CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 


Domenica scorsa, abbiamo letto che DIO ha scritto la Sua legge nel nostro cuore, dopo averlo trasformato da un cuore di pietra in un cuore di carne, cioè un cuore sensibile; abbiamo anche letto che la legge di DIO dal nostro cuore deve arrivare anche alla nostra mente perché poi deve essere applicata nella vita quotidiana.

 Il nuovo cuore di carne, reso sensibile e la mente rinnovata, hanno lo scopo di manifestare l’AMORE di DIO – AGAPE – a coloro che non lo meritano.

GIOVANNI 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.

DIO ha tanto amato il mondo al punto di volere che chiunque crede in Suo Figlio Gesù, possa ricevere la salvezza eterna. Potremmo dire anche che DIO ha tanto amato un mondo fatto di peccatori, poiché tutti hanno peccato e sono privi della grazia di DIO.

Un mondo fatto di bugiardi, ribelli, ipocriti, assassini colpevoli non solo di morte fisica ma anche di danni morali a causa delle parole pronunciate contro altri, fornicatori, accusatori, adulteri, idolatri, egoisti, e via dicendo.

Per tutte queste categorie di persone e per molte altre, DIO ha mandato Gesù sulla terra affinché fosse l’arca di salvezza per tutti coloro che credono nella Verità, quale Lui è, e lo ha unto, dopo essersi spogliato della sua deità, affinché fosse equipaggiato per adempiere il compito assegnatogli, morire sulla croce al posto nostro.

Come credenti siamo chiamati ad amare e predicare la Verità a tutti coloro che non la conoscono e sono perduti, per questo abbiamo una grande responsabilità dinanzi a DIO.

Ma per continuare a far questo e restare saldi nel servire il Signore, abbiamo bisogno di fortificarci ogni giorno e di organizzarci per fare sulla terra la Sua volontà come è fatta in cielo. Perciò, dobbiamo necessariamente vegliare e pregare, stando alla sua presenza di DIO.

1 CORINZI 3:1 Or io, fratelli, non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma vi ho parlato come a dei carnali, come a bambini in Cristo. 2 Vi ho dato da bere del latte, e non vi ho dato del cibo solido, perché non eravate in grado di assimilarlo, anzi non lo siete neppure ora, perché siete ancora carnali. 3 Infatti, poiché fra voi vi è invidia, dispute e divisioni, non siete voi carnali e non camminate secondo l'uomo? 4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non siete voi carnali?

Ci sono tre categorie di persone: i naturali, i carnali e gli spirituali.

Naturali sono coloro che agiscono soltanto spinti dai sensi naturali e quindi schiavi del peccato;

Carnali sono coloro che pur essendo nati di nuovo si lasciano influenzare più dalle loro passioni che dalla Parola di DIO, perché la loro mente non è stata ancora rinnovata, poiché ha bisogno dell’acqua pura della Parola che fa trasformare i carnali in esseri spirituali, che si muovono spinti dallo Spirito Santo, facendo la volontà di Dio sulla terra come l'ha fatta Gesù.

Paolo definisce carnali i Corinzi in quanto ancora manifestavano l'essere invidiosi e gelosi, provocando litigi e divisioni.

Nessuno dei fratelli e delle sorelle in Cristo è perfetto, la perfezione appartiene solo a Gesù, perciò non dovremmo perdere del tempo a giudicare gli altri ma a guardare l’esempio perfetto, cioè Lui.

Inoltre, l’uomo carnale vive ancora per realizzare i suoi desideri naturali, senza tener conto di quale sia la volontà di DIO, dando spazio a desideri peccaminosi; è bene precisare che non è il nostro corpo che ci fa peccare ma il nostro istinto, la nostra anima.

2 CORINZI 5:16 Perciò d'ora in avanti noi non conosciamo nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così.

Paolo sta dicendo che non possiamo conoscere DIO attraverso attraverso i sensi, come lo avevano conosciuto i discepoli che fisicamente hanno vissuto con Gesù, ma lo possiamo conoscere, come lo ha conosciuto anche lui, attraverso il nostro spirito.

Paolo infatti vide Gesù con il suo spirito dopo che divenne cieco per tre giorni e si relazionò con Lui non attraverso i sensi naturali.

ATTI 22:9 Or quelli che erano con me videro sì la luce e furono spaventati, ma non udirono la voce di colui che mi parlava.

DIO parla a ciascuno di noi personalmente, per questo dobbiamo cercare di stare alla Sua presenza. Questo ci permette di avere un incontro personale che cambia la nostra vita, ci permette di ricevere la nuova nascita, di crocifiggere la nostra carne, di non giudicare gli altri per quello che fanno, e ci permette di guardare solo Gesù.

GALATI 5:24 Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze.

Se siamo veramente in Cristo e vogliamo essere di benedizione per noi e per gli altri, dobbiamo bloccare la carne, crocifiggerla poiché dobbiamo rendere conto a DIO di tutto quello che facciamo, non agli altri.

Ma siamo veramente sicuri di appartenere a Cristo, cioè siamo sicuri di aver crocifisso la nostra carne e vivere per piacere a DIO?

Chi appartiene a Gesù aspetta il Suo ritorno e vive dedicando parte del suo tempo a predicare il Vangelo ai perduti.

2 CORINZI 5:17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. 18 Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione,

Trascorrere il nostro tempo libero dinanzi alla televisione, per troppo tempo, non produce in noi alcun frutto spirituale. La TV fa parte delle cose vecchie, della vecchia vita. Ma, noi abbiamo ricevuto il mandato di portare le persone a riconciliarsi con DIO, per evitare loro di finire all’inferno, perché quest’ultimo è un luogo che esiste veramente e di cui Gesù stesso ha parlato, anche se il mondo oggi tende a negarne l’esistenza.

E' necessario amare prima ancora di parlare, di questo Gesù ci da due esempi molto importanti riguardo alla donna adultera ed alla donna samaritana, alle quali Gesù portò perdono, speranza, pace e prospettiva di libertà vera dal peccato.

2 CORINZI 5:19  poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio. 21 Poiché egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinché noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui.

Possiamo, quindi, concludere che per essere ministri di riconciliazione secondo la Scrittura, dobbiamo diventare uomini spirituali e neutralizzare la carne con il nostro autocontrollo. Amen.

 

 

 

Accesso utenti