri o un eczema o la scabbia; e non ne farete sull'altare un sacrificio col fuoco all'Eterno. 23 Potrai presentare come offerta volontaria un bue o una pecora che abbia un arto troppo lungo o troppo corto; ma come voto non sarebbe gradito.

 

Questo è il libro del sacerdozio ed è anche il libro più importante nell’ Antico Testamento. Qui tutto quanto fa riferimento alla legge mosaica, cioè la legge che DIO diede ad Abrahamo per il popolo ebraico. A noi, invece, è stata data la Grazia, la cui alternativa è la perdizione.

I Giudei avrebbero otto buoni motivi per credere che Gesù non è il Messia, in quanto ci sono sei Scritture di cui quattro date a Mosè e due date ai Profeti, che fanno riferimento solo alla legge mosaica e che dicono che Gesù avrebbero dovuto fare e dire delle cose che non ha fatto perché le farà nel millennio, come è stato rivelato a noi cristiani. Infatti, il mondo sarà restaurato nel millennio da Gesù e su questo abbiamo avuto una rivelazione straordinaria che ci ha fatto comprendere che Gesù è il Figlio di DIO, è vivo ed è il Messia. Gli Ebrei avranno questa rivelazione quando il velo spirituale sarà rimosso davanti a loro.

Ai versetti su citati, DIO ribadisce più volte il concetto riguardo al fatto che la vittima sacrificale doveva essere priva di difetti. Il sacrificio veniva presentato dall’israelita ogni qual volta aveva commesso un peccato od una trasgressione nei confronti di DIO. Il sacrificio offerto doveva essere perfetto ed il sacerdote aveva il compito di esaminare il sacrificio ma non il peccatore; dopo che il sacerdote aveva sacrificato sull’altare l’animale, il peccatore se ne tornava a casa, senza l’animale ma anche senza il peccato. Solo nel caso di un lebbroso il sacerdote era tenuto ad esaminare il peccatore, per il resto doveva esaminare solo il sacrificio.

Quindi era il sacrificio perfetto che liberava dal peccato.  Questo è durato fino alla venuta di Gesù, quando salì in croce al posto nostro. Anche oggi DIO esamina il sacrificio   ma non il peccatore perché guarda a Gesù che è il sacrificio perfetto e non guarda noi.

Purtroppo, molto spesso ci focalizziamo nel peccatore e non nel sacrificio di Gesù, perché pensiamo che sia troppo semplice liberarsi così dal peccato.

 

GIOVANNI 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!

 

Quando Gesù si manifestò, fu riconosciuto da Giovanni il Battista che era nato con lo scopo di presentare il Messia,ovvero Gesù il Figlio di DIO, e lo presenta come l’Agnello di DIO. Ma Gesù è anche il leone della tribù di Giuda come scritto in:

 

GENESI 49:9 Giuda è un giovane leone; tu risali dalla preda, figlio mio; egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa; chi osa destarlo?

OSEA 5:14 Poiché io sarò per Efraim come un leone e per la casa di Giuda come un leoncello; io, io stesso dilanierò e me ne andrò; porterò via la preda e nessuno me la strapperà.

 

Questo non significa che Giovanni il Battista si sia sbagliato, ma significa che era un uomo di risveglio che predicava nel deserto e la gente correva ad ascoltarlo perché erano nel risveglio anche loro e si battezzavano prontamente. Possiamo affermare che Giovanni il Battista preparò la via a Gesù, portando il risveglio in Israele.

La redenzione non parte dai nostri sacrifici ma dal sacrificio di Gesù.

DIO ha fatto in modo che il sacrificio di Gesù fosse perfetto perché Gli permise di onorare tutta la legge mosaica nel corso dei tre anni e mezzo del suo ministero.

Il sacrificio di Gesù ci ha permesso di nascere di nuovo, di benedire gli altri e di chiudere la porta al diavolo. E’ bene specificare che le buone opere non ci servono per ricevere qualcosa da DIO, perchè per questo serve il sacrificio di Gesù. Infatti essendo DIO, un giusto giudice, se dovesse guardare a noi, vedrebbe i nostri difetti e non potrebbe darci nulla.

Perciò, non sarà il nostro pianto o la nostra bravura a farci ricevere da DIO ma il sacrificio che portiamo a Lui, che non è il nostro sacrificio ma quello di Gesù.

Gesù è un regalo dal cielo, il sacrificio perfetto che ci permette di ricevere da DIO.

La nostra fedeltà verso gli altri, i nostri meriti, le cose giuste che facciamo, il fatto di non rispondere alle offese ricevute, il digiuno che offriamo a DIO, non servono per ricevere dal Padre celeste; serve solo presentare il sacrificio perfetto di Gesù.

Il motivo per cui serviamo DIO è la nostra risposta al regalo che Lui ci ha fatto: Gesù sulla croce. E’ il patto fatto tra DIO Padre ed il Figlio Gesù che ci permette di ricevere.

 

1 CORINZI 11:28 Ora ognuno esamini se stesso, e così mangi del pane e beva del calice,

 

… ESAMINI SE STESSO … ; cosa dovremmo esaminare di noi stessi? Non il nostro comportamento, anche se fare questo può solo farci del bene, ma esaminare il fatto se stiamo camminando nel SACRIFICIO di Cristo o se, strada facendo, le nostre buone azioni hanno preso il posto del sacrificio di Gesù. Questo perché le buone opere servono a benedire gli altri ma non come Agnello sacrificale.

 

EBREI 13:15 Per mezzo di lui dunque, offriamo del continuo a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.

EBREI 13:12 Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, ha sofferto fuori della porta.

 

Offrire sacrifici di lode, anche se non siamo in condizione di farlo quando siamo in circostanze avverse e quando le cose non stanno andando come ci aspetteremmo, perché crediamo che il Sangue di Gesù ci santifica e ci permette di ricevere da DIO. Il sacrificio è lodare DIO perché sai che Lui ti ha già risposto non perché così DIO ti risponde.

Il sacrificio di lode avviene perché crediamo che il Suo Sangue sta funzionando.

Ecco perché nell’Antico Testamento DIO chiese agli Israeliti di spargere il sangue del sacrificio sugli stipiti delle porte di ingresso, perché chi era in quelle case era protetto, era nella casa giusta, non chiese loro di digiunare e pregare. Ma solo di restare nelle case.

Perciò, stiamo attenti a presentarci dinanzi a DIO con l’agnello sbagliato; presentiamoci nel nome di Gesù, che è l’Agnello perfetto, senza cadere nella tentazione di chiedere a DIO in nome delle nostre buone opere. Amen.

 

 

 

 

 

 

 

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