CHIESA  CRISTIANA "PAROLA DELLA GRAZIA" ISPICA 

 

 

 

ATTI 1:4  E, ritrovandosi assieme a loro, comandò loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: «Che, egli disse, voi avete udito da me. 5 Perché Giovanni battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni».

 

ATTI 1:8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra».

 

La bontà di DIO ci fa comprendere che Lui ci ha dato un dono grandissimo, Suo Figlio Gesù che è sempre con noi, attraverso lo Spirito Santo. Infatti, lo Spirito Santo potremmo dire che è la promessa delle promesse, la più grande.

Lo Spirito Santo ci è stato dato per essere testimoni di Cristo ovvero essere portatori di verità, vita, perdono, libertà. Per essere tali, abbiamo bisogno di essere battezzati nello Spirito Santo e vivere nella Sua Potenza. La potenza risiede nello Spirito Santo e consiste in una esplosione di grazia, vita, verità; se Lui è in noi, la gloria di DIO si manifesterà prima in noi e poi negli altri.

Ogni discepolo di Cristo che riceve il battesimo in Spirito, parla in altre lingue spirituali per comunicare con DIO ed essere equipaggiato, per parlare poi con i perduti o con coloro che si sono smarriti. I cristiani hanno il compito di essere testimoni di Cristo al di fuori delle mura della chiesa, parlando con franchezza e senza paura delle conseguenze; sono chiamati a manifestare l’amore di DIO con tutti coloro che sono vicini, sia che siano persone simpatiche oppure no, senza usare giudizio né condanna.

Essere testimoni significa adempiere ad un comando di DIO, il quale vuole che tutti gli uomini siano raggiunti dalla Sua Parola per strappare anime al nemico che le tiene prigioniere con le sue bugie.

 

1 CORINZI 14:2 perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo comprende, ma egli in spirito proferisce misteri.

 

1 CORINZI 14:4 Chi parla in altra lingua edifica se stesso, ma chi profetizza edifica la chiesa. 5 Io vorrei che tutti parlaste in lingue, ma molto più che profetizzaste, perché chi profetizza è superiore a chi parla in lingue a meno che egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione.

 

Si parla in altre lingue con DIO per essere noi edificati nello spirito e poi, con l’interpretazione delle lingue, edifichiamo gli altri mentre siamo nella chiesa o nelle riunioni in casa. Per questo dovremmo dipendere dallo Spirito Santo sempre, per fluire nei doni dello Spirito e per essere istruiti su quello che dobbiamo fare, per testimoniare agli altri che Gesù è entrato nel nostro cuore ed abbiamo iniziato una relazione Padre e figlio, avendo comunione con DIO attraverso un dialogo potente.

Il fatto che Cristo vive in noi va mostrato con i fatti, non solo con le parole. Quando abbiamo un problema, andiamo a DIO ed Egli ci verrà in soccorso e ci farà vincere quel problema.

E’ la nostra fede in DIO Onnipotente che sposta la montagna/problema, dichiarando che Lui è il nostro tutto ed è sempre con noi.

 

ATTI 2:6 Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l'un l'altro: «Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? 8 Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa?

 

ATTI 2:11 Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!».

 

Questo era un parlare pieno di sapienza e potenza soprannaturale. Quindi, seminiamo la Parola di DIO, dopo essere stati riempiti di Spirito Santo. Seminare anche se poi qualcun altro raccoglierà, è fondamentale perché la gloria andrà comunque sempre a DIO.

Ricordiamoci che si semina non solo con le parole ma anche con la coerenza alla Parola di DIO nella nostra vita. Poi sarà lo Spirito Santo a convincere.

 

1 RE 17:1 Elia, il Tishbita, uno degli abitanti di Galaad, disse ad Achab: «Com'è vero che vive l'Eterno, il DIO d'Israele, alla cui presenza io sto, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola».

 

Elia parlò così perché lo aveva sentito da parte di DIO, alla cui presenza stava.

Non facciamoci mai rubare il tempo per stare alla presenza di DIO, poiché abbiamo bisogno di essere nutriti nel cuore e nello spirito, ogni giorno.

 

2 RE 5:16 Ma egli rispose: «Com'è vero che vive l'Eterno alla cui presenza io sto, non accetterò nulla». Naaman insisteva con lui perché accettasse, ma egli rifiutò.

 

Anche Eliseo stava alla presenza di DIO ed anche lui agì in coerenza a quello che DIO gli aveva detto quando dichiarò che non avrebbe accettato alcuna ricompensa.

Stare alla presenza di DIO ci permette di essere una benedizione per gli altri ed un fastidio per il diavolo.

 

1 CORINZI 2:1 Anch'io, fratelli, quando venni da voi, non venni con eccellenza di parola o di sapienza, annunziandovi la testimonianza di Dio,

 

1 CORINZI 2:4  La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio.

 

La risposta ai problemi degli altri deve essere data dalla Parola di DIO, poiché è l’unica che porta soluzione in quanto in essa c’è potenza.

 

ATTI 3:6 Ma Pietro disse: «Io non ho né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!».

 

Pietro aveva dentro la franchezza ricevuta dallo Spirito Santo che DIO voleva guarire quel malato; c’era un fuoco che ardeva e che lo spingeva a parlare ed a ubbidire a DIO, avendo anche l’amore per i perduti. Anche noi, se viviamo nella presenza, faremo ciò che fece Pietro.

 

 

LUCA 5:9  Infatti Pietro e tutti quelli che erano con lui furono presi da grande stupore, per la quantità di pesci che avevano preso. 10 Lo stesso avvenne pure a Giacomo e a Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. Allora Gesù disse a Simone: «Non temere; da ora in avanti tu sarai pescatore di uomini vivi». 11 Essi quindi, tirate in secco le barche, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

 

Dopo la miracolosa pesca, tutti quelli che erano con Pietro, restarono a bocca aperta e poi tutti furono chiamati a diventare pescatori di uomini nel mare del mondo, dove le persone sono immerse nei guai economici, di natura fisica,ecc.

 

GIOVANNI 21:5 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo lettuccio e si mise a camminare. Or quel giorno era sabato. 10 I Giudei perciò dissero a colui che era stato guarito: «È sabato; non ti è lecito portare il tuo lettuccio». 11 Egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"».

 

Qui siamo alla fine della missione e Gesù comanda di buttare le reti alla destra della barca e ci fu una grande pesca.

 

GIOVANNI 21:8 Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci. 9 Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete presi ora». 11 Simon Pietro risalì in barca e tirò a terra le rete, piena di centocinquantatré grossi pesci; e benché ve ne fossero tanti, la rete non si strappò.

 

Il pesce pescato serviva per il regno dei cieli, i pesci sono uomini chiave cioè uomini che DIO userà potentemente come coloro che portano alla salvezza l’intera famiglia, compresi parenti ed amici. Questo è quello che fa crescere le chiese sulla terra; ricordiamoci, tutto parte dallo stare alla presenza di DIO e dello Spirito Santo. Amen.

 















 

 

 

 

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