CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

Predicazione del Pastore Rosario Spadaro

Gv 3:5 Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

 Molte persone capiscono che bisogna nascere di Spirito, si convertono e capiscono che la Parola va ascoltata ma non vivono nella nuova natura che DIO ha dato loro. Questo accade perché non entrano nella dimensione soprannaturale che va al di là dei sensi naturali.

L’uomo naturale vive relazionandosi con gli altri individui e con il mondo che lo circonda, usando i cinque sensi che hanno serie limitazioni. Entrare nel soprannaturale significa attivare i sensi dello spirito che permettono di udire e fare cose che gli altri non odono e non vedono; chi è nato di nuovo non è più condizionato dalla schiavitù dei sensi naturali. A questo proposito ricordiamo l’incontro di Gesù risorto con Tommaso:questi non voleva credere alle parole dei discepoli che gli dicevano di aver visto Gesù vivo dopo la morte in croce e volle toccare con le sue mani il costato di Cristo prima di credere. Tommaso dipendeva dai sensi naturali e ne era prigioniero. Ma chi è libero dalla dipendenza dei 5 sensi, cancella dalla mente e dal cuore la parola “impossibile”, compie la volontà di DIO e vive nel soprannaturale. Ricordiamoci di Gesù e di quello che ha fatto nei tre anni e mezzo precedenti alla sua crocifissione; egli aveva i sensi naturali ma anche quelli spirituali che gli venivano attivati di volta in volta dallo Spirito Santo. Così avvenne, ad esempio, quando Gesù chiamò Pietro a seguirlo e fece il miracolo della pesca abbondante; Gesù parlò ai pesci e questi entrarono nella rete. Questo dimostra che l’uomo è stato posto in una posizione di dominio sulla natura e sugli animali. Nella dimensione soprannaturale dello Spirito, le condizioni naturali sono vinte ed ogni circostanza viene superata. Infatti, noi possiamo dominare sulle circostanze perché abbiamo l’autorità dataci da Gesù per cacciare i demoni.

Marco 4:35 Or in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro:<<Passiamo all’altra riva>>. 36 E i discepoli, licenziata la folla, lo presero con loro, così come egli era, nella barca. Con lui c’erano altre barchette. 37 Si scatenò una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla barca, tanto che questa si riempiva. 38 Egli intanto stava dormendo a poppa, su un guanciale. Essi lo destarono e gli dissero:<<Maestro, non t’importa che noi periamo?>>. 39 Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare:<<Taci e calmati!>>. E il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40 Poi disse loro:<<Perché siete voi così paurosi? Come mai non avete fede?>>. 41 Ed essi furono presi da gran timore e dicevano tra loro:<<Chi è dunque costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono?>>.

Gesù ci sta dicendo che se facciamo quello che Lui ci ha ordinato di fare, cioè fare la volontà di DIO, avremo la Sua stessa autorità sulle circostanze. Se facciamo qualcosa che DIO ci ha comandato e siamo disturbati da qualcosa che ce lo impedisce, allora dobbiamo agire in autorità sulla circostanza o sull’ostacolo, poiché sta scritto: “Niente è impossibile a chi crede in DIO”. La paura viene dalla mancanza di fede; è la fede che fa funzionare i sensi dello spirito. Agendo secondo la volontà di DIO, Lo onoriamo e Lo glorifichiamo, non dipendendo più dalle circostanze.

Giovanni 1:47 Gesù vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui:<<Ecco un vero Israelita, in cui non c’è inganno>>. 48 Natanaele gli disse:<<Come fai a conoscermi?>>. Gesù gli rispose, dicendo:<<Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse>>. 49 Natanaele, rispondendogli, disse:<<Maestro, tu sei il Figlio di DIO; tu sei il re d’Israele>>. 50 Gesù rispose e gli disse:<<Poiché ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi, vedrai cose maggiori di queste>>.

Gesù vide Natanaele con gli occhi spirituali perché era impossibile vedere dove era, con gli occhi naturali alla distanza in cui si trovava.

Solo DIO ci può dare questo tipo di vista spirituale.

Matteo 8:16 Ora, fattosi sera, gli furono presentati molti indemoniati; ed egli, con la parola, scacciò gli spiriti e guarì tutti i malati,

Questo è quello che avviene nel soprannaturale ed è questo quello che dobbiamo fare, agendo in autorità, proprio come Gesù ci ha detto, perché agiamo in fede dichiarando la parola creativa. Il regno di DIO è reale e le porte si aprono nel nome di Gesù perché Lui è colui che apre e nessuno può chiudere.

Luca 7:7 Per questo neppure mi sono ritenuto degno di venire da te; ma dì una parola e il mio servo sarà guarito. 8 Poiché anch’io sono un uomo sottoposto all’autorità altrui e ho sotto di me dei soldati; e dico ad uno: “Va”, ed egli va; e a un altro: “Vieni”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa questo” ed egli lo fa”. 9 Quando Gesù udì queste cose, si meravigliò di lui e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: “Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una fede così grande”. 10 E, quando gli inviati fecero ritorno a casa, trovarono il servo, che era stato infermo, guarito.

2 Re 6:1 I discepoli dei profeti dissero ad Eliseo: “Ecco, il luogo nel quale noi abitiamo con te è troppo piccolo per noi. 2 Lasciaci andare fino al Giordano; là ciascuno di noi prenderà una trave e là ci faremo un luogo per abitarvi”. Eliseo rispose: “Andate”. 3 Uno di loro disse: “Ti prego, degnati di venire con i tuoi servi”. Egli rispose: “Verrò”. 4 Così andò con loro. Giunti al Giordano, si misero a tagliare alcuni alberi. 5 Mentre uno abbatteva un tronco, il ferro della scure gli cadde nell’acqua. Egli si mise quindi a gridare e disse: “Ah, mio signore, questo l’avevo preso in prestito”. 6 L’uomo di Dio domandò: “Dov’è caduto?”. Egli indicò a lui il posto. Allora Eliseo tagliò un pezzo di legno, lo gettò in quel punto e fece venire a galla il ferro. 7 Poi disse: “Prendilo”. Così egli stese la mano e lo prese.

Il vero miracolo non è il ferro che viene a galla ma il buttare il pezzo di legno nell’acqua, così come DIO aveva fatto sentire nel cuore ad Eliseo. Dobbiamo essere in comunione con lo Spirito Santo per sapere quale gesto dobbiamo fare per attivare il soprannaturale. Infatti è la Parola di DIO che trasforma le circostanze. Il pezzo di legno di cui si parla al versetto 6, rappresenta la croce che è quella che attiva il soprannaturale. Il regno di DIO consiste in dimostrazione di Spirito e di potenza e non in semplici parole.

Atti 13:9 Allora Saulo, detto anche Paolo, ripieno di Spirito Santo, fissando gli occhi su di lui, disse: 10 <<O uomo di ogni frodee di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non la smetterai tu di pervertire le diritte vie del Signore? 11 Ora dunque, ecco, la mano del Signore è su di te, e sarai cieco senza vedere il sole per un certo tempo>>. 12 Allora il proconsole, visto ciò che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.

Qui abbiamo letto che lo Spirito Santo attiva l’autorità su Paolo per usarla sull’ostacolo rappresentato dal mago Elimas che tentava in tutti i modi di dissuadere il proconsole a convertirsi a DIO.

Atti 8:39 Quando uscirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo, e l’eunuco non lo vide più; ma proseguì il suo cammino pieno di gioia. 40 Or Filippo si ritrovò in Azot; e, proseguendo, evangelizzò tutte le città, finché giunse a Cesarea.

Se viviamo nella dimensione soprannaturale, ci può accadere anche di essere teletrasportati da un posto all’altro, se abbiamo una missione da compiere per DIO, nel luogo dove è necessario e dove ci sono persone da portare alla salvezza che solo Gesù può dare, poiché Cristo non è una religione ma la vera Salvezza.

1 Corinzi 2:4 La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di DIO.

In quanto cristiani siamo chiamati a mostrare che le nostre parole non sono solo tali ma sono accompagnate dall’agire in accordo alla Parola di DIO.

1 Giovanni 3:1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di DIO. Per questo il mondo non ci conosce, perché non ha conosciuto lui. 2 Carissimi, ora siamo figli di DIO, ma non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è. 3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro.

Se abbiamo la certezza di essere figli di DIO, abbiamo anche la speranza di essere come Gesù è, quando egli si manifesterà. Perciò purifichiamoci, non parlando con termini osceni, sporchi, offensivi, iniqui o con doppi sensi, ma parliamo in accordo alla volontà di DIO Padre, chiedendo perdono ogni volta che scivoliamo. Solo mantenendoci ripieni di Spirito Santo saremo sensibili alla Parola di DIO ed agiremo in fede. Amen.

 

 

 

 

 

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